Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » La vita secondo Jim » La vita secondo Dwight – Il remake de La vita secondo Jim ma con Dwight Schrute

La vita secondo Dwight – Il remake de La vita secondo Jim ma con Dwight Schrute

La vita secondo Jim La vita secondo Dwight – episodio 1×01

Cheryl, portami un bel frullato di barbabietole!

Non c’è modo migliore di cominciare la giornata prima di andare in ufficio ed essere costretto a sopportare Jim Halpert e i suoi stupidi scherzi: colazione sulla mia poltrona in salotto con una buona dose di barbabietole, rigorosamente provenienti dalla fattoria Schrute. Sono le migliori, non c’è dubbio, anche se ora Mose è il solo a occuparsene. Da quando mi sono sposato, ma soprattutto dopo la nascita dei bambini, non ho più molto tempo per la fattoria. Sono assistente al direttore regionale della sede di Scranton della Dunder Mifflin Paper Company, vice-sceriffo volontario e ora anche marito e padre, non posso mica fare tutto io. Ma contro ogni aspettativa Mose se la cava bene, e mi sostituisce anche come marito e padre all’occorrenza.

La mia, si sa, è una grande famiglia. D’altronde, ci sono quaranta regole che tutti i ragazzi Schrute devono imparare prima dei cinque anni, siamo abituati a farci valere fin da piccoli. Purtroppo non posso dire lo stesso per la famiglia di mia moglie: suo fratello Andy è un inetto che mi sta sempre dietro ma che mi tengo stretto per usarlo all’occorrenza; sua sorella Dana invece è un’insopportabile so-tutto-io e non smette mai di mettere il becco in cose che non la riguardano. Dice che sono un nerd, che sono inquietante e che prima di mangiare una barbabietola preferisce che le si passi addosso con un’asfaltatrice. Ben le starebbe, e non è che non ci abbia mai pensato, ma ho desistito. Fatto sta però che ha davvero bisogno di una bella lezione, una lezione alla maniera Schrute.

La vita secondo Jim o La vita secondo Dwight?

Cheryl accompagna Ruby e Gracie a scuola ma Kyle non sta molto bene, quindi Dana è (di nuovo) a casa nostra per badare a lui. Quel bambino ha del potenziale, lo penso da quando è nato: dubito che stia male davvero, credo voglia solo aiutare suo padre con il piano di oggi. Prima di uscire fingo che mi interessi avere a che fare con lei e le dico che in pausa pranzo dovrò andare in fattoria a fare un’iniezione a Mose, una terapia per dei forti dolori alla schiena. Lei mi dice che gli zotici hanno dolori ovunque. Calmo, Dwight, non è ancora arrivato il momento per lei.

La vita secondo Jim

Come tutti i giorni vado a lavoro in auto, arrivo nel parcheggio della Dunder Mifflin, salgo in ufficio, prendo un cacciavite a stella dal mio arsenale e con la naturalezza che mi contraddistingue foro due delle mie ruote. Guardo verso le finestre dell’edificio e chi c’è che mi guarda con quella sua aria dubbiosa? Jim, ovviamente. Ti piacerebbe, Halpert, che questa serie si chiamasse La vita secondo Jim, ma è La vita secondo Dwight e devi fartene una ragione. Poi torno su, evito le sue domande incuriosite e faccio vedere a tutti chi è il miglior venditore dell’azienda.

La realizzazione di un piano infallibile

In pausa pranzo esco nel parcheggio e con una performance degna di un Premio Oscar fingo che qualcuno mi abbia bucato le ruote. Do la colpa a Toby, perché c’è sempre bisogno di un capro espiatorio. Poi chiamo Cheryl e le chiedo se può venire a prendermi per portarmi alla fattoria, le dico che è urgente, Mose potrebbe morire. Lei ovviamente non può, è ora di pranzo anche per Kyle, ma manda Dana. Ops, che peccato, va proprio tutto esattamente secondo i piani. Dana arriva e io salgo in macchina, ovviamente sul sedile posteriore e dal lato del guidatore, è il posto più sicuro e io non voglio mica morire in auto con quella pazza alla guida. Durante il tragitto lei sbraita su quanto sia assurdo quello che le tocca fare nella vita e su quanto meriterebbe un marito medico e una bella famiglia invece di essere costretta a portare me a spasso. Povera illusa, perché mai un medico dovrebbe sposarla?

Arriviamo alla fattoria e tutto sembra andare per il meglio. Esco dall’auto e le chiedo se vuole entrare con me nella stalla delle mucche. Lei non lo sa, ma è proprio lì che Mose ci aspetta, pronto per aggredirla e legarla alla sedia di legno sapientemente posizionata dal sottoscritto al centro della stanza. A fianco c’è un secchio pieno di barbabietole, che Dana una volta legata sarà costretta a mangiare una a una. Non mi importa se implorerà pietà, se piangerà, se vomiterà: le finirà tutte perché così è stato deciso.

L’epilogo

Entriamo nella stalla e Mose è nascosto dietro alla porta. Dana si guarda intorno spaesata, non vede nessuno. Mose spunta urlando dal suo nascondiglio, corre incontro a Dana, urla anche lei. Lui cerca di passarle attorno la corda ma lei gli tira un calcio che lo stende a terra, prende il secchio con le barbabietole e glielo svuota sulla testa. Mose la guarda e non dice nulla. Oddio, le mie povere barbabietole. Dana mi guarda in cagnesco.

Zoticone che non sei altro, se racconto a Cheryl quello che hai combinato, anzi che hai tentato di combinare, ti chiede il divorzio. Ma io sono una persona buona e generosa, e per 200 dollari so perdonare.

La vita secondo Jim

Do a Dana i soldi e lei mi riaccompagna alla Dunder Mifflin seduto sul sedile passeggero, ma prima di andare via buca le altre due ruote della mia auto. Mi sa che mi toccherà chiedere un passaggio a Michael per tornare a casa.

Sipario.

LEGGI ANCHE – La vita secondo Jim – Una vecchia sitcom moderna