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Percy Jackson – Rick Riordan torna a riflettere sugli «errori fondamentali» commessi dai film

Rick Riordan sugli “errori fondamentali” compiuti nei due film di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo

Mancano ormai poco meno di due mesi all’uscita su Disney+ di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, la nuova serie tratta dall’omonima saga di romanzi fantasy di Rick Riordan, che debutterà sulla piattaforma streaming il 20 dicembre con i primi due episodi. La serie racconterà le avventure di Percy Jackson, interpretato dal giovane e talentuoso Walker Scobell, un dodicenne che scopre di essere un semidio, figlio del dio greco del mare Poseidone.

Come i fan ricorderanno, la serie targata Disney+ non è il primo adattamento dei romanzi di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo. Dai primi due libri della saga fantasy, infatti, sono stati tratti due film, rispettivamente del 2010 e del 2013, Il ladro di fulmini e Il mare dei mostri. Le aspettative sul progetto erano estremamente alte, tanto che secondo la 20th Century Fox questo franchise si sarebbe potuto configurare come un nuovo Harry Potter. Non è un caso che a dirigere Il ladro di fulmini, in cui il ruolo del protagonista era stato affidato a Logan Lerman, sia stato Chris Columbus, lo stesso regista dei primi due film di Harry Potter. Purtroppo, però, le pellicole non hanno ottenuto il successo sperato, decretando la chiusura anticipata del franchise. Dieci anni dopo l’uscita de Il mare dei mostri, e pochi mesi prima dell’uscita della serie targata Disney+, Rick Riordan è tornato a riflettere sulle ragioni questo flop al botteghino.

In una recente intervista per Variety, Rick Riordan è tornato a parlare dei famigerati film tratti dalla sua saga e, in particolare, di tutti quegli aspetti che non hanno funzionato. Secondo l’autore, e non sarà certo una sorpresa per i fan, uno degli “errori fondamentali” è stato fatto in fase di casting, scegliendo attori indubbiamente talentuosi, ma troppo cresciuti rispetto ai personaggi dei libri. Se all’inizio del primo libro Percy ha dodici anni, Logan Lerman ne aveva infatti diciassette, mentre Alexandra Daddario (Annabeth Chase) e Brandon T. Jackson (Grover Underwood) ne avevano rispettivamente ventitré e venticinque.

Ora, essendo passato attraverso il processo di produzione, capisco perfettamente perché lo abbiano fatto. È molto più facile lavorare con attori più grandi“, ha spiegato Rick Riordan. “[Ma] una volta che hai adolescenti più cresciuti, si crea una dinamica completamente diversa. Perdi così tanto della meraviglia. La magia di essere uno studente delle medie non si manifesta allo stesso modo. C’è un tipo di adolescenza più insensibile“.

Oltre ai problemi nel casting, Riordan ha ammesso che forse la scelta di realizzare un adattamento cinematografico non è stata la più azzeccata per Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, esprimendo la convinzione che il mezzo televisivo sia decisamente più appropriato. “Ho sempre sentito che la televisione fosse il miglior format per ‘Percy’“, ha affermato l’autore, “perché ci consente di avere una tela più grande per raccontare di più della storia. E per essere più fedeli al materiale originale, che è ciò che i fan dei libri vorrebbero davvero vedere“.

Rick Riordan, che questa volta ha deciso di prendere parte personalmente ad ogni fase del processo di creazione della serie, ha ben chiari gli errori commessi in passato e non ha intenzione di ripeterli. Il fatto che gli interpreti di Percy e Annabeth, Walker Scobell e Leah Sava Jeffries, abbiano quattordici anni, mentre Aryan Simhadri, che interpreta Grover, ne ha diciassette, è già un buon punto di partenza. E, anche se probabilmente è ancora presto per parlare, da quanto abbiamo potuto vedere finora la serie Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo ha decisamente tutte le carte in regola per diventare un grande successo.

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