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Gli interpreti dei VIP in Squid Game spiegano come hanno lavorato: «Abbiamo usato Google Translate»

Squid Game, la serie coreana rivelazione dell’anno, non smette di far parlare di sé e di macinare record. Non sempre positivi: come ogni fenomeno di costume, fioccano le denunce di tentativi di emulazione: nel Regno Unito si pensa addirittura a vietare la serie. E mentre tutti si chiedono se Squid Game sia davvero una serie rivoluzionaria, qui potete leggere l’impresa di un fan, che ha scoperto dov’è l’isola in cui hanno girato la serie.

Tra i personaggi che sono rimasti più scolpiti nella mente dei fan ci sono senza dubbio i VIP: ricchi che si divertono a osservare i concorrenti di Squid Game farsi fuori a vicenda, indossando inquietanti maschere da animali. John D. Michaels, che interpreta VIP 1, ha risposto alle critiche mosse verso i personaggi. Dalla sua uscita un mese fa, Squid Game ha infranto i record di spettatori diventando la più grande serie originale di Netflix di tutti i tempi. Sia i critici che il pubblico hanno elogiato la serie per il suo commento incisivo sulla disparità di classe, così come per le numerose esibizioni memorabili del cast stellato dello spettacolo. Tuttavia, un aspetto dello spettacolo che viene costantemente criticato sono le esibizioni degli antagonisti con i baffi noti come i VIP.

In un cast altrimenti interamente di lingua coreana, i VIP, introdotti nell’episodio 7, sono gli unici personaggi di lingua inglese nell’intera serie. La loro inclusione suggerisce che i tornei del gioco della morte potrebbero essere un fenomeno mondiale organizzato dalla misteriosa élite globale, ed è qui che le critiche di Squid Game al capitalismo iniziano a diventare apertamente evidenti. Tuttavia, i critici hanno indicato che la recitazione dei VIP è uno degli aspetti più deboli dello spettacolo. Una battuta popolare (e un po’ meschina) che è circolata sugli attori VIP è che i direttori del casting dello show li abbiano scelti a caso per strada.

John D. Michaels ha discusso proprio di questo in un’intervista con The Guardian sulle sfide del lavorare come attore di lingua inglese in una produzione in lingua coreana.

“Gli artisti non coreani spesso recitano su dialoghi tradotti da un non nativo, a volte anche con Google Translate, quindi può sembrare innaturale. Tutto viene girato spesso all’ultimo minuto e viene fornito con molte restrizioni: non abbiamo sempre le sceneggiature del resto della serie, e ciò può essere limitante. Penso che la prima cosa da sfatare sia questo mito che ci raccolgano per strada”.

L’attore difende il suo personaggio e quello degli altri interpreti dei VIP di Squid Game sostenendo che non sia stato fornito loro un necessario background per arricchire i personaggi.

“Ce li hanno descritti solo come “totali idioti” e “milionari sporchi”. Indossavamo tutti maschere di gesso molto pesanti, eravamo seduti su divani distanti almeno 20-30 piedi dal VIP più vicino. Abbiamo tutti dovuto urlare vagamente le nostre battute in aria, il che ha aggiunto stranezza alle scene”.

Data la natura aperta del finale di Squid Game, è molto probabile che i VIP torneranno nella seconda stagione. Si spera che la produzione assuma consulenti per le lingue straniere, per evitare nuove critiche.

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