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Tutti gli easter egg che potreste non aver notato in Strappare Lungo i Bordi

Strappare lungo i bordi è la prima serie tv del fumettista Michele Rech in arte Zerocalcare. Arrivato su Netflix soltanto la settimana scorsa, è stato senza dubbio uno degli show più chiacchierati di questi giorni e oggi è riuscito a battere Squid Game, diventando la serie più vista su Netflix. Il successo della serie animata però ha sorgere anche alcune polemiche pretestuose, dopo che alcuni hanno criticato l’utilizzo del dialetto romano. Messe da parte le discussioni che scoppiano sempre, ogniqualvolta uno show ottiene il successo, dobbiamo ringraziare Zerocalcare per averci donato un ritratto dolceamaro della nostra generazione e per aver saputo rappresentare al meglio tutte le nostre paure e incertezze.

Se avete amato Strappare lungo i bordi, ecco tutti gli easter egg che potreste non aver notato.

Se non avete completato la visione della serie tv, fate attenzione agli Spoiler.

Nel primo e nel quinto episodio possiamo vedere fuori dal bar, dove si trova il protagonista, un poster con la scritta Panini & Comix. Questo è ovviamente un omaggio alla casa editrice con cui il fumettista ha collaborato spesso. La loro ultima collaborazione risale all’anno scorso, quando Zerocalcare ha disegnato le copertine variant per tre numeri della saga Absolute Carnage. E sempre a proposito di poster, vi ricordate quando il protagonista immagina come potrebbe essere la sua campagna elettorale, se gareggiasse per diventare presidente degli Stati Uniti? A quel punto compare un poster che reca la scritta “L’ultimo faggiano”: questo è una parodia della copertina che l’Espresso ha dedicato a Zerocalcare nel novembre del 2020 in cui era definito “L’ultimo intellettuale”.

In Strappare lungo i bordi, com’era prevedibile, compaiono diversi personaggi che abbiamo già conosciuto nelle graphic novel di Zerocalcare. Ad esempio nella prima puntata fa capolino Cinghiale, l’amico di Zerocalcare che nei fumetti dell’autore ha vissuto un’interessante trasformazione ed è passato dall’essere un adolescente ossessionato dal sesso a diventare un diligente padre di famiglia. Poi abbiamo Corrado Persichetti, che compare nel terzo episodio e che ha fatto la sua prima apparizione in Un polpo alla gola. Nella divertente visione dell’Ultima Cena di Gesù vediamo anche il Panda, la coscienza di Zero, che abbiamo già conosciuto prima in Macerie Prime. E infine fanno capolino in Strappare lungo i bordi anche Katja, una ragazza che è insoddisfatta della sua relazione e il suo fidanzato Deprecabile (che compare nella sequenza in cui Zerocalcare spiega cos’è per lui un amico). Entrambi li avevamo già visti nella graphic novel Dodici.

E vi ricordate di Blanka? In Strappare lungo i bordi è una delle ragazzine a cui il protagonista fa le ripetizioni, ma l’avevamo già conosciuta in Pedagogia: era la ragazza a cui Zero consigliava di vedere L’odio di Mathieu Kassovitz. Volete un’altra curiosità su di lei? Blanka è disegnata con le fattezze di un personaggio del videogame Street Fighter. Nella serie animata il fumettista ha voluto inserire molte persone che fanno parte della sua vita. Ad esempio alla commemorazione di Alice possiamo vedere un ragazzo con una t-shirt con la K che indossa una maschera da panda. Questo personaggio è Giacomo Bevilacqua, l’amico del fumettista, che conosciuto sul web con il nickname Keison22 e che è il fortunato autore della serie A Panda piace… Inoltre l’uomo che alla fine della sesta puntata di Strappare lungo i bordi richiama il protagonista e i suoi amici nella palestra è Michele Foschini, il co-fondatore della Bao Publishing, la casa editrice che da sempre cura la pubblicazione dei libri di Zerocalcare. Se ve lo state chiedendo, Foschini ha doppiato personalmente il suo personaggio anche se non è stato accreditato nei titoli di coda.

Nella sua serie animata il fumettista ha voluto anche dare spazio a un duo di fumettisti, inserendo una loro vignetta in una scena. Lo sfondo del cellulare del protagonista che recita «Chi è felice è complice» è stato disegnato da Maicol & Mirco, autori di Scarabocchi. I due fumettisti hanno anche pubblicato sui loro canali social la vignetta così che chiunque volesse, potesse impostarla come sfondo del cellulare. I fan più affezionati del fumettisti avranno immediatamente notato che Il principe degli sgambetti è un riferimento all’opera che il fumettista ha davvero scritto. La cura per ogni dettaglio, anche quelli più insignificanti, in questa serie tv è tale che il fumettista ha deciso di riprodurre nei minimi particolari una vera anfora greca dell’autore Exekias. Nella scena in cui viene messo in scena il mito della caverna di Platone è possibile vedere sulla destra un’anfora conservata ai Musei Vaticani su cui sono ritratti Achille e Patroclo che giocano a un gioco da tavolo.

E voi avevate trovato tutti gli easter egg in Strappare lungo i bordi? Intanto il sindaco di Biella non ha gradito la rappresentazione della città fatta nella serie, e ha invitato Zerocalcare in città per risolvere la questione.