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Pechino Express – Le Pagelle del 7° Episodio: ora vieni con me, in un Bugo d’incanto

Da una puntata di Pechino Express che inizia con Enzo Miccio che emerge dalle acque come una bellissima Venere, non possiamo che aspettarci grandi cose. Oltre che grandi lacrime. Sulle cinque coppie rimaste in gara si abbatte non solo l’ombra del deserto, ma anche e soprattutto l’ombra della bandiera nera, ecco perché è sempre meglio darsela a gambe e guardarsi bene le spalle.

In questa edizione di Pechino Express ne stiamo vedendo di tutti i colori, ma al di là degli scherzi il reality si rivela il vero specchio della società.

In un articolo su Lost scrissi che la serie tv in questione è come un viaggio e gli spettatori sono come viggiatori di diverse specie. Mi sbagliavo di grosso, perché l’unico programma che ci offre un catalogo completo dei tipi di viaggiatori è Pechino Express, non la serie di J.J. Abrams. E approfondiremo l’argomento a brevissimo.

Quindi non perdiamo tempo (altrimenti Helena viene a perseguitarmi nel sonno) e passiamo subito alle Pagelle del Settimo episodio di Pechino Express.

1) Gli Sciacalli – Voto 10

Giuro che il voto in questione non ha subito l’influenza dell’addominale selvaggio di Fru nella prova del Pesce.

Parlando dei tipi di viaggiatori, Fru e Aurora rappresentano i viaggiatori “zaino in spalla wanna be”, ossia quelli che vorrebbero avere il tempo e i soldi per potersi permettere di abbandonare tutto per qualche mese e partire per mete sconosciute alla scoperta di nuove culture e nuove paesaggi. Solo che hanno un lavoro in ufficio e le ferie contate, quindi il massimo che possono fare è prenotare quel weekend low cost in una cittadina sperduta da qualche parte in Europa e sperare di assorbire dall’esperienza quanto più possibile. Per loro la corsa è importante, ma è ancora più importante rispettare i luoghi che si visitano e le persone che si incrociano.

D’altronde la vita non è altro che un mare pieno di pesci, solo che tu sei miope e hai anche la mascherina subacquea appannata.

2) I Pazzeschi – Voto 10

Pechino Express

Voi forse direte che sono un po’ larga di maniche questa volta, ma come si fa a essere severi con due che si portano il completino da pioggia elegante e finiscono per sembrare come Ron ed Hermione al Ballo del Ceppo in Harry Potter?

I Pazzeschi in questa edizione rappresentano il gruppone viaggio a Santorini. Il gruppo con quello che vuole fare sempre ape e quella che ha un kit di sopravvivenza nella borsa (sì, è la Vic). Sono chic ma non troppo, di quelli che la Grecia vogliono visitarla davvero e non solo esplorarne le discoteche, ecco perché al posto dell’hangover la domenica mattina scelgono lunghi percorsi di trekking a caccia di tramonti e di manzi greci.

Pensavo fosse Pechino invece era Tinder. Toy Boy a prima vista, Victoria Cabello edition (aka I Fidanzatini 2.0).

3) Madre e Figlia – Voto 6

Pechino Express

Le Valchirie, questa volta, sono costrette a chinare il capo dinanzi alla furia degli Sciacalli. Tra pesci e spezie arabe oggi non era la loro giornata fortunata, anche se la scena del loro abbraccio al tramonto ci ha fatto sciogliere come neve sotto il sole del deserto (in Egitto?).

Con tutte le puntate di Pechino Express che abbiamo visto non penso serva specificare ulteriormente che tipo di viggiatrici siano le due bionde dalle leste gambe.

Se c’erano Hotel a 5 stelle da agguantare loro erano lì pronte ad afferrare il premio. Quindi già le immagino in vacanza alla scoperta di nuove tradizioni ma senza mai rinunciare al comfort di una suite con infinity pool.

Infinity tanto quanto il loro astio verso la coppia Italia-Brasile.

“Stefanenko e Italia-Brasile sono nemici per natura, come gli Inglesi e le Italia-Brasile, o i Gallesi e le Italia-Brasile, o i Giapponesi e le Italia-Brasile o le Italia-Brasile e altre le Italia-Brasile! Dannate Italia-Brasile, hanno distrutto l’Italia (e il Brasile)!”

4) Gli Indipendenti – Voto 110 e Lode

Pechino Express

In Italia c’è bisogno di una sola cosa. Gli Italiani da casa vogliono vedere una sola e unica cosa. No, non è U Pilu (e neanche le mutandine di Bugo), ma la Linea Comica (Le Gambe sono state analizzate già in punti precedenti).

Gli Indipendenti sono indubbiamente la Linea Comica di Pechino Express.

Mentre i “vincenti” si sfidano a colpi di sgambetti e bandiere nere, loro se la prendono con calma, si godono il paesaggio, fanno amicizia con gli abitanti del luogo e girano il loro peculiare vlog.

Da un lato abbiamo Helena e Nikita che hanno crisi di pianto anche se arrivano seconde, dall’altro abbiamo Bugo e Christian che arrivano ultimi e sono felici perché sono “arrivati bene“. Neanche i malus possono scalfirli, tanto che la fortuna li benedice facendogli trovare il tappeto magico di Aladin nel deserto… peccato che aveva le batterie scariche e non li ha trasportati al traguardo volando.

Ora vieni con me verso un mondo di incanto
Christian è tanto che il tuo cuore aspetta un sì
Quello che scoprirai è davvero importante
Il tappeto volante ci accompagna proprio lì

Se gli Indipendenti dovessero rappresentare una categoria di viaggiatori sarebbero senza ombra di dubbio i liceali in gita di quinto a Praga. D’altronde le canzoncine ci sono, gli zaini pure e i bus non mancano mai.

Sarò con te, tu non devi mollare, abbiamo un sogno nel cuore, Indipendenti campioni.

5) Italia – Brasile – Voto 5

Pechino Express

*Marcia funebre di Chopin is playing*

Ah no, la busta nera non era eliminatoria, ma la faccia di Helena mi ha ingannata. Ormai sono la coppia imbattibile di Pechino Express (se si escludono Bugo e Christian).

Non è un ginocchio in frantumi, il caldo del deserto o la CULtura a fermarle. Loro corrono come se non ci fosse un domani e indiscrezioni di corridoio ci confermano che la coppia di modelle è stata già scritturata per il Sequel di Dune, in cui cavalcheranno i famosi vermi giganti delle sabbie.

Loro sono le viaggiatrici intrepide, quelle che vogliono divertirsi il più possibile, incuranti del rischio ma incuranti anche della cultura del luogo. Perché da Pechino Express hanno imparato davvero tanto, ora sanno che il deserto non è solo in Egitto a fare da contorno alle Piramidi, e che Totò non è un animale (a meno che non si parli de Il Mago di Oz, ma quella è un’altra storia) e meno male, considerando che erano pronte a sacrificare una capra.

Si sono trovate faccia a faccia con la morte e sono state travolte dall’oscurità della bandiera nera. Ma a Pechino Express niente è come sembra e la CUL(tura) è stata nuovamente loro amica, traendole in salvo con la stessa leggerezza di Doroty che sbatte i tacchi delle sue scarpine rosse. La fortuna aiuta gli audaci.

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