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Le principali differenze tra il libro e la Serie Tv di Percy Jackson

Sin dal momento dell’inizio della sua prima fase produttiva, la serie tv di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo aveva promesso una cosa ai suoi fan: grande fedeltà rispetto al materiale cartaceo di provenienza, l’omonima saga letteraria concepita e scritta dal famoso professor Rick Riordan. L’aderenza ai romanzi, d’altra parte, era stata garantita proprio dal coinvolgimento attivo nella serie da parte dell’autore, che, avendo odiato con tutto se stesso i due film girati ormai una decina di anni fa, ha richiesto di partecipare a tutto tondo al progetto, rivestendo i panni di produttore e di sceneggiatore dello show.

Nonostante queste premesse, i lettori della saga non potranno aver evitato di notare come la serie tv di Disney+ si discosta al materiale di base più di quanto inizialmente creduto, non solo per alcuni cambiamenti nella caratterizzazione dei personaggi o nei risvolti di trama, ma anche per quanto riguarda il tono della serie, per volere dello stesso Riordan, che ha pensato che alcuni passaggi non avrebbero funzionato altrettanto bene in live action e che altri necessitavano di adeguarsi alla modernità.

Per chi fosse curioso di capire cosa è cambiato nel concreto, vi lasciamo qui una lista delle principali differenze tra la prima stagione di Percy Jackson e il primo romanzo della saga, Il ladro di fulmini.

Ovviamente, spoiler alert attivo, siete avvisati.

Percy Jackson

Non fraintendeteci, il lavoro svolto da Walker Scobell nell’interpretare il nostro mezzosangue preferito è stato ottimo: il Percy della serie è infatti molto simile a quello dei libri sotto vari aspetti, ma è innegabile che Riordan abbia voluto inserire alcuni importanti cambiamenti nel personaggio. Prima di tutto, il Percy della serie di Disney+ ha visto smussati alcuni lati del suo carattere, come l’inconfondibile arroganza, se non addirittura ironica strafottenza che avevamo imparato ad amare nel libro: i suoi piccati commenti ironici e la sua impulsività lo rendevano un personaggio davvero unico.

Nello show, inoltre, non ci si focalizza su due fondamentali caratteristiche del personaggio dei libri: la dislessia e il disturbo di attenzione, aspetti che rendevano il personaggio un eroe molto “umano” e che permettevano a milioni di ragazzi di tutto il mondo di riconoscersi in lui. Nella trasposizione, inoltre, Percy, che non aveva mai brillato per un intuito formidabile lasciando il ruolo da detective ad Annabeth, è diventato molto più saggio, astuto e intelligente, tanto da ricordare molto meglio gli elementi legati alla mitologia e da scoprire il piano dei cattivi.

Sally Jackson

Se c’è un personaggio che è stato completamente modificato all’interno della serie su Percy Jackson, questa è Sally, la madre del protagonista, che abbandona il suo lato remissivo e mostra sin da subito una grande forza di volontà e un carattere molto più deciso. Se nel romanzo la donna assumeva un ruolo passivo e da vittima, tanto da sottostare a un marito violento, nella serie Sally appare ben più risoluta e coinvolta nel mondo degli dei. Fatto particolare che la riguarda inoltre è questo: se nella serie il protagonista è consapevole sin da subito che la donna non è ancora morta e può essere salvata, fatto che lo motiva a intraprendere la missione, nel libro lo viene a sapere solo molto più avanti grazie ad Ares.

Gabe il Puzzone

Gabe, soprannominato da Percy con l’appellativo “Il Puzzone”, è il marito di Sally, nonché il patrigno di Percy, un personaggio che in entrambe le sue versioni risulta odioso, anche se in modi diversi. Se nella serie tv, Gabe è dipinto come un omuncolo idiota, bugiardo e patetico, nella versione cartacea è un essere ancora più orribile: non solo non rispetta affatto la moglie e minaccia il figliastro, ma è rappresentato come un uomo alcolizzato, dedito a qualsiasi vizio e profondamente malvagio. Senza essere troppo esplicito, Il ladro di fulmini parla di come Gabe sia stato anche violento con Sally, cosa che ci fa ben comprendere l’odio che Percy prova nei suoi confronti. Tale cambio probabilmente si ricollega ancora una volta a quello subito dalla madre del protagonista che, in questa versione, non avrebbe sopportato di subire soprusi senza ribellarsi.

Annabeth

Ma restando in tema personaggi c’è anche qualcun altro che rispetto ai libri di Percy Jackson ha una caratterizzazione in parte diversa: Annabeth. Anche se anche nei libri la ragazza è inizialmente piuttosto schiva e diffidente nei confronti di Percy è lei stessa a proporsi come volontaria per accompagnare il protagonista e Grover nella sua missione, decisa in questo modo a dimostrare il proprio valore. Non è quindi Percy a sceglierla perché preferisce portare con sé una persona che non lo consideri amico per evitare il tradimento. La ragazza, inoltre, non ha particolari problemi con la madre Atena, e non subisce punizioni da parte sua quando Percy decide di mandare come regalino all’Olimpo la testa di Medusa.

Medusa

Ne abbiamo già parlato altrove: il personaggio di Medusa è uno tra quelli che è radicalmente cambiato nel passaggio da libro a serie tv. Se nel primo caso la Gorgone si comporta in modo simile alla strega di Hansel e Gretel, celando la sua identità per poi attaccare dimostrando poi una malvagità innata nel voler uccidere i tre ragazzi, nella serie viene dipinta come un personaggio più tridimensionale, la cui identità è nota sin da subito e la sua storia viene maggiormente approfondita, tanto da renderla non solo una vittima della superbia di Atena, ma anche di una violenza da parte di Poseidone.

Annabeth e Luke

Il rapporto tra questi due personaggi nella serie non viene approfondito tanto quanto nel libro: in esso, l’autore accenna infatti in più occasioni alla profonda devozione, se non vera e propria cotta, che la ragazza nutre per Luke, il quale la considera invece una sorellina da proteggere. Elemento fondante dei libri è che Annabeth si rifiuti quasi di credere nel tradimento del ragazzo, difendendolo anche quando la verità si palesa. Il fatto che lei stessa assista alla sua confessione modifica quindi di parecchio la dinamica tra i due, che anche in futuro potrà sembrare molto diversa da quanto visto nei libri.

Le parche in Percy Jackson

Percy Jackson

Il capitolo dal peculiare titolo Tre vecchiette sferruzzano i calzini della morte in cui compaiono per la prima volta le Parche nel libro si svolge all’inizio della storia, quando Percy torna a casa sua in autobus insieme a Grover dopo la fine della scuola. Nella serie invece, l’incontro si verifica quando Percy, caduto in mare, ha il suo primo incontro con il mondo di Poseidone: a vederle le vecchiette sono quindi solo Annabeth e Grover.

Il tunnel dell’amore e Efesto

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Sebbene la missione assegnata da Ares al terzetto sia la medesima, vi sono parecchie differenze tra la versione cartacea e quella seriale. In primis, anche Grover si reca con gli amici al parco divertimenti, in seconda battuta, ciò che i protagonisti vedono durante il loro giro nel tunnel dell’amore e per la presenza in carne ed ossa del dio fabbro Efesto. Nel libro, lo scudo di Ares è posto su sul fondo di una piscina piena zeppa di telecamere pronte a trasmettere in live all’Olimpo l’atto fedifrago da parte di Ares e Afrodite ai danni di Efesto. Nel quinto episodio, invece, Percy per ottenere lo scudo di Ares appoggiato su un trono dorato deve sedercisi, rimanendo così intrappolato: a liberarlo è quindi Efesto in persona, commosso dalla sua bontà e da quella di Annabeth, che li differenzia dagli dei.

Il Casinò Lotus in Percy Jackson

Percy Jackson
Ermes in Percy Jackson (720×360)

Il frangente ambientato nel Casinò Lotus di Las Vegas è completamente differente dal libro, in primis perché gli stessi protagonisti conoscono fin da subito il potere del fiore di loto e, in seconda battuta, per la presenza del personaggio del Dio Ermes, il padre di Luke, che fa perdere volontariamente loro tempo così da rallentare la loro missione. Il fatto che l’inganno sia già noto toglie parecchio mordente alla scena, nonché allo spettatore il gusto di scoprire le sue dinamiche. Anche la sequenza del taxi del dio messaggero è propria solo della serie di Disney+.

L’incontro con Ade

Percy Jackson

La parte che vede i tre protagonisti scendere negli Inferi prevede molte differenze rispetto al libro: dall’incontro con Crusty (Procuste) che nel libro è casuale. al fatto che Annabeth sia presente per tutto il tempo, ma non finisce qui: Ade non è così ben disposto nei loro confronti come nella serie ed è solo al suo cospetto che Percy si rende conto della Folgore nel suo zaino. Una volta tornato in superficie sarà Ares a rivelare di essere stato il responsabile. Anche in questo caso, nella serie il tutto viene scoperto prima dall’intuito del protagonista.

In Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, la scadenza non viene rispettata

Percy Jackson
Percy Jackson e gli dei dell’olimpo (1200×600)

A causa del ritardo accumulato al Lotus, nella serie, a differenza del libro, i protagonisti non riescono a completare la missione prima del solstizio, cosa che fa scattare la guerra tra Zeus e Poseidone, che infine si arrende per salvare la vita al figlio. Nonostante questo, Percy riesce comunque a riportare la folgore al padre degli dei e a salvare la situazione e Poseidone e Zeus sembrano riappacificarsi in fretta una volta conosciuto il pericolo rappresentato da Crono.

Il flashback con Sally e Poseidone

Uno dei momenti più intensi della serie è rappresentato da un flashback che vede Sally Jackson e Poseidone (Toby Stephens, il Flint di Black Sails) avere un dialogo riguardo al destino del figlio Percy. Ebbene, questo momento è esclusivamente della serie e non trova corrispondenti nel libro. Una buona aggiunta che dà spessore ai personaggi e che permette un confronto che permette di far risaltare anche la performance dei due interpreti. I fan dello show hanno già espresso il loro desiderio di vedere più momenti simili se la serie dovesse essere rinnovata ufficialmente.

Il tradimento di Luke

Nel libro, ancora una volta, non è Percy a scoprire il tradimento di Luke, ma è quest’ultimo a rivelarlo: il ragazzo confessa di aver fatto di tutto per permettere a Crono di resuscitare per vendicarsi degli dei e creare un vero cambiamento. Il suo tradimento non viene percepito in maniera così netta come nel libro: nella serie di Percy Jackson, Luke cerca di convincere Percy della bontà delle sue azioni e di reclutarlo per combattere al suo fianco. Perfino lo scontro tra i due pare molto sofferto. Nel libro, invece, Luke cerca subito di uccidere il protagonista grazie a uno scorpione velenoso e poi fugge senza curarsi del suo destino. La serie cerca quindi di rendere sin da subito Luke un personaggio più complesso e sfaccettato e non il classico villain, anticipando in parte informazioni circa il suo passato che, nella saga cartacea, compaiono solo molto più avanti.