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Robin Scherbatsky, ovvero essere donna in un mondo che ti avrebbe voluto uomo

How I Met Your Mother è una delle serie tv più apprezzate del panorama televisivo, anche e soprattutto per la delicata caratterizzazione dei personaggi. Per nove stagioni ascoltiamo Ted raccontare la storia e i romanzi della sua vita. Attraverso le sue parole ci addentriamo con morbidezza tra le fragilità di tutti gli altri personaggi seduti al solito tavolo del MacLaren’s. Uno di questi è Robin Scherbatsky.

Entrare a far parte della combriccola di How I Met Your Mother non era per niente semplice.

How I Met Your Mother

Barney, Marshall, Lily e Ted sono piuttosto gelosi della loro rapporto e difficilmente sono disposti ad aggiungere nuovi membri al gruppo. Con Robin è stato tutto incredibilmente spontaneo, la loro è stata pura affinità elettiva.

Robin a primo impatto colpisce per la sua bellezza ipnotica. Lei è consapevole della stessa e appare spesso lusingata dalle continue attenzioni che le vengono rivolte, anche se nella maggior parte dei casi i numerosi pretendenti ricevono un sontuoso due di picche.

L’aspetto estetico e quel pizzico di vanità si scontrano con il suo carattere da vero e proprio maschiaccio. Non rispecchia affatto lo stereotipo femminile della donna alla ricerca del Principe Azzurro. Al contrario, è l’emblema della donna emancipata che investe tutto nella sua carriera non avendo tempo per l’amore e affermando di non volere figli.

Questo suo atteggiamento sottolinea da un lato quanto sia importante evitare di rinchiudere il genere femminile all’interno dello stereotipo familiare, dall’altro mette in luce la stretta correlazione tra l’adulto e il bambino che è dentro ognuno di noi.

Il tema familiare è ricorrente in How I Met Your Mother. Viene evidenziato con forza quanto le figure genitoriali contribuiscano a forgiare il carattere dei loro figli.

Peculiare è il rapporto intercorrente tra Robin e suo padre. Quest’ultimo avrebbe preferito un figlio maschio e il diverso sesso di Robin non gli ha impedito di crescerla come se lo fosse. Robin Charles Scherbatsky Sr. le insegna a cacciare, bere scotch, fumare sigari e le trasmette l’immensa passione per l’hockey. La giovane Robin cerca di assecondare e compiacere questa figura paterna così rigida, ma è consapevole che l’unico modo per farlo è fingere di essere qualcuno che non è.

Il vero punto di rottura giunge quando il padre scopre la figlia quattordicenne intenta a baciare un suo compagno di squadra. Si rende conto che è tempo di interfacciarsi con la realtà, l’illusione di poter avere effettivamente un figlio maschio si infrange e il loro rapporto collassa.

A quel punto Robin ha la forza di guardare il suo riflesso e iniziare il difficile viaggio alla ricerca della sua identità, la stessa che per tutta l’infanzia le era stata negata.

Non si libererà mai della convinzione latente di aver deluso il padre e deve convivere con la volontà perenne di renderlo orgoglioso di lei. Riesce a confrontarsi con lui solo quando ormai sono entrambi estromessi dalle rispettive vite. Robin Sr. trova il coraggio di porgere delle scuse alla figlia per la prima volta nella sua vita, ma è solo un piccolo cerotto volto a tamponare delle cicatrici indelebili.

Per Robin l’affermazione del suo Io è fondamentale, motivo per cui è saldamente legata al suo essere indipendente. È un personaggio che insegna a tutte le donne e a tutti gli uomini che nessuno ha il diritto e la potestà di dirci chi dobbiamo essere e come dobbiamo comportarci per aderire a delle convenzioni di genere.

Robin è la perfetta rappresentazione del fatto che in ognuno di noi può convivere una Robin Sparkles e una rozza giocatrice di hockey. Le fragilità e le insicurezze che caratterizzano questo personaggio non sono altro che la cartina al tornasole di quanto sia sbagliato incanalare un figlio verso ciò che è il nostro volere, senza preoccuparci di scoprire e assaporare la sua reale personalità.

Il fatto che abbia dovuto combattere per il suo individualismo la porta a vedere le altre donne come esseri deboli.

How I Met Your Mother

Tutto ciò è segno della sua difficoltà a interagire con il genere femminile (fatta eccezione per Lily), trovando molto più semplice e confortevole la compagnia del sesso opposto. Le è stato da sempre impresso nella mente lo stereotipo dell’uomo forte che protegge la donna fragile o in difficoltà. Per questo, nonostante sia consapevole delle tante insicurezze che la caratterizzano, tende a nasconderle a se stessa e agli altri.

Non si rende conto di quanta forza ci voglia per opporsi all’immagine preconfezionata che il mondo le aveva fornito, sarebbe stato molto più semplice lasciarsi trascinare dalla corrente stereotipata della società o del volere di una persona cara. Robin è prima di tutto un essere umano e in secondo luogo una donna.

Una donna bellissima che ama la sua indipendenza e ha la tenacia di svincolarsi dalle convenzioni.

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