È inutile stare a fare i raffinati, i reality show piacciono a tutti. Forse perché ci aiutano a staccare la mente. O perché ci trasportano in delle dinamiche appassionanti. Forse perché non ci fanno porre troppe domande. In ogni caso, il format dei reality è ormai più che consolidato nella televisione italiana e non solo. Pur vantando molti grandi successi nostrani, come i programmi di Maria De Filippi, in Italia vanno tantissimo anche dei format che provengono da altri paesi e che abbiamo imparano a fare nostri (ovviamente stiamo già tutti pensando al Grande Fratello).
Chiaramente, quando si prende un format da un’altra cultura c’è bisogno di adattarlo alla propria. Magari cambiando qualcosa o più semplicemente ridefinendo qualche regola, perché si adatti al pubblico di riferimento.
Il Grande Fratello è stato il primo in tal senso, poi sono arrivati tutti gli altri.
Indubbio è che, qualunque sia il motivo del loro successo, i reality accolgono una grande fetta di pubblico. Che è anche un pubblico più variegato di quanto si pensi. Perché una delle più grandi forze dei reality show è proprio la trasversalità. Prima di tutto ne esistono di talmente tanti tipi che c’è solo l’imbarazzo della scelta. In secondo luogo, è facile che chiunque si lascia appassionare da dinamiche studiate ad hoc. Insomma, in Italia abbiamo fatto tesoro di molti format di reality stranieri e li abbiamo resi nostri, dedicandogli il successo che probabilmente meritavano. A prescindere dai pregiudizi.
1. Temptation Island
Blind Vertrouwen è il suo nome originale, quello olandese datogli dalla Endemol, creatrice del programma. Traducendolo alla lettera verrebbe una cosa come “fede cieca”. Traduzione che, per chi conosce il programma, potrebbe risultare ironica. Temptation Island, in Italia, è uno dei prodotti di Maria De Filippi che, con la sua indubbia lungimiranza, ha riportato un format di grande successo e lo ha reso appetibile al pubblico italiano. La dinamica è semplice ma anche psicologicamente complessa: i concorrenti sono tutte coppie che devono resistere alla tentazione di altri individui, per provare il loro vero amore. Inutile dire quanto gli intrighi amorosi possano risultare interessantissimi agli occhi di chiunque. Temptation Island ha infatti un successo enorme in Italia, soprattutto dalla sua seconda edizione. Tanto da diventare spesso vittima di meme o dibattiti digitali, e non solo.
2. Grande Fratello
È il reality show per eccellenza, che ha aperto la strada al successo del format. Nasce in Olanda, dall’imprenditore Jhon De Mol, col nome di Big Brother. Il riferimento e la citazione sono noti a tutti: 1984 di George Orwell. E le sue dinamiche sono perfettamente calzanti col grande libro: i partecipanti vivono in una casa costantemente sorvegliati da un grande occhio, che nel caso del reality è rappresentato da una miriade di telecamere. Che mandano in onda la loro vita, ventiquattro ore su ventiquattro.
Nelle giornate dei concorrenti non succede granché e il gioco dello sguardo sul nulla è uno dei punti di forza del Grande Fratello. Rivisitazione, se vogliamo, di un certo tipo di voyeurismo. Dall’Olanda si propaga per quaranta paesi in tutto il mondo, fra cui l’Italia, dal 2000, dove ha tutt’oggi un successo indiscutibile. Tanto da diventare una vera e propria vetrina mediatica (tanto che tutti vorrebbero entrarci).
3. Cucine da incubo
Da quando questo format di reality è uscito anche in Italia, nel 2013, abbiamo tutti molta più paura di Gordon Ramsey, e di Cannavacciuolo. Il format è, infatti, britannico e si chiama Ramsay’s Kitchen Nightmares, condotto per l’appunto da Gordon Ramsey. Quest’ultimo è un chef che ha creato intorno a lui un’aura di timore e riverenza. E chi meglio di Antonino Cannavacciuolo per ricoprire lo stesso ruolo in Italia? Il format è un format di recupero, dove lo chef accorre in aiuto di alcuni ristoranti sull’orlo del fallimento e cerca di non farli chiudere. Con Cucine da incubo (qui per approfondire), si incontrano due elementi chiave per la fidelizzazione del pubblico: il reality e la cucina. Il cibo, in Italia ma non solo, attira infatti una fetta ancora più grande di pubblico che, attraverso le storie che gravitano intorno al buon cibo, si rispecchia in molte istanze.
4. 4 Ristoranti
Lo stesso vale per 4 Ristoranti che, In Italia, è diventato un meme assoluto, soprattutto per il suo conduttore e il suo modo affabile. Alessandro Borghese, infatti, chef ma anche imprenditore, conduce un format nato in Germania col nome di Mein Lokal, Dein Lokal. Nel programma, quattro ristoratori uniti da un genere in comune (come può essere, in Italia, la pizza) si sfidano per vincere un premio in denaro da investire nel proprio ristorante. Borghese, che ha portato avanti la versione italiana per 9 stagioni, lo ha reso divertente e di intrattenimento. Il suo modo di fare, come si diceva, gioviale e legato alla sua romanità, lo ha reso famoso sui social e non solo. Il format ha avuto talmente tanto successo da diventare una vera e propria fucina di slogan. Il più famoso, legato proprio alla figura di Borghese, è “Il mio voto potrebbe confermare o ribaltare la situazione!”.
5. L’isola dei Famosi
Non ci appetteremmo mai che un reality show ambientato in una magnifica isola caraibica possa provenire dalla Svezia. Invece, Charlie Parsons nel 1997 manda per la prima volta in onda Expedition Robinson, un reality in cui i partecipanti devono provvedere a loro stessi, mentre sono “dispersi” su un atollo. Il nome poi cambiò in Celebrity Survivor, per sottolineare che i partecipanti fossero volti conosciuti. In Italia, nel 2003, va in onda L’isola dei Famosi.
Uno dei primi reality show in onda sulla Rai, per la precisione Rai 2, che si sposterà qualche anno dopo su Canale 5. L’isola dei Famosi crea, in Italia, un vero e proprio status, tanto da arrivare a diventare il reality più visto, nelle sue prime edizioni (e da creare degli immaginari nuovi). Anche più del Grande Fratello. Complice la presenza di personaggi già noti al grande pubblico, L’Isola dei Famosi diventa un cult (e arriva a ben diciassette edizioni).
