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Whoopi Goldberg travolta dalle critiche per una frase sull’Olocausto: «Non riguardava la razza»

Whoopi Goldberg, attrice premio Oscar che ha recitato nella serie tv The Stand a fianco di Alexander Skarsgård, è stata pesantemente criticata per una frase sull’Olocausto detta durante la partecipazione a The View sul canale ABC. L’attrice non è la sola a essersi attirata polemiche per le sue uscite: l’ultima ha visto come protagonista l’ex star di Lost Evangeline Lilly, che ha fatto dichiarazioni contro il vaccino, sostenendo che nessuno dovrebbe essere costretto a iniezioni nel proprio corpo. La stessa serie in cui recitava Whoopi Goldberg, tratta dal romanzo L’ombra dello scorpione di Stephen King, era finita al centro di una polemica per aver scelto un attore udente per interpretare un personaggio sordo.

Il clamore è iniziato lunedì, quando Whoopi Goldberg e il moderatore di The View hanno discusso di un clamoroso e inspiegabile caso di censura: un distretto scolastico del Tennessee ha votato per ritirare la graphic novel Maus di Art Spiegelman, vincitrice del Premio Pulitzer, che parla dell’Olocausto, a causa del “linguaggio inappropriato” e della nudità.

L’attrice ha esposto il suo punto di vista, allargando il topic della discussione alla questione razziale e affermando:

“L’Olocausto non ha riguardato la razza ma due gruppi di bianchi, rimanendo sempre un esempio di disumanità dell’uomo nei confronti dell’uomo”.

La co-conduttrice Ana Navarro ha replicato:

“Ma si tratta di suprematisti bianchi che inseguono gli ebrei…”

“Ma sono due gruppi di persone bianche!”, è stata la replica di Whoopi Goldberg.

“Nel momento in cui lo trasformi in gara, va giù per questo vicolo. Parliamone per quello che è. È così che le persone si trattano. Non importa se sei nero o bianco o ebreo“.

I commenti di Whoopi Goldberg hanno suscitato immediatamente una polemica, interessando attivisti e associazioni. Il CEO della Anti-Defamation League Jonathan Greenblatt ha twittato:

“No @WhoopiGoldberg, l’#Olocausto riguardava l’annientamento sistematico del popolo ebraico da parte dei nazisti, che la consideravano una razza inferiore. Li hanno disumanizzati e hanno usato questa propaganda razzista per giustificare il massacro di 6 milioni di ebrei. La distorsione dell’Olocausto è pericolosa. #ABBASTANZA“.

Il Museo dell’Olocausto degli Stati Uniti, in quello che sembrava essere un sottotweet a Whoopi Goldberg, ha scritto:

“Il razzismo era centrale nell’ideologia nazista. Gli ebrei non erano definiti dalla religione, ma dalla razza. Le convinzioni razziste naziste hanno alimentato il genocidio e l’omicidio di massa”.

L’attrice si è scusata sui social:

“Mi dispiace per il dolore che ho causato. Il popolo ebraico in tutto il mondo ha sempre avuto il mio sostegno e questo non cambierà mai”.

Nella sua apparizione al The Late Show di Stephen Colbert, però, ha spiegato meglio e in qualche misura ribadito le sue opinioni, sostenendo che l’Olocausto non sia legato al concetto di razza:

“Sento che essere neri, quando parliamo di razza, è una cosa molto diversa per me. Quindi ho detto che pensavo che l’Olocausto non riguardasse la razza. E le persone si sono arrabbiate molto e sono ancora arrabbiate. Ricevo molta posta dalla gente e molta rabbia reale. Ma ho pensato che fosse una discussione saliente perché come persona di colore penso alla razza come qualcosa che posso vedere. Quindi ti vedo e so che razza sei. Ho pensato che riguardasse più la disumanità dell’uomo nei confronti dell’uomo… la gente diceva: ‘No, no, siamo una razza’. Rispetto tutto ciò che tutti mi dicono”.

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