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I papà secondo Modern Family

Modern Family è finita ormai da due anni, e dopo undici stagioni la sua mancanza si sente. Serie comedy che ha segnato il suo decennio, per tutti era la risata assicurata. Oltretutto, non una risata scontata quanto piuttosto una fine ironia che andava a rompere ogni genere di stereotipo con leggerezza e intelligenza. Ciò che manca più di tutto sono sicuramente i personaggi ai quali eravamo ormai talmente affezionati da pensarli come nostri parenti. Facevamo parte della famiglia Pritchett tanto quanto loro, e come parte della famiglia subivamo anche tutte quelle dinamiche che nel corso delle stagioni andavano a districarsi. I rapporti tra fratelli, le prime esperienze, gli scontri coniugali, le relazioni genitoriali. In qualche modo siamo rimasti orfani di quelle figure che hanno formato, di rimando, anche noi. La figura del genitore in Modern Family non manca di certo, per quanto sfaccettata e complessa, è uno dei temi principali. Sicuramente nella serie vediamo come la figura del padre, più che quella della madre, viene delineata in modo accurato e allo stesso tempo autoironico.

Modern Family

E allora guardiamoli da vicino questi padri, partendo dal capo famiglia: Jay è un uomo che ha vissuto molto e che, all’inizio della serie, lotta ancora per far accettare la sua nuova moglie al resto della famiglia. È burbero, vecchio stampo, deciso e quasi inflessibile (il quasi è d’obbligo se consideriamo l’evoluzione del suo personaggio). Poi c’è Phil Dunphy, marito della figlia di Jay Pritchett, che sembra essere l’esatto opposto di quest’ultimo; è amichevole con tutti, sembra trattare i figli come suoi pari e in ogni circostanza ha la battuta pronta. E poi ci sono Mitchell e Cameron Tucker, coppia di neo genitori, che sembrano affrontare la sfida della paternità con lo spettro della perfezione che li rincorre e che faticano a farsi accettare dal suddetto padre di famiglia. Questa analisi invecchia molto facilmente con lo scorrere delle stagioni, che vedono chiaramente i personaggi evolvere in maniere differenti. In Modern Family la figura paterna è sicuramente centrale e sembra tirare un po’ le fila dell’intera vicenda, senza mai trascurarne i dettagli. L’intelligenza della serie sta proprio nel trattare un tema delicato come quello della genitorialità, in maniera divertente e spensierata come a voler dimostrare la normalità dei difetti. È accurata infatti, da questo punto di vista, l’analisi che Modern Family fa, sfruttando le figure paterne come perno delle varie imperfezioni che una famiglia qualunque può avere. Imperfezioni che inevitabilmente vengono colmate dall’affetto e l’amore che l’unione familiare può restituire.

E allora sarebbe inutile mettere a paragone i vari padri di Modern Family, poiché tutti (ognuno col proprio stile) incarnano delle figure paterne vere e concrete. Ognuno di loro racconta una storia diversa: se Phil Dunphy ama mettersi in gioco per rendersi il più simpatico possibile agli occhi dei suoi figli, Jay, con un approccio completamente diverso, incalza i suoi figli ad essere indipendenti e forti. Se da una parte c’è Cam che sembra essere più protettivo e affettuoso con Lily, dall’altra c’è Mitchell che incoraggia sua figlia a non aver paura di essere se stessa. Ogni personaggio, in questo senso, ci restituisce un senso paterno riscontrabile nella vita reale, per nulla astratto o lontano dal nostro immaginario. La narrazione vincente dell’intera serie e in particolare su questo tema è proprio relativa alla concretezza con cui si delineano le vicende. Una narrazione talmente forte che si estende nel corso della serie, per arrivare anche a personaggi secondari come il padre di Phil, da cui quest’ultimo sembra aver ereditato quell’energia positiva che lo contraddistingue; e poi Dylan (fidanzato di Hayley) che nasce come adolescente poco attento, distratto e compagnone ma cresce fino a diventare, andando contro le aspettative di tutti, un padre premuroso e accogliente.

Modern Family

La figura paterna in Modern Family segue una linea temporale ed ereditaria che porta avanti l’intera serie. Si potrebbe dire che Jay Pritchett dà vita ad una famiglia in cui la paternità viene messa al primo posto e soprattutto viene presa molto sul serio, nonostante la vena comica che caratterizza Modern Family. Inoltre, è molto interessante vedere come la serie fa sì che i padri che compongono la famiglia Pritchett imparino molto facilmente dai propri errori, evolvendo e cambiando rotta per cercare di migliorarsi. Primo fra tutti proprio il nostro capo famiglia che è forse l’esempio più lampante di come non sia mai troppo tardi per redimersi e per cercare di cambiare rotta. Dal complesso rapporto con i figli (soprattutto con Mitchell, che ha dovuto lottare più di Claire per potersi far accettare dal padre) nasce infatti una riflessione interiore che lo porterà a riconciliarsi con i suoi difetti, accettandoli e rendendoli delle risorse. Se inizialmente Jay ha combatte contro le proprie convinzioni, andando avanti vediamo come spinge Claire a prendere il suo posto come capo dell’azienda di famiglia; se nelle prime puntate è costretto a bussare più del dovuto ogni volta che entra in una camera in cui ci sono Mitch e Cameron, il suo atteggiamento cambia quando finalmente vede il figlio per ciò che è e lo sprona a farsi valere come padre, come avvocato e come marito. Allo stesso modo Phil porta avanti il rapporto con i figli in un modo ironico e spesso provocatorio, ma mai scontato. Cresce Luke come il suo erede più prossimo, condividendo con lui avventure e storie incredibili soprattutto dal punto di vista comico. Allo stesso tempo è in grado di esserci sempre per le figlie, di cogliere le loro sfaccettature e di plasmare le sue azioni in base ai loro caratteri. È un padre che mette su uno spettacolo improvvisato in un teatro in disuso pur di far ridere i figli ormai grandi che sembrano allontanarsi da lui. E ci riesce. E poi Cam e Mitch che crescono Lily con un amore quasi spropositato, dimostrandole quanto possa essere importante credere in se stessi e diventare indipendenti. In questo senso emblematica e importantissima è la scena in cui i due dimostrano interesse verso la musica che Lily, ormai preadolescente, dice di amare. La tenerezza di Mitchel e Cam dimostra quanto non bisogna essere perfetti ma semplicemente saper ascoltare.

Cosa ci insegna Modern Family? Sicuramente l’importanza dei difetti. Jay, Phil, Cam e Mitchell ci insegnano che un padre non può essere perfetto e che la figura paterna accostata ad un supereroe è roba passata di moda. Un padre è un uomo che lotta ogni giorno contro le proprie imperfezioni per cercare di risultare perfetto agli occhi dei figli. I padri di Modern Family ci dicono con molta semplicità che la famiglia è un valore fondamentale che va custodito e che anche chi dovrebbe essere un punto saldo, può cadere. La fragilità di questi padri ci insegna a non dare nulla per scontato e soprattutto che anche i difetti si possono accogliere con ironia e semplicità. Il mettersi in gioco di Jay Pritchett, l’energia di Phil Dunphy, la determinazione di Mitchell e la devozione di Cameron Tucker sono valori che tutti dovremmo incontrare nella nostra vita e portarli avanti oltre ogni sfida, oltre ogni ostacolo.