L’anno 2022 verrà ricordato per molte cose e, una di queste, è sicuramente Will Smith che schiaffeggia in prima serata Chris Rock, durante la cerimonia degli Oscar. Un evento che ha fatto parecchio rumore e che ha anche messo in discussione lo stesso attore come persona, soprattutto nella sua vita privata. Nel corso delle settimane successive in molti hanno rilasciato interviste, parlando del rapporto anche fra Smith e la moglie, Jada Pinkett Smith, dichiarando che i due erano vicini al divorzio – smentito, nel corso dell’estate, da diversi scatti in cui i due erano insieme e molto affiatati.
Nei mesi a venire la situazione si è calmata; l’attore divenuto famoso per la sitcom Il Principe di Bel-Air (disponibile sulla piattaforma streaming Netflix) sembrava essere sparito – eccetto per qualche apparizione di lui in India – ma, adesso, sembrerebbe essere tornato sotto i riflettori. Will Smith infatti ha iniziato la promozione del suo prossimo film, Emancipation, e, ovviamente, non sono tardate ad arrivare le domande su quella fatidica serata.
Will Smith si apre al The Daily Show sullo schiaffo a Chris Rock
Quando Trevor Noah lo ha interrogato sull’incidente, Will Smith ha detto di non voler entrare nei dettagli di tutto ciò che ha alimentato le sue emozioni quella notte, anche se ha parlato di traumi passati nella sua vita come fattori che hanno contribuito.
“Sono state tante le cose, è stato il bambino che ha visto il padre picchiare la madre, tutto questo è emerso in quel momento. Non è quello che voglio essere. Capisco quanto sia stato scioccante per le persone. Su quel palco, sì, non c’ero più, amico. Non ero più io. Era una rabbia imbottigliata per molto tempo, ma capisco il dolore. Mio nipote ha nove anni ed è un bambino dolcissimo, siamo tornati a casa e lui è rimasto sveglio fino a tardi per vedere suo zio Will. Eravamo seduti nella mia cucina, lui sulle mie ginocchia con l’Oscar in mano e mi chiede: “Perché hai colpito quell’uomo, zio Will?””
Il 54enne ha concluso l’intervista riflettendo sulla sua battaglia interiore con la propria umanità, un processo con cui si è confrontato nei mesi successivi allo show degli Oscar, viaggio che affrontato nei suoi mesi in India.
“Ho dovuto perdonare me stesso per essere umano. Credetemi, non c’è nessuno che odi il fatto di essere umano più di me, e trovare quello spazio per me stesso all’interno di me stesso per essere umano. Ho sempre voluto essere Superman e piombare a salvare la donzella in pericolo, ma ho dovuto umiliarmi e rendermi conto che sono un essere umano imperfetto e che ho ancora l’opportunità di andare nel mondo e contribuire in un modo che mi riempie il cuore e che spero aiuti altre persone”.
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