Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » News » Mindhunter 3 sarebbe stata ambientata a Hollywood, lo rivela il regista

Mindhunter 3 sarebbe stata ambientata a Hollywood, lo rivela il regista

Mindhunter 3 ci sarà? Se lo chiedono gli spettatori di tutto il mondo dal 2019, anno di uscita della seconda stagione. Ma le notizie in merito sono molto poche: nel 2020 abbiamo saputo che la serie chiudeva perché costava troppo, ma è stata cancellata; lo showrunner David Fincher aveva già anche svelato il finale. Recentemente l’attore Jonathan Groff ha fornito un update in merito alla terza stagione.

Terza stagione di cui parla anche il regista della seconda stagione Andrew Dominik: il regista svela quali erano i progetti per il momento non realizzati e che dunque potrebbero essere il futuro della serie.

Mindhunter 3: ecco la trama che avrebbe avuto

Il regista Andrew Dominik ha parlato con Collider della sua esperienza di regia della seconda stagione di Mindhunter ma anche di ciò che avremmo visto nella terza stagione. Il regista ha rivelato quali figure reali Holden Ford (Jonathan Groff), Bill Tench (Holt McCallany) e potenzialmente anche la psicologa Wendy Carr (Anna Torv) avrebbero incrociato. Dice:

“Quello che avrebbero fatto con la terza stagione era che sarebbero andati a Hollywood. Quindi uno di loro si sarebbe messo in contatto con Jonathan Demme e l’altro con Michael Mann. E questo era tutto incentrato sul fatto che il profiling sarebbe entrato in una sorta di zeitgeist, la coscienza pubblica. Quella era la stagione che tutti erano davvero in attesa di fare, aspettando il momento di iniziare.”

Le due figure menzionate sono registi di grande fama: Jonathan Demme ha realizzato Il silenzio degli innocenti con Anthony Hopkins, nel ruolo di Hannibal Lecter, mentre Michael Mann ha diretto l’adattamento del romanzo incentrato sulla figura letteraria di Hannibal Lecter, Manhunter – Frammenti di un omicidio con Brian Cox nei panni di Lecter.

Dominik parla dell’episodio con Charles Manson

Dominik ha lodato l’esperienza avuta con Mindhunter, specialmente la possibilità di aver potuto dirigere l’episodio della seconda stagione focalizzato su Charles Manson (interpretato da Damon Herriman). Dice:

“Sono stato coinvolto nella serie per lo stesso motivo per cui a tutti piace. L’ho adorata. Conoscevo David [Fincher] e l’ho chiamato e lui mi ha detto: ‘Vuoi fare l’episodio di Manson?’. Voglio dire, come puoi dire di no all’episodio di Charles Manson? Ho avuto la possibilità di lavorarci perché conoscevo David, ed è stata davvero una bella esperienza”.

Nelle intenzioni di Fincher, la serie sarebbe arrivata fino alla fine degli anni ’90, inizio 2000.

Mindhunter 3: i piani di David Fincher

In passato Fincher ha rivelato che nella terza stagione avremmo visto il famigerato assassino seriale Dennis Rader, noto anche come BTK Killer. Di lui abbiamo già sentito parlare nelle prime due stagioni, ma senza scavare a fondo.

Fincher, inoltre, aveva spiegato che la sua intenzione era quella di seguire i protagonisti di Mindhunter fino agli inizi degli anni 2000.

Leggi anche – Mindhunter: La recensione della seconda stagione: una spirale di atrocità