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Lucifer è migliorata o peggiorata dopo essere sbarcata su Netflix?

Parliamo del diavolo, eppure bisogna dire che Netflix si è comportata come un vero angelo quando ha deciso di accogliere le numerose richieste dei fan di Lucifer per salvare la serie. L’11 maggio del 2018, la Fox aveva annunciato – tra lo stupore generale – la cancellazione di Lucifer, che avrebbe dunque visto con la terza stagione la sua conclusione. Il pubblico, ormai appassionato alle avventure del diavolo a piede libero per tutta Los Angeles, ha fatto partire la campagna #SaveLucifer, appoggiata anche dal cast stesso (con Tom Ellis in prima linea). Ecco allora che, solo un mese dopo, il colosso streaming ha annunciato l’acquisto e il rinnovo di Lucifer per una quarta stagione. In seguito, la serie è stata rinnovata per una quinta presunta ultima stagione. Poi, Netflix ci ha rimesso lo zampino e ha tirato fuori dal cilindro anche una sesta stagione che dovrebbe portare al series finale. Ma da quando la palla è passata alla piattaforma streaming, è cambiato qualcosa? La serie è migliorata o peggiorata?

Lucifer

La quarta stagione non ha dato adito a particolari critiche. La trama è proseguita in linea con quella precedente e tutti gli elementi – positivi o negativi – sono stati mantenuti. Perché la questione è questa: Lucifer non è una serie perfetta, ma possiede gli ingredienti necessari per intrattenere ed emozionare il pubblico. E forse, prima dello sbarco su Netflix, non ci si poneva proprio il problema della validità della serie. Era seguita dalla sua fetta di spettatori appassionati e basta. L’approdo su Netflix, tuttavia, ha dato a Lucifer una maggiore visibilità rendendo la serie oggetto di dibattito. In particolar modo, ci si chiede se si tratti di una serie sopravvalutata o meno (abbiamo approfondito l’analisi qui). Da questo punto di vista si sente la mano del colosso streaming e, nonostante Lucifer sia ora esposta a un maggior numero di critiche, ci ha guadagnato in fama. Quindi, per quanto riguarda l’esposizione e la diffusione, grazie a Netflix c’è stato un miglioramento.

Ma l’uscita della prima parte della quinta stagione ha acceso qualche polemica in più. Dopo la visione degli 8 episodi della 5A, anche gli spettatori più affezionati hanno notato delle criticità. Colpa di Netflix? La questione è più complessa. Per capire cosa è successo, è necessario ragionare anche sulla produzione stessa della serie. Il pubblico ha puntato il dito contro la gestione della trama e degli sviluppi, lamentandosi di episodi filler e scene sconclusionate. Se la 5A si presenta in alcuni aspetti più debole delle stagioni precedenti (e bisogna comunque tenere a mente che alcune questioni irrisolte potrebbero trovare una spiegazione nella 5B) il motivo è da ricercare nell’altalenante storia di cancellazione-rinnovo-cancellazione-rinnovo di Lucifer.

La storia si sarebbe dovuta concludere con la quinta stagione. Poi è stata rinnovata per una sesta. Ecco allora che il finale della quinta è stato spostato nell’ultima stagione.

lucifer

Questo ha logicamente fatto sì che fossero necessari nuovi sviluppi intermedi per riempire la quinta stagione, che non ha più avuto il compito di portare lo spettatore verso il finale assoluto. La trama è stata modificata e sistemata dopo che il finale era già stato scritto. È dunque probabile che tutti questi cambi di direzione abbiano causato qualche incongruenza o intoppo a livello di trama, però è anche vero che Lucifer una trama perfetta non l’ha mai avuta, nemmeno prima di Netflix.

Potremmo allora interrogarci su cosa ha portato di diverso Netflix a Lucifer? Qualche novità la riscontriamo in alcuni episodi speciali, quasi sperimentali. Nello specifico si tratta della 5×03, della 5×04 e dell’episodio musical che farà parte della 5B. Per quanto riguarda la 5×03, abbiamo un tentativo di metateatro con Lucifer e Chloe che si scontrano con i loro “doppi”, attori di una serie tv intitolata Diablo, una sorta di parodia di Lucifer stessa. Il pubblico non si è sbilanciato né in favore, né contro questo episodio, anche se in linea generale si può parlare di un esperimento piuttosto divertente.

La reazione degli spettatori è stata invece accesa nei confronti della 5×04, l’episodio in bianco e nero che racconta la storia della madre di Maze. La puntata è apparsa noiosa e poco utile alla stragrande maggioranza dei fans, infatti la storia principale non è proseguita. Forse il problema risiede nella tempistica: un episodio filler può essere apprezzato di più nelle prime stagioni, non quando le vicende raggiungono il loro culmine. Il pubblico preferisce andare avanti. A difesa di Netflix, però, è giusto dire che con la formula di diffusione di tutti gli episodi in una volta, il problema di dover attendere una settimana prima di proseguire con la storia principale non sussiste.

Per quanto riguarda l’episodio musical, il discorso è diverso. In primis, perché non è stato ancora trasmesso quindi non è possibile commentarlo in toto. Ma si era già avuto un assaggio…

Lucifer

Nei primi minuti dell’ultimo episodio della quarta stagione di Lucifer, abbiamo assistito a un mini musical piuttosto divertente che ha lasciato a bocca aperta gli spettatori (memorabile il momento in cui Lucifer solleva Dan in aria). Le reazioni sono state in linea di massima positive e forse proprio questo ha spinto la produzione a dedicare un intero episodio al genere musical. Dalla clip già uscita, si evince che la puntata sarà molto ironica. Non si sa però se si tratterà di un episodio filler o se la trama proseguirà. Gli episodi musical da sempre dividono il pubblico, ma chi è sopravvissuto a quelli di Riverdale probabilmente sopravviverà anche a questi. Staremo a vedere.

Alcuni esperimenti riusciti, altri meno, altri da scoprire: l’ago della bilancia, per il momento, non pende né verso il miglioramento, né verso il peggioramento. Ma per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi?

Tutti i personaggi hanno seguito un percorso più o meno in linea con quello delle prime tre stagioni. In alcuni casi c’è stata una sorta di esasperazione dei tratti ironici, basti pensare a Linda in versione mamma super apprensiva. In altri casi, c’è stata un’indagine più approfondita dell’interiorità. Un personaggio che ha tratto vantaggio dal rinnovo e dall’approdo della serie su Netflix è stato probabilmente Chloe. La detective si era rivelata abbastanza statica nelle prime stagioni, molto fredda e razionale. Successivamente, invece, si è rivelato lo spettro più ampio delle sue emozioni.

Stranger Things

Ad ogni modo, ognuno ha intrapreso una strada coerente con quella precedente, non ci sono stati grandi stravolgimenti.

Forse, la risposta definitiva si potrà dare soltanto a serie conclusa. Rimane certo, però, che Netflix ha dato a Lucifer una visibilità maggiore e proprio questo ha messo più in luce pregi e difetti di una serie tv non impeccabile, ma senza dubbio di qualità. Gli ingredienti principali dello show sono sempre stati ironia, materiale biblico, sfumatura crime, momenti spensierati che si alternano a momenti più profondi e le relazioni interpersonali. Nessuno di questi elementi è venuto meno con l’arrivo della serie su Netflix, così come non c’è stato nessun salto di qualità. Che i nuovi episodi piacciano o non piacciano, dipende da fan a fan. Chi guarda molte serie tv sa che quando la storia viene tirata per le lunghe qualche rischio c’è sempre, indipendentemente da Netflix. Ma l’ultima parola, appunto, la potremo dire a lavoro ultimato. Nel frattempo iniziate a riscaldarvi, che quando esce l’episodio musical… si balla!

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