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Riverdale, la star KJ Apa: «Il set è come una prigione per me»

Riverdale, teen drama bastato sui personaggi degli Archie Comics, è giunto alla quinta stagione. Il trailer diffuso dall’emittente televisiva CW ha messo tanta carne al fuoco, con nuovi misteri e intrighi amorosi. Come molte altre serie, anche Riverdale ha subito un’interruzione e un importante cambiamento di programma a causa delle conseguenze della pandemia mondiale di Covid- 19, che grava sempre di più anche sull’industria dell’intrattenimento. Così dopo che un membro del team è risultato positivo al Coronavirus, le cose sono cambiate e la quarta stagione si è conclusa con soli 19 episodi. Nella quinta stagione però potremo assistere ugualmente al salto temporale promesso dagli showrunner. In Italia sarà disponibile solo dal 4 marzo, mentre è stata trasmessa in prima visione assoluta dalla rete The CW già dal 20 gennaio. Riverdale è una serie che sta riscuotendo grande successo, ha già ricevuto alcuni riconoscimenti e gli attori principali sono spesso al centro dei gossip. Si è sentito molto parlare della recente rottura tra due membri del cast Cole Sprouse e Lili Reinhart e del coming out di quest’ultima. Stavolta sotto i riflettori è KJ Apa, l’attore che in Riverdale veste i panni di Archie Andrews.

KJ Apa ha parlato del lato negativo del successo, paragonando il set di Riverdale ad una prigione.

Di recente l’attore 23enne KJ Apa è stato impegnato per un nuovo ingaggio cinematografico: si tratta del thriller Songbird, diretto da Adam Mason. Questo lavoro sembra essere stato per il co-protagonista di Riverdale una piacevole boccata d’aria dall’ambiente a tratti malsano e costrittivo che sembra esserci sul set della serie che lo ha reso famoso. Ha infatti dichiarato durante un’intervista per la rivista Interview: “Mi sentivo così libero [durante le riprese del film] provenendo da uno show in cui mi sento in prigione tutto il tempo. Ci sono così tante restrizioni su quello che posso e non posso fare. Con questo personaggio pensavo ‘Wow, ecco come è davvero esprimere me stesso in modo del tutto naturale’. Non ero coperto da trucco o prodotti per capelli. Avevo capelli lunghi e la barba. Mi sono sentito libero”.

L’attore è molto riconoscente al suo personaggio in Riverdale, ma le difficoltà di essere famoso non sono facili da affrontare per KJ Apa: “C’è molta pressione nell’interpretare Archie. Sono molto grato per lo show e per il suo successo, ma allo stesso tempo c’è un grande bagaglio che arriva a pari passo con il successo. Sento che le uniche persone con cui posso parlare dei miei problemi siano le mie co-star, le persone che possono davvero relazionarsi con me”. Probabilmente KJ si riferisce a Cole Sprouse, infatti i due sono molto amici e sembrano supportarsi a vicenda. La fama, le aspettative del pubblico, l’identificazione spesso involontaria da parte dei fan con il personaggio che si interpreta, sono tutti aspetti del lavoro da attore che la star di Riverdale tenta di affrontare: “Cerco di guardare tutto dalla prospettiva dei fan per capire il modo in cui pensano. Ma ci sono delle volte in cui dico ‘Wow, non hanno davvero idea che siamo persone normali’. Non riescono a separarci dai nostri personaggi. Non succede nelle altre professioni. Non analizzi la vita di un costruttore e inizi a giudicare le decisioni che prende nella sua vita privata con la moglie e figli. In quanto attore verrò giudicato su tutto: le mie opinioni politiche, le mie opinioni sulla droga, le mie opinioni sulle persone con cui voglio stare. Tutto. È qualcosa con cui devo fare i conti”.

Comunque non è la prima volta che il set di Riverdale finisce sotto accusa. Le parole dell’interprete di Archie si aggiungono alle lamentele già sentite di altri sui colleghi. Anche Lili Reinhart, ancor prima di KJ Apa, aveva definito “una prigione” lavorare per Riverdale: “Mi sento con tutta sincerità una prigioniera […] perché non posso lasciare il Canada. Non è una bella cosa. Non puoi tornare a casa per il Ringraziamento, non puoi visitare la tua famiglia. Nessuno può farti visita a meno che non faccia la quarantena per due settimane. È una fregatura”. Parole forti sono state pronunciate anche dall’attrice Vanessa Morgan che ha criticato i creatori per il modo con cui avevano trattato il suo personaggio in Riverdale.