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The Last of Us – Craig Mazin parla delle voci su un potenziale spin-off

La prima stagione di The Last of Us ha entusiasmato il pubblico lo scorso anno, raccogliendo lodi e portando a casa otto premi ai Creative Arts Emmys. La seconda stagione della serie televisiva, in realizzazione dall’emittente HBO e che sarà disponibile in Italia sulla piattaforma streaming NOW, è stata confermata (qui puoi trovare tutte le informazioni utili sull’arrivo di The Last of Us 2), con una lista crescente di nuovi membri del cast. Negli ultimi giorni, fra una cerimonia di premi e l’altra, si è tornati a parlare del papabile spin-off della serie televisiva e, uno dei creatori, ha voluto smentire ufficialmente tutte le voci creatasi.

“La storia d’amore di Bill e Frank – la canzone condivisa, i pasti gourmet in casa, le risate – è tristemente bella perché è fugace”

Parlando con Deadline al party post-Emmy, Craig Mazin ha escluso la possibilità di uno spin-off di The Last of Us. Al creatore è stato chiesto se sarebbe possibile un ritorno di Bill e Frank e Mazin ha assicurato che lui e il team “sono molto soddisfatti di ciò che hanno realizzato” e che “non ci saranno altri Bill e Frank“:

Sono molto orgoglioso dell’episodio che abbiamo realizzato con Bill e Frank, ma non ci saranno altri momenti di loro due. Nick scherzava su un prequel, era una specie di battuta. Come detto, siamo molto soddisfatti di ciò che abbiamo realizzato.”

Bill (interpretato da Nick Offerman) e Frank (Murray Bartlett) appaiono nell’episodio 3 della stagione di debutto di The Last of Us, intitolato “Long, Long Time“.
Nonostante sia stato stroncato da alcuni telespettatori che non hanno apprezzato, è considerato uno dei migliori episodi della prima stagione. L’episodio è valso a Offerman un Emmy come miglior attore ospite in una serie drammatica.

Sia Bill che Frank sono personaggi avvincenti, resi in modo impeccabile da entrambi gli attori, quindi ha senso che alcuni spingano per uno spin-off prequel basato su loro due. Tuttavia, la particolarità di questo episodio è ciò che lo rende grande. La tragedia di “Long, Long Time” nasce da ciò che è finito, ormai passato: il tempo.

A livello di storia, uno spin-off non funzionerebbe nemmeno per la natura della coppia che vive in sicurezza. Grazie alle precauzioni ossessive di Bill, lui e Frank vivono una vita minacciata non dagli infetti, ma dalla malattia terminale di Frank. Per questo motivo, una serie prequel non potrebbe avere le stesse equilibrate oscillazioni di pace e violenza che hanno portato The Last of Us alla grandezza. Quindi, “Long, Long Time” rimarrà così com’è: unico e brillante.

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