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Gemma Chan sul suo personaggio in Sherlock: «Oggi farei scelte diverse»

Sherlock è andata in onda per l’ultima volta nel 2017, lasciando i fan con un quesito rimasto ancora senza risposta: ci sarà una quinta stagione? Anche gli autori e gli attori protagonisti sono stati molto vaghi nelle interviste. Benedict Cumberbatch e Martin Freeman sembrano convinti che la scelta migliore per concludere la storia di Sherlock e Watson sarebbe quella di realizzare un film. I creatori della serie tv invece avevano detto qualche anno fa che avrebbero iniziato a lavorare alla quinta stagione, dopo aver terminato le riprese di Dracula. In attesa di sapere se rivedremo mai Benedict Cumberbatch e Martin Freeman nei panni dell’iconico duo, torniamo a parlare del secondo episodio della prima stagione, Il banchiere cieco. Questa puntata allora venne molto criticata per la rappresentazione molto stereotipata del personaggio interpretato da Gemma Chan.

Ora è l’attrice a esprimersi sulla vicenda in un’intervista rilasciata a British Vogue.

Oggi Gemma Chan è un’attrice in ascesa e infatti dopo aver recitato nella commedia di successo Crazy Rich Asians, è entrata nel MCU. L’attrice è una delle protagoniste del nuovo ambizioso film Marvel Eternals, che arriverà nelle sale nei prossimi mesi. Agli inizi della sua carriera ha recitato una piccola parte in un episodio di Sherlock, vestendo i panni di Soo Lin Yao. Nell’episodio intitolato Il banchiere cieco, Sherlock e Watson devono indagare su una serie di simboli che sono comparsi misteriosamente nell’ufficio di una società finanziaria. Nelle loro indagini il duo si imbatte in Soo Lin Yao, un’esperta di ceramica cinese, che si è improvvisamente licenziata dal Museo Nazionale d’Antichità. La donna si sta nascondendo dal Loto Nero, una tong per la quale ha lavorato come contrabbandiera e che ora minaccia di ucciderla.

La scena che vede protagonista Gemma Chan ricalca numerosi stereotipi sulla comunità asiatica: vediamo l’attrice mentre indossa un abito tradizionale e parla con un accento fortemente cinese. Inoltre mentre Soo Lin Yao appare nell’episodio, si sente in sottofondo la musica di un flauto dal suono asiatico. Per questi motivi la comunità asiatica si infuriò molto per la rappresentazione stereotipata e inesatta della cultura cinese. L’episodio era, infatti, pieno di imprecisioni: il sistema Suzhou è stato ad esempio confuso ed erroneamente identificato con quello Huangzhou. Inoltre gli autori dell’episodio hanno fatto credere agli spettatori che l’origami fosse un’arte di origine cinese, mentre appartiene alla cultura giapponese.

L’attrice è tornata a parlare di questa esperienza nella serie Sherlock nel corso dell’intervista e ha spiegato anche quanto sia cambiata la rappresentazione della comunità asiatica in questi dieci anni. La giornalista nel pezzo di British Vogue ha ricordato che il personaggio di Chan era quello di una damigella in pericolo e che fu molto criticato per la sua rappresentazione troppo razzista e stereotipata. A quel punto le ha chiesto se oggi interpreterebbe lo stesso personaggio e lei ha risposto:

“Farei necessariamente le stesse scelte ora, se potessi scegliere? Forse no. Penso che parlerei di più se sentissi che un ruolo è estremamente orientalizzato. Sono molto più consapevole ora. E penso di essere più in una posizione in cui potrei dire qualcosa“.

La giornalista ha detto che, come donna del sud-est asiatico, era rimasta molto delusa dalla rappresentazione razzista della comunità cinese che era stata fatta in quella puntata.

Ma ha ricordato anche di essersi intristita, quando aveva capito che quello fosse uno dei pochi ruoli asiatici che aveva visto per le donne nella televisione britannica. Chan ha annuito e ha aggiunto:

“Con tutto il rispetto per tutte le persone coinvolte… non sono qui per gettare fango su nessuno… ma sì, capisco perfettamente quello che stai dicendo. Non disprezzo nessuno che ricopra una posizione o un lavoro sul set. L’industria è davvero cambiata, anche solo nel tempo in cui ho lavorato. Ma cambiare la cultura attuale – cambiarla nella pratica – richiede più tempo“.

Gemma Chan ha quindi riconosciuto quanto sia cambiata la rappresentazione delle minoranze in televisione in questi dieci anni e ha affermato che spera che lei e gli altri attori potranno aprire le porte a nuove generazioni di attori asiatici. Ha spiegato:

“C’è un modo in cui puoi onorare lo spirito dei tuoi antenati cercando di fare qualcosa di diverso, è un privilegio lo so. Queste sono le motivazioni che dissi ai miei genitori ai tempi. Si spera che il nostro lavoro spiani la strada alla prossima generazione di talenti, cambiando le cose, e così via, generazione dopo generazione.”

Che ne pensate delle parole di Gemma Chang su Sherlock?