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L’intensità emotiva di Heartstopper, una carezza per i cuori più sensibili

La celebre serie britannica Heartstopper è ideata da Alice Oseman, che è anche la creatrice dell’omonima opera fumettistica da cui il prodotto televisivo prende le basi. La produzione è stata affidata a Netflix e la sua prima stagione (che ricopre gli eventi dei primi due volumi dell’opera madre) venne rilasciata il 22 aprile 2022; mentre la stagione successiva ha visto il suo rilascio quest’estate, il 3 agosto 2023. Composta da otto episodi, proprio quest’ultimi hanno portato il fandom della serie, già ampiamente solido, ad accrescere e lasciare ben sperare per la terza stagione, il cui rinnovo venne annunciato assieme a quello della seconda: il 20 maggio 2022

I bambini, i giovani, gli adulti e gli anziani di tutto il mondo sono letteralmente impazziti per la realizzazione di Heartstopper. Ma perché? Quali sono i motivi che hanno portato la serie a consacrarsi nell’ambiente seriale ed essere la punta di diamante per eccellenza dell’attuale categoria LGBT+?

Heartstopper
Heartstopper (640×320)

La narrazione di Heartstopper, sia dei libri che della serie televisiva, si svolge nella cittadina brittanica di Slough e ruota attorno all’adolescente Charlie Spring (Joe Locke), apertamente omosessuale, che durante il periodo scolastico si invaghisce di Nick Nelson (Kit Connor), un giocatore di rugby molto popolare all’interno del loro liceo. In particolar modo, i due legheranno dopo esser finiti come compagni di banco e lo sviluppo del loro rapporto li porterà a innamorarsi l’uno dell’altro: un evento fondamentale e che segna l’inizio della loro romantica storia. Un legame controverso per certi versi, vista la popolarità di Nick e la sua reputazione da eterosessuale, ma che è lo stesso sostenuto da molte altre persone, tra cui la sorella di Charlie, Tori Spring (Jenny Walser), e i suoi amici: Tao Xu (William Gao), Elle Argent (Yasmin Finney), Tara Jones (Corinna Brown), Darcy Olsson (Kizzy Edgell) e Isaac Henderson (Tobie Donovan).

Heartstopper (640×320)

Heartstopper parla di libertà, quella di essere se stessi e amare chi si vuole, a prescindere dal sesso biologico e l’identità sessuale di appartenenza.

Attraverso la sua semplice quotidianità, vuole mostrare una realtà che non è poi così diversa da quella che viene da sempre propinata come ordinaria e universale; non vuole strafare e riesce a dosare il giusto equilibrio degli eventi. Nella serie televisiva tanti sono i momenti nei quali lo spettatore si ritrova a gioire della vita, come i primi appuntamenti tra Nick e Charlie, il consolidamento del gruppo di amici e il viaggio scolastico a Parigi. Eppure, altrettanti sono i momenti cupi che portano l’avventore a dover esaminare certe criticità della nostra società: la non semplice scoperta della sessualità di Nick, il suo successivo coming out pubblico, nonostante sia precedente a quello fatto con la madre, Sarah Nelson (Olivia Colman). Egli si emanciperà, affermando se stesso e la propria bisessualità, in cambio di ingenti scontri esterni con chi la pensa diversamente e detiene vedute più ristrette.

Fondamentale in Heartstopper è anche il rapporto di Charlie con il cibo e lo sviluppo narrativo di un disturbo alimentare: un male insidiatosi nella sua mente a seguito dell’intenso periodo di bullismo ricevuto, scatenato dalla propria omosessualità e la chiusura mentale dei compagni di scuola, tra cui il represso ex-ragazzo Ben Hope (Sebastian Croft). Quella cattiveria gratuita l’ha portato talmente tanto a dubitare di se stesso e del suo aspetto, da detestare il cibo e averne paura. Un percorso, quindi, non facile, ma nel quale verrà sostenuto da Nick, gli amici e la famiglia, in particolare l’amata sorella maggiore.

Heartstopper
Heartstopper (640×320)

Al di là di ogni male c’è sempre del bene e dei margini di miglioramento, anche nelle situazioni più ardue e apparentemente insuperabili.

Questo ci fa capire Heartstopper, rassicurando i giovani che stanno passando un brutto periodo e rincuorando il loro genitori, oltre coloro che già ci sono passati e possono confermare. Se tutto non è rose e fiori, questo non vuol dire che non lo sarà in eterno. Ci sarà sempre un evento scatenante della felicità e serenità, proprio come mai mancherà un Nick pronto a sostenerti e un Charlie sicuro di sé, tanto da mostrarsi al mondo per come si è. Questa positività e benevolenza, ci lascia ben sperare sul futuro florido e rigoglioso della serie televisiva e del suo eccellente cast.