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Dopo aver lasciato (volontariamente o meno) Grey’s Anatomy, la carriera di Patrick Dempsey si è trovata di fronte a un bivio che La verità sul caso Harry Quebert ha sciolto. C’è vita dopo il ruolo da protagonista in uno dei medical drama più famosi della storia della televisione? Si può superare il marchio di bello, anzi, bellissimo, e di idolo di gran parte della popolazione femminile?

Nei panni di Derek Shepherd, il Dottor Stranamore, Patrick Dempsey ha conquistato il pubblico, perché, diciamolo, non c’è donna in grado di resistere al suo fascino. La sua scomparsa da Grey’s Anatomy è stata accolta non proprio benissimo.

E per lui è stata la fine di un’epoca.

Eppure, Patrick Dempsey aveva già alle spalle una lunga carriera, iniziata negli anni ’80 con una serie di film adolescenziali, il più famoso di tutti è Playboy in provadel 1987.

Da giovane non era considerato bello, era il classico tipo un po’ nerd che aveva quel certo non so che in grado di affascinare le donne. È stato solo con Grey’s Anatomy che è diventato un vero sex symbol, complice anche il personaggio sensuale che interpretava.

La verità sul caso Harry Quebert
La verità sul caso Harry Quebert – Un amore proibito

Dopo la morte – inattesa e scioccante – del suo Derek, per un po’ l’attore si è preso del tempo per se stesso. Si è dedicato ai suoi hobby, primo tra tutti l’automobilismo, e ha fatto da testimonial a prodotti di marca come occhiali da sole e profumi. Probabilmenteha fatto un passo indietro rispetto al delirio in cui si trovava grazie a Grey’s Anatomy.

Il rischio, dopo aver interpretato un ruolo così ingombrante e così amato dal pubblico, era quello di non riuscire più a staccarsi dai ricordi del Dottor Stranamore.

Poi, sulla strada di Dempsey, è arrivata una serie tv tratta dal best seller La Vérité sur l’affaire Harry Quebert, un romanzo dello scrittore svizzero Joël Dicker del 2012. La verità sul caso Harry Quebert, appunto, è stata trasmessa da Sky nel corso del mese di marzo 2019.

La serie si sviluppa su 10 puntate ed è incentrata sulla scomparsa di Nola Kellergan, una quindicenne il cui cadavere viene ritrovato, a distanza di anni, nella proprietà del famoso scrittore Harry Quebert. La storia è suddivisa principalmente in due momenti: gli anni ’70, che narrano la nascita della storia d’amore tra Nola e Harry, e il presente, che invece vede il processo accusatorio contro lo scrittore.

La verità sul caso Harry Quebert
La verità sul caso Harry Quebert – Un incontro fatale

In questi due archi temporali, Patrick Dempsey riesce a essere due persone completamente diverse. Posto che Harry Quebert è uno scrittore, quindi per definizione un personaggio chiuso, schivo, un po’ timido, negli anni ’70 è un affascinante uomo sulla quarantina, carismatico, idolatrato dalle numerose fan e idealizzato anche dagli uomini che lo circondano. È un uomo di successo che ha scritto uno dei romanzi più belli e significativi della sua generazione. Quindi nella piccola cittadina dove si trasferisce per dedicarsi al nuovo libro, tutti lo accolgono come una vera e propria celebrità. Questa versione di Harry Quebert è un po’ indolente, con l’aria stropicciata e annoiata del maestro di vita. Le donne lo guardano come si guarda dritto in faccia al sole.

È, in tutto e per tutto, un vero vincente.

Trent’anni dopo, invece, è il guscio dell’uomo che era e qui Patrick Dempsey riesce a essere un vero camaleonte. Da bello e affascinante, scrittore di successo, si trasforma in un uomo stanco, l’ombra di ciò che è stato un tempo. Un uomo sciupato che porta sulle spalle il peso dei rimorsi, dei rimpianti e delle sue bugie indicibili. La sua fama e la sua fortuna sono effimeri, volatili, come forse era stato anche il suo amore impossibile per una ragazzina molto più giovane di lui.

La verità sul caso Harry Quebert

In carcere, Harry Quebert non è più niente se non l’involucro di un uomo che ormai ha perso tutto, a prescindere dall’esito dell’indagine che verte su di lui.

La verità sul caso Harry Quebert, oltre che essere un’appassionante indagine su un omicidio irrisolto da anni, è soprattutto la caduta di un semidio che, infine, è costretto a guardare in faccia tutta la rete di inganni e bugie che ha tessuto.

Ed è sicuramente una rampa di (ri)lancio per la carriera di Patrick Dempsey, perché sì: c’è vita dopo Grey’s Anatomy. E per lui non è finita qua, visto che molto presto lo vedremo, accanto ad Alessandro Borghi, in Diavoli.

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