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Glee – Kevin McHale si scaglia contro la docuserie: «Spazzatura»

Il trailer di The Price Of Glee, la nuova docuserie di Investigation Discovery incentrata sulla famosa serie musicale di Ryan Murphy, è uscito solo da un paio di settimane, ma è già finito nell’occhio del ciclone. E qualche giorno fa anche Kevin McHale, l’attore che nella serie interpretava Artie Abrams, ha deciso di rompere il silenzio, dichiarando senza mezzi termini cosa pensa davvero dell’intero progetto.

Glee ha innegabilmente segnato un’intera generazione di ragazzi, insegnandogli ad inseguire i loro sogni e a credere nella loro unicità. Sfortunatamente, nonostante l’immensa eredità che le storie di Rachel Berry e degli altri studenti del liceo McKinley hanno lasciato, l’amatissima serie di Ryan Murphy è spesso ricordata come la “serie maledetta”, a causa della lunga serie di controversie e di vicende tragiche che negli anni hanno visto coinvolti diversi membri del cast.

Il documentario The Price Of Glee ha deciso di concentrarsi proprio su tre degli eventi più sconvolgenti che hanno segnato la storia della serie di Ryan Murphy, ovvero le morti dei tre giovani attori Cory Monteith, Mark Salling e Naya Rivera. La tragica scomparsa di Cory Monteith per presunta overdose avvenne nel 2013, quando la serie era ancora in onda. Così il personaggio interpretato da Monteith, l’atleta dal cuore d’oro Finn Hudson, fu fatto morire, tra le strazianti lacrime del suo grande amore nella serie e nella vita reale, la Rachel Berry di Lea Michele. Più controversa, ma non meno triste, la vicenda di Mark Salling, ovvero Noah “Puck” Puckerman, toltosi la vita nel 2018 dopo essere stato condannato per reati sessuali. Infine, risale al 2020 la tragica morte di Naya Rivera, l’amata Santana Lopez, annegata nel tentativo di salvare il figlio.

La discutibile natura del documentario ha subito scatenato la rivolta dei fan della serie di Ryan Murphy. I fan della serie con protagonisti Rachel Barry& Co hanno subito notato che nel trailer non compare nessuno degli attori del cast e hanno giudicato questa docuserie come l’ennesimo tentativo di sfruttare economicamente le morti di Cory Monteith e di Naya Rivera, una vera e propria mancanza di rispetto. Alcuni, inoltre, hanno criticato l’implicito paragone tra questi ultimi e Mark Salling. Alla fine, è stato proprio un tweet a spingere Kevin McHale a dire la sua.

Le accuse di Kevin McHale a The Price Of Glee

Tutto è cominciato dal tweet della sceneggiatrice Ashley Ray-Harris, la quale ha sostenuto che il cast e la crew di Glee fossero stati coinvolti nel documentario, e che quest’ultimo non intendesse mettere sullo stesso piano Naya Rivera, Cory Monteith e Mark Salling. In seguito a queste parole, Kevin McHale, che in un primo momento si era limitato a negare il coinvolgimento suo e dei suoi ex colleghi e a sospendere il giudizio, non è riuscito a trattenersi e ha deciso di replicare:

Mostrami il cast di cui stai parlando. Questa è spazzatura“, ha scritto l’attore, aggiungendo in un secondo tweet: “Questa è stata la versione gentile, per la cronaca. Non fatemi più parlare di questa cosa”.  

Ashley Ray-Harris ha poi ammesso l’errore e si è scusata, dato che in effetti nel documentario compaiono solo i familiari di alcuni membri del cast e membri della crew, ma ha anche sostenuto che per lei ciò non fa molta differenza.

Il documentario The Price of Glee uscirà su Discovery Investigation e su Disovery Plus il 16 gennaio. Non sappiamo ancora se e quando la docuserie verrà rilasciata in Italia, ma vi terremo aggiornati.

Il primo provino degli attori di Glee