“Abbiamo raggiunto un accordo provvisorio con l’Alleanza che riunisce gli Studios tradizionali e piattaforme di streaming (Amptp). È stato possibile grazie alla tenace solidarietà degli iscritti e allo straordinario supporto degli altri sindacati dello spettacolo”. La Writers Guild of America (Wga), sindacato che raccoglie sceneggiatori e autori che lavorano per il cinema e la televisione, comunica così ufficialmente l’accordo raggiunto con l’Amtpt – l’associazione che rappresenta i principali produttori di Hollywood – per concludere lo sciopero degli sceneggiatori iniziato lo scorso 2 maggio, dopo la bellezza di 146 giorni. Un accordo al momento provvisorio, un “tentative deal” che andrà ratificato nei prossimi giorni e poi sottoposto a un voto a maggioranza tra gli undicimila iscritti al sindacato.
Si legge ancora, nel comunicato: “Quel che rimane da fare ora è assicurarsi che tutto venga ratificato nel modo più opportuno. Sebbene siamo impazienti di condividere con voi i dettagli su ciò che è stato concordato, non potremo farlo finché non verranno messi i puntini sulle I”.
Tutto risolto, apparentemente. Ma solo apparentemente. Sebbene l’accordo tra Wga e Amtpt rappresenti un passaggio cruciale nella vicenda che più di ogni altra ha caratterizzato il 2023 del mondo di Hollywood, all’imminente conclusione dello sciopero degli sceneggiatori non corrisponde al momento la conclusione dello sciopero degli attori rappresentati dalla SAG-AFTRA guidata da Fran Drescher, a loro volta fermi ormai da mesi. La SAG-AFTRA ci ha tenuto però a mostrare apprezzamento per l’accordo: “Sag-Aftra si congratula con la Wga per l’accordo raggiunto con Amptp dopo 146 giorni di forza incredibile, resilienza e solidarietà ai picchetti. Mentre non vediamo l’ora di visionare l’accordo, rimaniamo intenzionati a raggiungere i termini necessari anche per i nostri membri”.
Ma perché la Wga ha scioperato per oltre quattro mesi? La trattativa per i rinnovi contrattuali in scadenza ha riguardato, tra le altre cose, un aumento della paga minima, l’ottenimento di garanzie decisive a proposito della fase di scrittura della sceneggiatura (ma anche a proposito di sanità e pensioni), tutele nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale e diritti d’autore più alti per la riproduzione di opere in streaming.
Si attende ora l’arrivo di un accordo anche con la SAG-AFTRA, ma l’imminente conclusione dello sciopero degli sceneggiatori rappresenta in ogni caso un’ottima notizia per tutti.
Vi terremo aggiornati in caso di novità.
