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Perché sarebbe un crimine non guardare il Commissario Montalbano

Quando il 6 maggio del 1999 andò in onda per la prima volta su Rai 2 una puntata de “Il Commissario Montalbano” nessuno si sarebbe aspettato che la Serie Tv nata dai romanzi di Andrea Camilleri sarebbe diventata una delle più seguite dal pubblico italiano. Diamo qualche numero: oltre 6 milioni di persone – corrispondenti al 24.45% di share – hanno visto la prima puntata quella sera di maggio. Da quel momento, i numeri sono aumentati in maniera incredibile. Le ultime puntate de Il Commissario Montalbano hanno superato gli 11 milioni e il 44% di share. La serie è inoltre trasmessa in 20 paesi (nel Regno Unito è risultata uno dei dieci programmi più visti nel 2016).

Il Commissario Montalbano

La domanda che sorge spontanea, visto il grande successo, è quella che ogni spettatore si pone prima di approcciarsi a una serie televisiva: “Perché guardare Il Commissario Montalbano?”. Oggi proveremo a dare una risposta.

Camilleri e il suo passato da sceneggiatore

Camilleri, prima di iniziare a scrivere romanzi, è stato ex sceneggiatore per la tv di Stato. Tutte le sue opere hanno quindi un tempo narrativo e una struttura tale da permettere una grande resa sul piccolo schermo. Questa caratteristica rende le vicende del commissario molto dinamiche e il pathos dello spettatore sale col passare dei minuti. A interrompere ci sono soltanto alcuni spezzoni tragicomici, in cui viene disegnata l’Italia – e conseguentemente gli italiani – attraverso l’ironia che contraddistingue da sempre la serie.

I personaggi

Montalbano e tutti gli altri personaggi che gli ruotano attorno sono creati a nostra immagine e somiglianza in modo da riconoscere in loro le nostre pecche, debolezze, ma anche virtù e pregi. La bravura degli autori quindi è proprio nel riuscire a farci immedesimare nei personaggi che non appaiono mai lontani e distaccati. Ovviamente, per raggiungere questo intento, è necessario avere anche un cast di livello e sicuramente la bravura non manca in questo sceneggiato. Il fulcro della serie è ovviamente Luca Zingaretti, il burbero commissario.

Il Commissario Montalbano

Il romano dal punto di vista interpretativo è riuscito a entrare perfettamente nella parte e sarà per sempre ricordato come Il Commissario Montalbano (uno dei migliori personaggi delle Serie Tv italiane, come vediamo qui). Ma guardando i contenuti reali della serie, possiamo vedere come questa sia specchio dell’Italia e degli italiani. Passionali, istintivi, burrascosi e pronti usare metodi non convenzionali pur di raggiungere il loro scopo.
Amanti della tavola e delle donne, buoni e a volte un po’ fessi.

Emozioni prima di tutto

Se le interpretazioni scientifiche di C.S.I. non vi attraggono, ma preferite all’empirismo un intuito naturale guidato dalle emozioni, quella di Camilleri è la serie che fa per voi! Non solo Montalbano, ma anche gli altri personaggi sono interessati a scovare e a osservare le emozioni che accompagnano la realtà in cui si svolgono i fatti più che la realtà stessa, nel tentativo di stabilire quel gioco prospettico che l’ha determinata. I fatti sono espressioni di sentimenti e non soltanto la loro causa, e questa interazione è sempre presente nelle vicende.

Il Commissario Montalbano

Il Commissario Montalbano ci racconta la vita e per farlo si appoggia alle semplici emozioni piuttosto che ai ragionamenti prettamente empirici. Possiamo dire quindi che la soluzione del giallo non è mai frutto solamente della ragione, ma di un’emozione guidata dalla ragione. Sono tanti gli aspetti che fanno amare questo personaggio: l’atipicità dei metodi investigativi del commissario e la sua semplicità e umanità; i valori che rappresenta nello svolgere la professione accanto alla devozione verso la Sicilia e i suoi conterranei; la grande complicità con i colleghi e il forte legame con Livia, la storica fidanzata lontana; il suo amore per il mare e la passione per la buona tavola.

Una Serie Tv cartolina d’Italia

Se tutto questo non vi basta, bisogna aggiungere la sapiente regia di Alberto Sironi. Partito dal Piccolo Teatro di Milano, è arrivato a dirigere miniserie come “Il grande Fausto”, “Salvo D’acquisto” e “Pinocchio”. Attraverso la cinepresa ci mostra cartoline, scorci e paesaggi di una Sicilia tutta da ammirare e da scoprire con i suoi tesori nascosti (qui abbiamo provato a immaginare Breaking Bad ambientato in Italia). La casa di Montalbano e la sua spiaggia, le terrazze sul mare, chiese, vicoli e palazzi antichi regalano un’esperienza visiva impressionante che ci fa amare ed essere orgogliosi della nostra Italia. Il Commissario Montalbano è da sempre acclamato dal pubblico, da critici televisivi come Aldo Grasso e da giornalisti come Domenico Naso de Il Fatto Quotidiano che in un articolo ha scritto testualmente: “Il Commissario Montalbano è un evento, è il Sanremo della Fiction, il Mondiale della serialità made in Italy”.

Il Commissario Montalbano

Se non avete ancora deciso di iniziare questa serie, il sottoscritto alza bandiera bianca e per dirla con le stesse parole di Salvo Montalbano, “mi son rotto i cabbasisi”. Insomma, non sapete quello che vi perdete!

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