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The Boys – Karl Urban svela com’è riuscito ad assimilare “l’accento cockney”

Ci sono molte parolacce in The Boys, serie della piattaforma streaming Prime Video basata sui fumetti di Garth Ennis e Darick Robertson, e le parolacce più “soddisfacenti” della serie sono quelle con accento “cockney”.
Billy Butcher, il personaggio interpretato da Karl Urban, impreca continuamente, e lo fa con gusto. Ma come ha fatto Urban, nativo della Nuova Zelanda, a creare un accento cockney perfetto? Si è scoperto che ha avuto un piccolo aiuto da un vecchio amico del periodo in cui ha lavorato a “Il Signore degli Anelli” di Peter Jackson: l’insegnante di dialetto Andrew Jack. I due hanno lavorato insieme per la prima volta in “Il Signore degli Anelli: Le due torri”, in cui Jack ha contribuito a plasmare i suoni della Terra di Mezzo e ha insegnato a Urban il metodo per parlare come Éomer, capo dei Cavalieri di Rohan.

In un’intervista con Hypebeast, Karl Urban ha raccontato i dettagli della collaborazione con un prestigioso dialect coach per creare il perfetto accento cockney per Butcher

Non è nemmeno l’unico a dover fare i conti con il proprio accento nella serie televisiva, dato che Antony Starr (Homelander) riesce ad avere un accento completamente americano nonostante sia anch’egli neozelandese! In The Boys ci sono alcuni grandi riferimenti alle origini britanniche di Butcher, come il suo sorprendente “discorso delle Spice Girls” nella prima stagione, ma l’accento cockney è ciò che fa davvero la differenza.

“È una specie di tempesta perfetta perché c’è un personaggio britannico, interpretato da un attore neozelandese, scritto da sceneggiatori americani e nella prima stagione ho avuto un allenatore di dialetto canadese. Alla fine della prima stagione mi sono reso conto che c’erano alcuni elementi di autenticità che potevano essere migliorati, così ho coinvolto Andrew Jack, uno dei più importanti dialogue coach di livello mondiale. Avevo lavorato con lui per la prima volta 20 anni fa per “Il Signore degli Anelli”. È arrivato e abbiamo migliorato in modo significativo la specificità del dialetto ed è stato in grado di contribuire con un maggior numero di colloquialismi per dare al personaggio una maggiore autenticità, ed ero super eccitato per la strada che avremmo intrapreso, ma tragicamente è stato una delle prime vittime della pandemia, stava lavorando a ‘The Batman’ ed è morto”.

Jack era uno dei più grandi dialect coach in circolazione, con crediti che comprendevano tutto, da “L’ultimo dei Mohicani” ai film Marvel, e il suo contributo all’accento cockney di Karl Urban non è passato inosservato. È una grande interpretazione resa ancor più grande dai dettagli dialettali, e dobbiamo ringraziare Andrew Jack.

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