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Netflix punta sulla diversità e sull’inclusione investendo 100 milioni di dollari

Netflix continua ogni anno a investire su nuove serie tv e nuovi film. Nel suo catalogo sono disponibili serie originali prodotte della piattaforma, anche serie tv vintage che ci permettono di fare un tuffo nel passato. Non solo: dal punto di vista tecnologico sta sviluppando nuove funzioni, come la funzione per guardare film e Serie Tv offline in modo «intelligente».

Dunque l’intenzione è quella di continuare a crescere, innovarsi e soddisfare il bisogno di intrattenimento degli spettatori. Tra gli obiettivi c’è anche quello di essere più inclusivo nei confronti delle minoranze: per questo ha deciso di investire 100 milioni di dollari.

Uno studio ha valutato le percentuali di diversità e inclusione dei contenuti Netflix

La scelta di puntare sempre più sulla diversità e sull’inclusione deriva dai risultati del primo studio in merito a questi temi promosso dalla piattaforma streaming. A realizzare lo studio è stata la dottoressa Stacy Smith insieme al team di ricerca della USC Annenberg Inclusion Initiative, così come riporta Variety.

Lo studio ha analizzato la composizione di attori (basandosi sul genere, etnia, appartenenza alla comunità LGBTQ+ e disabilità), trame, creatori, produttori, sceneggiatori e registi di 126 film e 180 serie tv rilasciate da Netflix nel periodo 2018-2019. Ha quindi comparato la rappresentazione presente in questi prodotti con quella dei 100 film e contenuti di maggior incasso nell’anno in questione. I dati sono stati confrontati anche il censimento degli Stati Uniti, così da determinare la percentuale di rappresentazione audiovisiva in proporzione alla composizione della cittadinanza statunitense nel 2018-2019.

Dallo studio è emerso che Netflix ha raggiunto la parità di genere. Il 52% dei contenuti Netflix sono stati progetti guidati da donne; nei film di maggior successo dell’anno, solo il 41% ha avuto una donna in ruoli da protagonista o co-protagonista. Dietro la telecamera, lo studio ha mostrato che Netflix punta più su registe e produttrici donne rispetto alla norma. Per i film di storie fiction, il 23% dei registi sono state donne, mentre a Hollywood è solo il 7%. Per quanto riguarda gli sceneggiatori e i produttori, la percentuale delle donne è, rispettivamente, del 25,2% e del 29%, mentre nel settore le percentuali sono del 16.7% e del 19%.

Nonostante questo buon risultato, c’è però ancora del lavoro da fare, soprattutto per quanto riguarda la rappresentazione di altri gruppi etnici (come le persone mediorientali, nordafricane o native americane). Ad esempio i personaggi di origine latino-americana sono solo il 4% dei protagonisti e il 3% di creatori e produttori, mentre i latino-americani sono il 12% della popolazione statunitense.

Le persone con disabilità sono il 27% della popolazione degli Stati Uniti, ma i personaggi disabili nei film Netlix sono solo l’11,9%, mentre nei film di maggior successo la percentuale è del 14%. Per quanto riguarda la comunità LGBTQ+, anche qui le percentuali Netflix sono basse: se il 12% della popolazione statunitense appartiene a questa comunità, solo il 2,3% delle storie di Netflix ha protagonisti o co-protagonisti LGBTQ+.

In seguito a questo studio l’azienda ha annunciato la creazione del Netflix Fund for Creative Equity, un fondo di 100 milioni di dollari da investire nei prossimi cinque anni in organizzazioni che aiutano le comunità sottorappresentate a formarsi e a trovare lavoro in TV e al cinema. Netflix si impegna anche a rilasciare un aggiornamento dello studio ogni due anni fino al 2026.

Ted Sarandos, Co-CEO e responsabile creativo di Netflix, ha parlato dell’impegno in merito alla rappresentazione e all’inclusività in un post sul blog aziendale. Dice:

“Fare meglio significa creare molte altre opportunità per le persone appartenenti a comunità sottorappresentate di far sentire la loro voce, e colmare le lacune con programmi di formazione se necessari.
Quindi siamo contenti di annunciare la creazione del Netflix Fund for Creative Equity. Investiremo 100 milioni di dollari nei prossimi cinque anni in organizzazioni con una solida esperienza nel sostegno a comunità sottorappresentate che vogliono lavorare in TV e nei film, nonché in programmi in Netflix che ci aiuteranno a identificare, formare e facilitare l’inserimento lavorativo per talenti emergenti a livello globale.”

In attesa di vedere quale sarà il futuro della piattaforma in termini di rappresentazione e inclusione, possiamo guardare 5 Serie Tv originali che parlano in maniera non banale del tema LGBTQ su Netflix.