2) Berlino

Il personaggio più ambiguo de La Casa di Carta. Il personaggio che odi amare e che ami odiare. Medaglia d’argento per una delle morti più traumatiche della serie, ma non tanto da farle vincere il primo posto.
Berlino è una strada a doppio senso: la strada di destra presenta una discesa verso l’apatia, la strada di sinistra una via curva verso un’emotività che ci riesce sempre a sorprendere. Un personaggio definibile con un termine: infinito.
La sua morte non era calcolata ma è arrivata come un fulmine a ciel sereno nell’episodio 9 della seconda parte. Una scelta che è costata cara a La Casa di Carta che non è riuscita – nonostante tutto – a fare a meno di lui, proponendolo come parte attiva della serie tramite i ricordi.