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Le opinioni popolari più diffuse su It’s Always Sunny In Philadelphia

It’s Always Sunny In Philadelphia ha da sempre diviso il pubblico in due categorie ben contraddistinte tra loro: c’è chi la conosce e la venera, e chi non la conosce affatto se non per sentito dire, per tutte le opinioni che le ruotano attorno. Questo, infatti, è un prodotto di cui all’interno del panorama seriale si è parlato molto, ed è proprio su di lui che ruotano alcune opinioni che – da una parte – avvicinano il pubblico all’ipotesi di poter guardare la serie, e dall’altra – invece – li allontano. Descrivere It’s Always Sunny In Philadelphia non è semplice, eppur oggi vogliamo provarci, e lo faremo partendo proprio da tutte le opinioni che giornalmente si sentono su di lei, cogliendo anche la palla al balzo per capire se siano fondate oppure totalmente infondate. Qualcuno di voi, oggi, avrà quindi la possibilità di cambiare idea, di modificare quel che pensava fino ad adesso e scegliere di guardare la serie, o di fare l’esatto opposto. Quel che certo è che la resa dei conti è arrivata, e quel che abbiamo sentito dire in giro va ufficialmente affrontato.

1) È la figlia di Seinfeld

È la figlia di Seinfeld: questo è ciò che viene preannunciato da tutti i fan della serie, e da tutti quelli che cercano di capire che influenze abbia avuto questo prodotto. Partiamo immediatamente con la verità: non esiste una verità. Seinfeld è una delle comedy più famose e importanti nel panorama seriale, e il suo debutto alla fine degli anni ’80 può definirsi una vera e propria rivoluzione, soprattutto per il suo stile totalmente amorale. In questo senso sì, come vedremo anche dopo, It’s Always Sunny In Philadelphia ha subito la sua influenza, ma come praticamente moltissime delle comedy che sono arrivate dopo di lei. Anche Friends ha colto dei lati all’interno della serie che poi ha – successivamente – fatto propri sviluppandoli in altri modi. Ed ecco quel che stiamo cercando di dirvi: It’s Always Sunny In Philadelphia ha preso degli sprazzi Seinfeldiani, e poi li ha resi propri. Di conseguenza, dire che sia la figlia di Seinfeld è inevitabilmente esagerato. Potremmo definirla una parente: stessi occhi, ma quel che c’è dentro è diverso.

2) Si ha paura di guardarla

It's Always Sunny In Philadelphia

In questa nuova era seriale, It’s Always Sunny In Philadelphia perde la possibilità di un giusto riconoscimento (soprattutto italiano) a causa della costruzione della sua storia. Se si ama il sentimentalismo, la morale, l’evoluzione, il cammino di un gruppo di amici, l’umanità e tutto il resto dei concetti che riguardino l’empatia, allora questo potrebbe non essere il prodotto che stavate cercando. Infatti, un’opinione diffusa riguardo alla serie è che non sia per tutti: nulla di più sbagliato. It’s Always Sunny In Philadelphia può essere amata e trattata nello stesso modo con cui vengono apprezzati gli altri prodotti. Ciò che la differenzia è il suo modo più distaccato di raccontare una storia, ma questo non può e non deve implicare in alcun modo una porta chiusa da parte dei telespettatori. La possibilità di amarla per ciò che è, esiste. E forse, si potrebbe cominciare a pensare di prenderla seriamente in considerazione.

3) Danny DeVito è l’unica vera star

It's Always Sunny In Philadelphia

Chiunque abbia guardato – o voglia guardare – It’s Always Sunny In Philadelphia sa che la prima vera star della serie sia niente di meno che Danny DeVito, che altro non è che un vero e proprio colpaccio per la serie. L’attore, infatti, è entrato a far parte della serie durante la sua seconda stagione, e questa si è rivelata una vera e propria fortuna. Il suo arrivo ha comportato non solo più ascolti e più pubblicità, ma anche un fondamentale contributo alla trama che ha decisamente giovato di un tocco da vera star grazie all’attore. Quindi sì: ogni volta che sentirete parlare di questa serie, sentirete inevitabilmente parlare di lui. Il resto degli attori sembra, infatti, non venir mai nominato. Questo è il potere di Danny DeVito: si prende tutta la scena, facendo dimenticare tutto il resto.

4) Non puoi aspetttarti sentimentalismi

It's Always Sunny In Philadelphia

Lo avevamo anticipato prima: in It’s Always Sunny In Philadelphia non puoi aspettarti flussi di coscienza, emozioni, amore ed evoluzioni. Tutto questo è totalmente assente con l’obiettivo di far spazio a quella parte di argomentazioni che non viene mai trattata negli altri prodotti: l’immoralità. I personaggi in questo caso, infatti, non hanno alcuna intenzioni di crescere, e questo implica vederli cadere sempre negli stessi tranelli, sempre nei propri errori. Non esiste un cammino percorso coerentemente, ma solo un’accozzaglia di gesti che non sembrano aver alcun fondamento logico. I protagonisti non presentano dei pregi o delle caratteristiche per cui alla fine li si ama, ma solo un’infinità di difetti che li rendono scostanti e distanti rispetto a tutto quello che faccia parte della quotidianità. Vivono l’amore come qualcosa da fare, un impegno, e l’amicizia non vanta di gesti eclatanti o promesse mantenute, ma solo della – spesso solo egoistica – presenza. Quindi sì: possiamo confermare che, in questo caso, l’opinione diffusa su It’s Always Sunny In Philadelphia sia più che reale. Ma attenzione: non è assolutamente una cosa negativa.

5) It’s Always Sunny In Philadelphia è (solo) politicamente scorretta

It's Always Sunny In Philadelphia

Battute infelici sull’omosessualità, prostituzione, razzismo, xenofobia, necrofilia, incesto, terrorismo, aborto: tutto questo e molto altro fa parte di It’s Always Sunny In Philadelphia e, soprattutto, la precede. In sostanza, prima sai questo, poi tutto il resto. E badate bene: questa non è un’opinione impopolare o poco reale. Questa è una realtà che descrive a pieno sia la storia che abbiamo di fronte, sia i suoi protagonisti. Sono proprio loro a trattare gli argomenti che abbiamo appena citato, e lo fanno con estremo distacco, con estrema disattenzione. Non gli danno alcun tipo di peso morale, e non cercano di privilegiare nessun debole, nessuna persona in una posizione sociale più fragile. Per loro siamo tutti sulla stessa barca, e non esistono poveri, ma solo persone nate nella famiglia giusta capaci di comprarsi tutto, anche il consenso. Per questo motivo, capiamo attraverso le loro opinioni, che non è “chi sei” a fare la differenza, ma ciò che hai. Ed è probabilmente questo uno dei punti che più li spinge a non preoccuparsi di ciò che hanno dentro o pensano, sanno che non farà la differenza. Quel che potrà aiutarli sarà il loro distacco, e tutte le truffe con cui cercano di raggiungere i propri obiettivi.

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