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Cronaca della straordinaria e meritatissima scalata al successo di Rami Malek

Rami Malek, attore statunitense di origini egiziane, classe 1981, è nato a Torrance, California; amico di famiglia di Paul Newman e compagno di scuola di Rachel Bilson, la star di The OC, ha frequentato un corso di teatro insieme a Kirsten Dunst, iniziando la sua brillante carriera come comparsa in un episodio della quarta stagione di Una mamma per amica (episodio 4×11, Per chi suona la campana) nel ruolo di Andy, uno degli amici del college di Lane. Abbiamo già parlato dei suoi esordi assurdi: chi se lo ricorda nei panni del vampiro Benjamin in The Twilight Saga: Breaking Dawn Part 2, o come il faraone Ahkmenrah in Una notte al museo 2? Probabilmente in pochi, perché la fama dell’attore è legata ai più recenti – e mastodontici – ruoli interpretati: Elliot Alderson in Mr. Robot e niente meno che Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody.

Mr. Robot

Qualche altro ruolo degno di nota c’è: Rami Malek ha interpretato il personaggio di Clark in The Master (2012), film di Paul Thomas Anderson con Joaquin Phoenix protagonista, e ancora Doo Doo Brown in Oldboy nel 2013 e nel 2014 Seneschal Higginbottom nel film Il sangue di Cristo, entrambi diretti da Spike Lee; è co-protagonista nel film Papillon (2017) diretto da Michael Noer, remake del celebre film omonimo di Franklin Schaffner (1973) basato sulla biografia di Henri Charrière, tra prigionia e fuga dall’Isola del Diavolo. Insomma, molto cinema, ma anche televisione, doppiaggio, videogiochi, per farsi un nome e poi approdare ai ruoli per cui è noto.

Primo fra tutti, Elliot Alderson in Mr. Robot. La serie, ideata da Sam Esmail e andata in onda dal 2015 al 2019 negli Stati Uniti – disponibile su Amazon Prime Video – ha come protagonista proprio Elliot, ingegnere informatico di giorno e hacker giustiziere di notte, affetto da diversi problemi psichici. La trama ruota attorno ai disturbi del ragazzo e contemporaneamente al suo tentativo di portare avanti una rivoluzione contro la E-Corp, società responsabile della morte per leucemia del padre, e in generale contro il potere economico e politico che miete vittime ogni giorno, in America e nel mondo.

rami malek

Mr. Robot è stata acclamata dalla critica sin dalla prima stagione e ha un indice di gradimento del 96% su Rotten Tomatoes, ma al di là della fotografia pazzesca, della colonna sonora spettacolare, della trama e dei valori che trasmette, la vera perla della serie è certamente l’interpretazione di Rami Malek, per la quale ha ottenuto il premio Emmy come miglior attore protagonista. Malek si cala nei panni di un giovane sociofobico, tossicodipendente e insicuro tanto da camminare sempre a testa bassa con un cappuccio sulla testa e lo incarna perfettamente, quasi il corpo dell’attore fosse solo un involucro entro cui il personaggio prende vita: le movenze, le espressioni – con quei grandi occhi a palla allucinati – i gesti e il tono di voce di Malek concorrono a rendere plastico un personaggio che ci pare umano, tridimensionale, reale. Per interpretare questa parte, pare che l’attore avesse addirittura seguito dei seminari di pirateria informatica: ecco cosa significa essere professionali!

Nel 2018, Rami Malek ha ottenuto il tanto gigantesco quanto delicato ruolo di Freddie Mercury nel film Bohemian Rhapsody – disponibile anch’esso su Prime -, diretto da Bryan Singer, che gli è valso stavolta un premio Oscar come miglior attore protagonista: non potremmo immaginarci personaggi più diversi di Elliot Alderson e il celebre cantante dei Queen: l’uno schivo, introverso, fragile, l’altro istrionico e sfavillante. Rami Malek, anche in questo caso, è riuscito a calarsi perfettamente nel ruolo. Non era impresa facile, visto quanto la fisionomia del frontman dei Queen sia nota nell’immaginario collettivo, ma nel guardare Bohemian Rhapsody sembra di aver davanti proprio Freddie Mercury, il cantante scomparso nel 1991 dopo un lungo calvario attraverso l’AIDS. Malek, per rendere al meglio il personaggio di Mercury, ha studiato con un’insegnante di portamento britannica e in alcune scene ha utilizzato una protesi dentale. Anche per quanto riguarda la voce, nelle scene in cui canta, c’è del suo.

Rami Malek

Niente di più lontano dagli inizi come comparsa in Una mamma per amica: Rami Malek è uno dei volti più noti del cinema e della televisione contemporanei, con la sua aura da attore enigmatico e affascinante, che deve probabilmente molto al personaggio di Elliot, e dedito più che mai alla sua professione. Appassionato alla recitazione, ha proseguito per la sua strada svolgendo lavoretti saltuari tra un piccolo ruolo e l’altro, e ce l’ha fatta.

Insomma, quarant’anni e grande successo alle spalle, ma ancora di più davanti a sé, come far ben sperare: il suo ultimo ruolo è quello del detective Jim Baxter nel film poliziesco Fino all’ultimo indizio (The Little Things) e, consacrato ormai alla fama, è stato scelto interpretare il principale antagonista di James Bond nell’ultimo film del franchise incentrato sul famoso agente 007, No Time To Die, al fianco di Daniel Craig, Rami Malek è qui Lyutsifer Safin, terrorista dal volto sfigurato in possesso di armi distruttive, in cerca di vendetta. L’attore sarà anche nel prossimo film di David O. Russell insieme ad Anya Taylor-Joy, Margot Robbie e Robert De Niro.

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