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Un importante sindacato attacca duramente Euphoria: «Esalta l’abuso di droghe per i giovani»

Euphoria, la serie tv con Zendaya, è tornata con l’attesissima seconda stagione. Dopo che il primo ciclo di episodi nel 2019 ha ottenuto un grande successo, l’arrivo della stagione 2 di Euphoria è slittato per molto tempo a causa del Covid-19. Per ingannare l’attesa l’anno scorso sono stati trasmessi due speciali dedicati alle due protagoniste della serie. Ora il 9 gennaio è partita la nuova scioccante stagione e la puntata, che andata in onda domenica scorsa, ci ha mostrato l’abisso sempre più profondo nel quale sta sprofondando Rue. Come era già accaduto con la prima stagione, i nuovi episodi stanno sollevando non poche polemiche tra gli spettatori. Alcuni hanno criticato le scene in topless di Sydney Sweeney e l’attrice ha ammesso di aver chiesto più volte di ridurre le scene hot del suo personaggio e che per fortuna Sam Levinson le è venuta incontro, acconsentendo alle sue richieste.

Adesso è scoppiata un’altra polemica, dal momento che un sindacato americano ha accusato la serie di esaltare l’abuso di droghe.

Il D.A.R.E. (acronimo che sta per Drug Abuse Resistance Education) è un sindacato fondato nel 1983 che, attraverso una serie di progetti scolastici, vuole insegnare ai giovanissimi a vivere una vita produttiva senza droghe nè violenza. Proprio in virtù della battaglia che il sindacato sta portando avanti, un rappresentante del D.A.R.E. si è rivolto a TMZ per scagliarsi contro la serie tv della HBO. Secondo loro, Euphoria manderebbe un messaggio sbagliato agli spettatori, promuovendo l’abuso di droghe, le relazioni promiscue e gli atteggiamenti violenti. Ecco cosa ha detto il rappresentante di D.A.R.E.:

“Invece di promuovere il desiderio di ogni genitore di proteggere i propri figli dalle conseguenze potenzialmente orribili dell’abuso di droghe e di altri comportamenti ad alto rischio, il drama televisivo della HBO Euphoria sceglie di esaltare e descrivere in maniera errata l’uso di droghe, le dipendenze, il sesso promiscuo, la violenza degli studenti delle scuole superiori e altri comportamenti distruttivi comuni e diffusi nel mondo di oggi.”

Ma i rappresentanti del sindacato non si sono scagliati solo contro Euphoria, ma anche contro i critici che hanno elogiato la serie tv definendola “innovativa” e contro la HBO che ha scelto di mandarla in onda. Il rappresentante D.A.R.E. ha infatti detto a TMZ di voler incontrare le persone della HBO coinvolte nella produzione di Euphoria per poter esporre di persona le preoccupazioni del sindacato. Infine ha aggiunto:

“È un peccato che la HBO, i social media e i critici di programmi televisivi e le pubblicità a pagamento abbiano scelto di riferirsi allo spettacolo come ‘innovativo’ invece di riconoscere le potenziali conseguenze negative che può avere sui bambini in età scolare, che oggi affrontano rischi e sfide senza precedenti per la loro salute.”

L’HBO, dal canto suo, ha posto un trigger warning prima di ogni episodio proprio per avvertire gli spettatori della presenza di “violenza, nudità e contenuti sessuali che potrebbero disturbare gli spettatori”. Inoltre dopo ogni puntata compare una schermata che riporta i link collegati al Planned Parenthood e al Trevor Project per offrire aiuto a chiunque sia affetto da una dipendenza o una malattia mentale. A questo punto non ci resta che vedere se questa polemica avrà un seguito.

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