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MasterChef 12 – Le Pagelle della Finale: tra lo SHISH perfetto di Edo e Bruno mani di forbice

Che momento magico la finale di MasterChef Italia. Dall’ultima Mistery sino alla presentazione dei menù è tutto speciale, come quando ci prepariamo a vedere la puntata finale di una serie tv che ci piace tanto. Per non parlare del momento in cui i concorrenti eliminati fanno la loro sfilata in stile gran galà e noi ci sentiamo un po’ l’Enzo Miccio della situazione, quando in realtà assomigliamo di più ai Måneskin in prima fila a una sfilata di Gucci. Tra l’altro, dato che ne stiamo parlando, dedichiamo un momento a Silvia che è arrivata sobria come Paola e Chiara sul palco dell’Ariston, mancava solo un “in questa notte di soooole, furoreeee, furooore” in sottofondo (che, tra le altre cose, potrebbe essere tranquillamente anche il nome di un piatto a caso di Huè).

Tutto è iniziato con una Mistery Box con ospite la British version di Light Yagami armata di Death Note per l’assegnazione di ingredienti mortali. Scherzo, era solo la chef tristellata Clare Smyth che con il suo mondo di stelle e vegetazione ha contribuito a trascinare Bubu, Edoardo e Hue sul sentiero della casacca bianca (anche questo potrebbe essere il nome di un piatto di Hue).

Così giunge al termine una stagione di MasterChef che ha visto alti e bassi, ma con una finale tra le più belle e combattute degli ultimi anni. Ovviamente non possono mancare le nostre Pagelle shalate e shpeziate al punto giusto.

Mattia – Voto 9

MasterChef (640×427)

Il Mattia che è arrivato in finale non è lo stesso Mattia della prima puntata in MasterClass. Questo non solo perché i suoi capelli e la sua barba sono diventati più incolti (sarà stata una strana forma di osmosi nello stare a contatto con Edoardo tutto questo tempo?!), Te Vec CChiu’ Selvaggia , Chiu’ Leonessa, ma anche perché la sua cucina si è evoluta diventando man mano più raffinata (tranne quando si tratta di impiattamenti, per quello dobbiamo solo rapirlo e chiuderlo in una stanza per sette giorni con Rossella Migliaccio e la sua armocromia, una cosa alla Arancia Meccanica, anzi Porro Meccanico).

Francamente mi sfugge il motivo per cui una massa informe di haters si scaglia ogni settimana contro Mattia, sempre sportivo e supportive con gli altri concorrenti. Anche io voglio un Mattia personale pronto a darmi consigli di vita e sussurrarmi all’orecchio “non cambiare di una virgola“. Invece ho mia nonna che nelle orecchie mi urla di trovarmi un fidanzato, sposarmi e fare figli.

La Mistery Box di Mattia parte a bombazza e termina all’Invention con un giardinetto culinario disprezzato dall’aspirante chef fin dal primo momento. Quando ha descritto se stesso alla chef per un momento ho immaginato Heidi con le sue caprette che corre felice per i monti, poi mi sono ricordata che il Mattia della finale assomiglia di più a Dexter Morgan che diventa un boscaiolo e affronta le sue giornate tra cervi e boschetti. Anche perché il finale all’Invention di Mattia è stato bello quanto il finale di Dexter (spoiler: è stato brutto). Tagetto: The New Porro.

Comunque un bicchiere di vino tra le montagne io lo bevo volentieri.

Hue – Voto 8

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Hue nei Vegetali delle Meraviglie. Hue non poteva chiedere di meglio per questa finalissima. Cioè, poteva chiedere che la produzione si sforzasse un po’ e portasse in studio i suoi genitori, ma probabilmente volevano solo evitare che la MasterClass si trasformasse nel nuovo Lago di Como, nel senso che Como fai a piangere così tanto? (dopo questa vi autorizzo a insultarmi).

Dalla Mistery all’Invention la vegetazione è stata la vera protagonista. Se c’è una cosa che abbiamo imparato in questa stagione di MasterChef è che Mattia da piccolo andava negli stellati, e Hue si esalta cucinando le verdure.

Non poteva sbagliare proprio quando la prova era cucita su di lei e la casacca la aspettava come del buon sushi sul rullo di un all you can eat. Infatti non ha sbagliato, portando piatti coloratissimi. Vi immaginate il ristorante stellato di Hue con un menù che sembra un libro di Haiku, o una raccolta di citazioni da Tumblr.

Meteora: Me te ora
Schiuma di porro, coperta da ali di ravanello, su letto di cipolle caramellate. Accompagnato da tè di bambù tibetano e salato con lacrime fresche della Hue schiappa.

Bubu – Voto 9

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Alzi la mano chi si ricordava che Bubu si chiamasse Antonio… ecco.

Per un momento ho pensato che ci fosse un errore e avessero sovrapposto l’audio di due o tre anni fa. Invece Bubu si chiama proprio Antonio, pensare che per la maggior parte del tempo sono stata convinta che si chiamasse Andrea. In ogni caso, al suo fianco hanno fatto il loro ingresso anche genitori, sorelle e morosa. La vera queen della situazione è stata la sorella piccola che lo ha battezzato Bubu, costringendo tutta Italia a ricordarsi di lui come il gioco del cucù che si fa ai bambini. Complimenti sorella, hai fatto un ottimo lavoro.

Noi Bubu un po’ lo detestiamo perché se non fosse nato a Vico damn Equense la nostra vita sarebbe stata un po’ più bella. Invece questo inside joke evidentemente faceva ridere tantissimo gli autori che lo hanno fatto diventare il nuovo F4 di questa edizione. Anche meno.

Allo stesso tempo Bubu lo amiamo perché è Bubu: è carino e coccoloso, in più sa anche cucinare.

Il suo menù tra Sardegna e Campania è un po’ una versione gourmet dell’intramontabile so che a voi piace, infatti a Cannavacciuolo è piaciuto proprio tanto, soprattutto la pastiera non pastiera che ha diviso il trio delle meraviglie. Se una cosa del genere fosse semplice la saprei fare anche io, e io non so fare neanche la pastiera normale quindi penso che tutto questo semplice non sia.

Pensa che almeno ora non dovrai più studiare cose che non ti piacciono, in compenso dovrai affrontare cucinate per suocera, cognato, nipoti, parenti, Tombola a Natale, mal di testa ricorrenti. E tutto questo per un Quasi Frattau.

Edoardo, il vincitore di MasterChef 12 – Voto 10

MasterChef (640×427)

Ho bisogno di un programma culinario con protagonista Edoardo che parla inglese. The mais have eaten the Schicken è una delle cose più belle che io abbia sentito in quella cucina, e già immagino LocaLoca che sussurra nell’orecchio alla chef Clare Smyth qualcosa tipo “guarda che stai mangiando mais, non un topo”, considerando che mais in inglese assomiglia più a mouse, e che il vero mais si chiama corn. Ma a lui non gliene frega un corn e sto immaginando quante magiche avventure abbia vissuto in giro per il mondo dicendo che mangia topi. Un po’ come quando ho scoperto che il nome con cui mi chiamano tutti i miei amici si pronuncia allo stesso modo della parola ce$*o in tedesco (ora mi chiedo da quale pulpito mi sento in diritto di criticare Bubu).

In ogni caso, il giro per il mondo con Edoardo è qualcosa di mistico, io non solo vorrei assaggiare i suoi piatti ma vorrei davvero mettere lo zaino in spalla e andare a fare serata in tutta europa armati di salopette e kebab. Edo se cerchi compagnia per partecipare a qualche edizione di Pechino Express tienimi presente eh.

L’unica cosa deludente della finale è il taglio di capelli di Barbieri, il quale si è limitato a recidere qualche punta, mentre noi tutti ci aspettavamo (e meritavamo) una scena come quella di Marshall Eriksen che si prepara con molta calma al suo matrimonio.

Antonino Cannavacciuolo – Voto 8

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MasterChef (640×427)

Il gigante buono di MasterChef termina anche questa edizione, tra rumors non confermati di un suo mancato rinnovo per la prossima edizione del programma. Quest’anno è diventato un po’ il papà acquisito di Huè e del suo mondo fatato fatto di vegetali e storielle allucinogene. Il matrimonio non è uno dei miei obiettivi nella vita, ma se dovessi trovare una persona che mi guarda come Cannavacciuolo guarda Huè tagliare le costolette allora potrei cambiare i miei piani.

Speriamo che i rumors siano sbagliati e che dalla prossima edizione non ci sarà nessun altro di Vico damn Equense anche perché le gag sui limoni ci piacevano di più, ma è evidente che i limoni pesanti ultimamente creano troppi disguidi, provate a chiderlo a Fedez.

Giorgio Locatelli – Voto 6

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Giunti al terzo anno di Pagelle sapete del mio amore per LocaLoca, ma quest’anno il nostro judge l’ho trovato un po’ defilato e spento. L’unica cosa che lo ha attivato a momenti alterni sono stati gli chef stranieri e la possibilità di sfoderare il Magic English, forse il ruolo di giudice inizia a stargli stretto, potrebbe sempre pensare di fare application come traduttore simultaneo o agente esterno che spiega agli chef internazionali che arrivano come ospiti che MasterChef Italia è una gabbia di matti ma un ecosistema a parte che puoi comprendere solo se lo vivi.

Bruno Barbieri – Voto 10

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MasterChef (640×427)

Bruno Quattro Barbieri potrebbe essere un nuovo format da non sottovalutare, tuttavia la prova di Barbieri in veste di Barbiere non è stata soddisfacente, non ha avuto il coraggio di andare fino in fondo, come una gricia che non ha il coraggio di diventare una carbonara, o una triglia che non ha il coraggio di diventare una quadriglia (ora potete anche licenziarmi).

In ogni caso, Barbieri è il King di MasterChef, il Trono di Tortelli è incontestabilmente il suo e non possiamo che inchinarci di fronte al nostro sovrano. Ti amiamo per tutti i neuroni che hai fatto partire per mete sconosciute, per tutti i consigli su come tirare le pasta, tirare le orecchie(tte) e tirarsela con completi sartoriali che starebbero bene solo a lui.

Un’altra edizione termina, noi siamo già in astinenza e l’uninca cosa che ci potrà consolare è la consapevolezza che giovedì prossimo ritroveremo Enzo Miccio e Costantino Della Gherardesca in grande forma per un’altra edizione di Pechino Express, noi siamo pronti a mettere lo zaino in spalla e partire alla volta di nuove Pagelle.