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Gli autori di Selena contro Netflix: “Non ci è stata data una possibilità equa”

Selena: The Series è una serie tv Netflix piuttosto interessante (qui potete trovare la nostra recensione della prima parte). Approdata sulla piattaforma streaming lo scorso dicembre, va a raccontare la storia di una giovane artista realmente esistita, ovvero Selena Quintanilla, morta nel 1995 all’età di 23 anni. È considerata ancora oggi una delle più popolari icone musicali latine.

Con Selena siamo davvero di fronte a una storia all’apparenza bella e luminosa, che in realtà nasconde un finale a dir poco tragico. L’artista appena ventitreenne venne infatti uccisa da Yolanda Saldivar, responsabile del suo fan club e manager dei negozi d’abbigliamento che a loro volta portavano il nome di Selena. Una carriera musicale che si è spenta ai suoi esordi, e che abbiamo avuto modo di rivivere grazie alla serie tv Netflix. Non solo: nel 1997, a due anni dalla scomparsa dell’artista, uscì un film su di lei, in cui il ruolo della cantante latina venne interpretato da Jennifer Lopez.

Come i fan della serie tv già sanno, la seconda parte di Selena: The Series è arrivata su Netflix lo scorso maggio, ma come già accaduto con il rilascio della prima parte, l’accoglienza da parte del pubblico non sembra essere stata delle migliori. Questo nonostante, a livello critico, ci si basi su recensioni medie, né con voti troppo alti né con voti troppo bassi.

Ora, dopo il rilascio della seconda parte di Selena, cominciano a uscire alcune voci in merito alla gestione della serie tv. A parlare sono proprio gli sceneggiatori, che si scagliano contro Netflix.

Cerchiamo di rimettere insieme le voci e i vari pezzi della storia. Come detto in generale nessuna delle due stagioni di Selena ha avuto il successo sperato. Molte persone coinvolte nel progetto cominciano a parlare del fatto che la serie tv stessa sembri essere stata abbastanza maltrattata e buona parte delle accuse arriva, come già abbiamo detto, dagli sceneggiatori di Selena. Questi affermano non solo di essere stati sottopagati per il loro lavoro, ma anche che contemporaneamente fosse stato fornito un budget di gran lunga più basso alla serie tv rispetto ad altri progetti promossi dalla stessa piattaforma streaming.

In un servizio dell’L.A. Times, poi, una fonte ha rivelato che la serie tv Selena era stata ordinata “come un prodotto originale Latino Americano, al quale corrispondeva un budget piuttosto modesto – ben al di sotto dei 2 milioni di dollari per episodio“. Se questa cifra all’apparenza può sembrare incredibilmente alta, basti pensare al fatto che per The Crown, altro grande successo di casa Netflix, sono stati stabiliti circa 13 milioni di dollari di budget a episodio. Una differenza davvero sostanziale.

In merito allo show, il produttore esecutivo Henry Robles ha dichiarato: “In un certo senso lo show voleva far capire ciò che la stessa Selena ha passato. Fin dall’inizio, avrebbe voluto cantare in inglese, ma molte persone non sapevano cosa farci con lei. La stessa industria musicale non sapeva come categorizzarla, o magari si aspettava determinate cose da lei date le sue origini messicano-americane. Questo è simile a ciò che è stato narrato nello show“.

Anche Gladys Rodriguez è intervenuta sulla vicenda, raccontando durante un’intervista al Times che crede non sia stata data un’equa possibilità alla serie tv. “Ho l’impressione che il nostro lavoro sia stato sminuito fin dall’inizio. Non ci è stata data una possibilità equa” dice la Rodriguez, che aggiunge “Certo vogliamo essere rappresentati ma vogliamo anche andare oltre quello – vogliamo essere trattati equamente“.

Questo tipo di iniquità si rispecchia molto bene nel trattamento riservato agli sceneggiatori di Selena e al loro stipendio. Dato il budget di 2 milioni di dollari a episodio, c’è stata la possibilità da parte della produzione di trarre vantaggio da un piccolo cavillo segnalato nella Writers Guild of America per quel che riguarda il compenso degli autori. Stando ad alcuni membri dello staff, pare che gli sceneggiatori siano stati pagati tra il 30 e il 50 percento in meno per il loro lavoro. Ricordiamoci anche che la serie tv Selena è stata girata in Messico.

Nonostante comunque il gran quantitativo di accuse sulla serie tv, lo showrunner Moises Zamora si dichiara incredibilmente orgoglioso di Selena: The Series. “Siamo riusciti a riunire 14 scrittori di origine Latina per partecipare al progetto, e abbiamo affrontato molte sfide. Il mio obiettivo è continuare a portare avanti l’idea che le nostre storie meritano di essere raccontate, che si meritano esattamente quello che si meritano anche altri prodotti“. Ha poi aggiunto: “Sono davvero orgoglioso del fatto che abbiamo potuto creare un bello show con ciò che ci è stato dato“.

E voi? Cosa pensate del trattamento riservato alla serie tv Selena?