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5 bizzarre docuserie che sono attualmente disponibili su Netflix

Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di alcune docuserie che trovi su Netflix, come History od Sweard Words, How to Become a Mob Boss, Pepsi,dov’è il mio jet?, Tiger King, Dark Tourist

Nel catalogo di Netflix si può trovare di tutto, oramai lo sappiamo. Qualsiasi cosa si voglia vedere, la piattaforma è pronta a darci dei consigli, che siano aderenti o meno al nostro gusto. Negli ultimi anni, un genere che ha conquistato tantissime persone, è quello del documentario e per questo motivo molti di essi sono migliorati e abbiamo visto, col passare del tempo, sempre più prodotti di qualità. Ma i documentari di cui si parla oggi non sono semplici storie raccontate, non sono campioni di incassi per la loro qualità (anche se alcuni di loro comunque mantengono un certo stile narrativo), e non sono interessanti solamente per la storia che raccontano. Piuttosto, documentati come Tiger King o Pepsi, dov’è il mio jet?, entrambi disponibili su Netflix, non passano inosservati soprattutto per la loro unicità. Qualcuno li definirebbe strani, qualcun altro quantomeno singolari, ed effettivamente sono entrambe le cose. Netflix, tra le sue migliaia di opzioni, ci dà giustamente modo di scegliere anche qualcosa che non sia all’ordine del giorno e che sia, quindi, letteralmente straordinario. Perché nessuno ha mai scritto da nessuna parte che un documentario debba essere per forza divulgativo e questi cinque titoli vi aiuteranno a capire quanto questo sia vero.

1. History od Sweard Words

History of Sweard Words Netflix

Ce lo siamo chiesto tutti quanti almeno una volta nella vita; da dove vengono le parolacce? Chi le ha inventate e come sono diventate così “importanti” nel nostro linguaggio? Nicholas Cage ha risposto, o almeno ci ha provato, a tutte questi quesiti filosofici. La sua è una vera e propria ricerca e la sua docuserie segue molto, sotto alcuni aspetti, i canoni del documentario classico. Vediamo, infatti, professori di letteratura raccontare l’etimologia di una parola o studiosi affermati che si lasciano coinvolgere dallo studio di una parola, qualunque essa sia. È chiaro che c’è dell’ironia, non tanto sullo studio delle parole o sull’interesse dell’argomento, quanto più sul linguaggio stesso. Nicholas Cage vuole giustamente anche abbassare un po’ il livello della docuserie, cercando di non drammatizzare il tutto, rendendola fruibile a tutti. Unica nota a margine: vederla in Italia chiaramente fa sì che molte cose si perdano, dato che la docuserie viene scritta e pensata per analizzare la lingua inglese e, quindi, le parolacce in inglese (o americano). Certo è che anche in Italia, grazie ai prodotti televisivi e ai film che fruiamo tutti i giorni, le conosciamo bene e quindi sicuramente possiamo riconoscere molto e rivederci in altrettante cose.

2. How to Become a Mob Boss

How to Become a Mob Boss Netflix

Fa parte di una fortunata serie di documentari, anche se non nel senso più canonico del termine, in cui si cerca di insegnare la devianza, attraverso un linguaggio divertente e leggero, molto ironico. Seguendo How to become a Cult Leader, How to Become a Mob Boss è una sorta di guida for dummies su come riuscire a diventare un boss della malavita rispettato da tutti. Chiaramente, nonostante la vena ironica, la docuserie ha come scopo quello di indagare sulla nascita e sulla crescita di alcuni dei boss più famosi al mondo, per veicolare anche un messaggio di distacco. How to Become a Mob Boss non incita gli spettatori alla violenza, né tantomeno al perseguimento di quella vita ma, con ironia e molta satira, utilizza l’espediente della divulgazione per veicolare un messaggio chiaro. È palese che How to Become a Mob Boss sia qualcosa di nuovo, così come tutta la serie di docuserie che la inglobano, che non sottostà troppo facilmente alle regole ferree del documentario e che ha tutta l’intenzione di uscire fuori dai margini. Raccontando in maniera leggera la storia di alcuni boss come Al Capone o Totò Riina, riesce a raccontare anche lo strano impatto che queste realtà hanno avuto e hanno ancora sulla società.

3. Pepsi, dov’è il mio jet?

Pepsi dov'è il mio jet? Netflix

Jhon Leonard è un ragazzo americano che 1996 è passato alla storia per aver fatto causa alla Pepsi. Non per qualche intossicazione alimentare dovuta alla bevanda gassata, bensì per la mancata vincita di un jet. Anche solo così, potrebbe bastare per farvi iniziare una delle docuserie più strampalate che vedrete su Netflix ma anche in assoluto. Tra il 1996 e 1999 la causa tra Leonard e Pepsi andò avanti, partendo dal presupposto che il ragazzo avrebbe convertito i gettoni vinti in un gioco a premi indetto dalla Pepsi in soldi, e con quei soldi avrebbe voluto il jet che la casa alimentare americana mostrava nel suo spot promozionale. Una volta chiarito che il jet, fra l’altro un modello da combattimento e quindi inevitabilmente non sul mercato, non poteva che essere una semplice trovata di marketing, la Pepsi riuscirà a vincere su Leonard, evitando di pagare la somma da quest’ultimo richiesta ed evitando soprattutto di consegnare un jet da guerra nelle mani di un cittadino comune. Pepsi, dov’è il mio jet? è una docuserie ben fatta, dettagliata e davvero molto particolare. Attraverso testimonianze dirette e interviste ad alcuni tra i diretti interessati, la docuserie più strana di cui sentirete parlare oggi sarà anche in grado di conquistarvi.

4. Tiger King

Tiger King

È una docuserie che ha scioccato molte persone, giustamente, e che ha in qualche modo creato, intorno a lei, un forte rimando culturale, soprattutto a livello statunitense. Tiger King è Joe Exotic, un allevatore di felini e, secondo l’ultima sentenza, omicida. La docuserie Tiger King tratta un tema molto delicato ma anche molto in voga, recuperando alcune istanze del crime, inserendole in un contesto che risulta, però, più complesso e più marginale rispetto a quello che siamo abituati a vedere. Quando è uscito, nel 2020, ha fatto molto parlare di sé, sicuramente per la sua controversa storia ma anche per come viene affrontata. La docuserie ha come scopo quello di fare luce sulle vicende che riguardano Joe Exotic e sui maltrattamenti che mise in atto nel suo lavoro, ma allo stesso tempo vuole indagare su quello che sarà il presunto tentato omicidio di Carole Baskin, l’attivista e animalista che più volte accusò Tiger King di violenza contro gli animali e vendita illecita (che oggi ha ereditato il suo zoo). Al momento Joe Exotic sta scontando la sua pena e, guardando la docuserie su Netflix, si può ben ricostruire una personalità su cui si è fondata una carriera e, soprattutto, un caso mediatico.

5. Dark Tourist

Dark Tourist Netflix

Una docuserie come ne vedrete davvero poche; non tanto per il tipo di narrazione, quanto per l’argomento che affronta. Dark Tourist è una docuserie sul turismo nero, appunto, quel tipo di turismo che spinge qualcuno a visitare solamente luoghi definibili macabri o oscuri, comunque poco vacanzieri. Il turismo dark non è solo perversione, né solamente un modo di esorcizzare qualche paura nascosta, secondo il giornalista David Ferrier, che conduce questi viaggi intorno al mondo, il dark tourism è un modo particolare di affrontare la morte ma anche la vita, un modo unico di interessarsi all’ignoto. Il reporter ci conduce, quindi, nei posti più impensabili del mondo, laddove nessun turista classico andrebbe mai, laddove il macabro la fa da padrone e dove il culto della morte regna sovrano. La bellezza di Dark Tourist, su Netflix dal 2018, sta anche nella sua abilità a non minimizzare questo fenomeno, né a renderlo frettolosamente, nonostante i soli quaranta minuti di puntata. Anche se il format, infatti, prevede quel minutaggio, David Ferrier e il suo staff riescono molto bene a portarci in luoghi assurdi e unici, facendoci imparare tantissime cose su cultura molto diverse dalla nostra e soprattutto facendoci imparare ad affrontare il tema della morte, della vita, della fortuna di essere vivi e, in certi casi, della bellezza del macabro.