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Django 1×01/1×02 – Dimenticate Corbucci e Tarantino

ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Django 1×01/1×02, appena andate in onda su Sky!!

È arrivata, finalmente. Accompagnata da un brusio di curiosa eccitazione. Pubblicizzata sui canali Sky come uno dei prodotti di punta di questo inizio 2023: Django è appena approdata sui nostri teleschermi con i suoi primi due episodi. La serie era stata presentata al Festival del Cinema di Roma e ora finalmente potremo gustarcela su Sky e in streaming su NOW. Ma perché tanta attesa per il prodotto ideato da Maddalena Ravagli e Leonardo Fasoli? Perché il progetto alla base di Django è molto ambizioso ed è uno di quei lavori sui quali è rintracciabile un’anima veramente europea. La produzione è infatti internazionale e coinvolge Sky Italia e CANAL+ e Cattleya e Atlantique Productions. Si tratta dunque di una collaborazione italo-francese, con un cast internazionale e una troupe europea al seguito. La serie è recitata in inglese – con alcuni dialoghi in lingua comanche – ed è stata girata principalmente in Romania. La direzione artistica è di Francesca Comencini, che alla regia si è alternata al britannico David Evans (Downton Abbey, Domina) e ad Enrico Maria Artale, che per Sky ha già lavorato a Romulus.

Django 1x01/1x02 (640x360)
Django 1×01/1×02 (640×360)

Django si presenta dunque come un prodotto di respiro internazionale, che rivisita un cult del genere spaghetti western affibbiandogli una cupezza più moderna, figlia della nostra contemporaneità.

La leggenda di Django è nata con l’idea coraggiosa di Sergio Corbucci, che nel 1966 diresse Franco Neri in una delle pellicole più iconiche del genere. Django era un film spietato e feroce, che portava per la prima volta sullo schermo una certa violenza in maniera così esplicita, accentuata ancor di più da particolari truculenti che sono poi stati ripresi da Tarantino nel suo personalissimo stile per il remake con Jamie Foxx, Christoph Waltz e Leonardo Di Caprio. Django – La serie parte dal modello di Corbucci, ma vuole essere più un omaggio che un calco. L’idea degli autori e della direzione artistica non è infatti quella di proporre un revival che riesumi i fasti del passato, quanto piuttosto quella di sfruttare il cult corbucciano per raccontare una storia intrisa di sentimenti contemporanei. Anche il film del 1966 si presentava con potenti elementi di novità rispetto al cinema di Sergio Leone. E se l’idea di Corbucci era quella di smuovere la superficie introducendo elementi nuovi nel corpaccione epico del genere spaghetti western, l’obiettivo della serie è quello di prelevare quella stessa materia e riplasmarla secondo le esigenze e l’humus del nuovo secolo, proponendo un prodotto del tutto nuovo, che va sganciato da parallelismi, accostamenti e confronti.

Django 1x01/1x02 (640x360)
Django 1×01/1×02 (640×360)

Non vi aspettate da questa serie una riedizione del cult di Corbucci o del film di Tarantino.

Django non è stata pensata per essere una nuova trasposizione televisiva degli omonimi film. Django è la storia di un personaggio perduto e del suo rapporto con la figlia. Come per ogni western che si rispetti, l’azione c’è e ricalca anche un certo gusto per la violenza che abbiamo già visto nei film di Corbucci e Tarantino. Ma, più che l’azione, sono i sentimenti umani ad agitare lo schermo, a smuovere lo spettatore. Django (interpretato dall’attore belga Matthias Schoenaerts) è un uomo cupo e misterioso, un ex soldato che ha combattuto nella Guerra civile e che, deposte le armi, si è rimesso sulle tracce di sua figlia Sarah (l’italotedesca Lisa Vicari) dopo che il resto della famiglia è stato sterminato mentre lui era al fronte. In Django 1×01 veniamo catapultati già al centro dell’azione. La scelta narrativa è quella di accogliere lo spettatore con un incipit in media res, per poi chiarire alcuni aspetti della vicenda e del passato dei personaggi attraverso flashback e ricordi. Nel pilot, il protagonista è già arrivato a New Babylon, la città fondata dall’ex schiavo John Ellis (Nicholas Pinnock, visto di recente in Inverso), un leader carismatico e affascinante che è anche il promesso sposo di Sarah. Dopo essersi distinto in un combattimento clandestino contro un avversario imbattibile, Django riconosce nella giovane Sarah la figlia che non vedeva da anni e decide di restare in città per riallacciare i rapporti con lei, che è poi ciò che gli resta della sua famiglia e del suo passato.

Django 1×01/1×02 (640×360)

La New Babylon che vediamo in Django 1×01/1×02 è la casa degli emarginati e dei reietti.

L’utopia di John Ellis prende forma nella città che è riuscito a fondare grazie all’aiuto di un manipoli di schiavi liberati e di individui che non hanno più un posto nel mondo. Paki Meduri (Gomorra, ZeroZeroZero, Il Re), lo scenografo della troupe, ha detto di essersi ispirato alle Città Invisibili di Calvino per realizzare il set di New Babylon, che è una città che sorge in una cava, su basi e fondamenta storte. È dai piani inclinati che nasce dunque l’utopia di Ellis e della sua gente, che riesce a trovare casa in quella che è una specie di repubblica ideale che accoglie gli ultimi e i diseredati offrendo loro una vita libera dalle catene. New Babylon è un crogiolo di razze che si mescolano tra loro. Ha una legislazione a parte, che nulla condivide con le leggi delle città limitrofe, e, da ciò che apprendiamo in Django 1×01/1×02, sorge su un giacimento di petrolio, particolare che stuzzicherà gli appetiti dei vicini di Elmdale, la città tenuta col pugno d’acciaio da un’interessantissima Elizabeth (l’attrice svedese Noomi Rapace), il villain della serie. New Babylon ed Elmdale rappresentano due mondi diversi, due culture diverse, due maniere diverse di interpretare la realtà. E la dissomiglianza è sottolineata anche dalle architetture profondamente differenti: quella di New Babylon caotica, confusionaria, vivace; quella di Elmdale ordinata, rigida, squadrata.

Django 1x01/1x02 (640x360)
Django 1×01/1×02 (640×360)

Django promette di essere innanzitutto uno scontro tra questi due mondi. E, soprattutto, tra questi due personaggi – Elizabeth e John Ellis -, legati da un passato ancora sconosciuto.

La serie Sky ha offerto tutti gli elementi per capire che intesserà il racconto su storie di potere, di sangue e di violenza, ma non solo. Sono le ferite aperte sulla pelle dei vari personaggi a lasciar intravedere un mondo cupo e sconvolgente che sarà disvelato un po’ per volta, trascinando con sé i suoi protagonisti in una spirale di dolore e sofferenze, ma avviandoli forse verso una possibilità di riscatto. Django 1×01/1×02 ha debuttato su Sky accompagnata dalle migliori aspettative. Con uno stile cupo, asciutto, la serie prova a dissotterrare le ombre dal passato dei suoi personaggi e gettarle nel cuore dell’azione, in balia di pistole, proiettili e sangue che schizza sullo schermo. Abbiamo visto qualche citazione del film di Corbucci – l’immagine della bara trascinata nella sequenza iniziale che ricorda quella iconica del protagonista nell’originale, le armi riposte in una cassa prima di entrare in città, alcuni passaggi della colonna sonora -, ma come abbiamo già detto Django – La serie guarda oltre. Francesca Comencini ha suggerito che l’idea più affascinante – e forse anche la più coraggiosa – alla base del progetto è stata quella di raccontare la messa in discussione di un certo prototipo di virilità utilizzando proprio il genere – il western, per l’appunto – che più di tutti ha contribuito ad esaltarlo e mitizzarlo. Le premesse, almeno per il momento, sembrano essere più che interessanti.

Django 1×01/1×02 (640×360)

Venerdì prossimo arriveranno due nuovi episodi su Sky. Il primo e il secondo sono sempre disponibili alla visione su NOW e su Sky On Demand.