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The Witcher 3: il produttore esecutivo spiega perché sarà divisa in due volumi

Il 29 giugno è una data da segnare sul calendario per i fan di The Witcher, perché è il giorno dell’uscita su Netflix della prima parte della terza stagione. Come sappiamo già da diverso tempo, infatti, la terza stagione della serie Netflix con Henry Cavill nei panni del cacciatore di mostri Geralt di Rivia sarà divisa in due volumi: mentre l’uscita dei primi cinque episodi è prevista per il 29 giugno, per gli ultimi tre dovremo aspettare il 27 luglio.

Si tratta di una scelta inedita per The Witcher, in quanto le prime due stagioni erano uscite in un unico blocco. Di fronte alla scelta della pubblicazione in due parti, c’è chi ha pensato che il motivo fosse ritardare il più possibile il momento dell’uscita di scena di Henry Cavill. Sebbene la serie sia già stata rinnovata da Netflix per una quarta stagione, infatti, Henry Cavill ha scelto di abbandonare i panni del witcher Geralt di Rivia e, dalla quarta stagione in poi, sarà sostituito da Liam Hemsworth. Insomma, l’accusa dei fan è stata quella di voler ‘allungare il brodo‘ in previsione di un’uscita che, senza dubbio, segnerà indelebilmente The Witcher. Eppure, pare proprio che la decisione di dividere la terza stagione in due volumi non abbia nulla a che fare con Henry Cavill.

Il produttore esecutivo di The Witcher ha spiegato la scelta di dividere la terza stagione in due volumi

Nel corso di una recente intervista per The Verge, il produttore esecutivo della serie Netflix Steve Gaub ha spiegato le motivazioni dietro alla scelta di dividere la terza stagione in due volumi. Gaub ha rivelato che inizialmente la divisione in due parti non era prevista, ma che l’idea è emersa in fase di editing. Mentre la serie era in produzione, è uscita la quarta stagione di Stranger Things che, come sappiamo, è stata anch’essa divisa in due volumi, ed è stata proprio Stranger Things 4 ad ispirare produttori di The Witcher a fare lo stesso.

Steve Gaub ha spiegato che la scelta di dividere la stagione in due parti è sembrata molto intrigante, in quanto con il binge watch e l’uscita in blocco non esistono più dei veri e propri cliffhanger che diano al pubblico la sensazione dell’attesa e della suspance, nonché la possibilità di discutere e confrontarsi. Dato che in The Witcher 3, secondo quanto dichiarato da Gaub, è presente un decisivo momento di svolta, i produttori hanno dunque deciso di dargli maggiore importanza, creando una divisione tra i primi cinque episodi e gli ultimi tre. Ecco le parole di Steve Gaub:

L’idea è venuta fuori durante l’editing. Non era scritto nel copione; non si sapeva quando stavamo girando. Comunque, sapevamo com’era la stagione, e c’è un significativo punto di svolta. E mentre eravamo in produzione, è uscita Stranger Things, e loro hanno diviso la loro stagione. E abbiamo pensato tipo, ‘Beh, questo è intrigante‘. In un mondo di streaming, i cliffhangers non esistono davvero perché tu clicchi play [subito dopo che un episodio finisce]. Non hai la soddisfazione dell’attesa e della discussione e delle chat online. Quindi volevamo dare questo, ai fan e la storia per farlo c’era“.

Che si tratti di un’uscita in blocco o in due volumi, quel che è certo è che non vediamo l’ora di vedere cosa accadrà a Geralt, Yennefer (Anya Chalotra) e Ciri (Freya Allan) nella terza stagione di The Witcher.

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