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Il manifesto di una donna libera: la lezione di Ygritte

Non c’è nessuno come Ygritte in Game of Thrones. Fin dalla sua prima apparizione, mostra un coraggio, una lealtà e una risolutezza tale che, anche con una spada puntata al collo, si rifiuta di piangere, umiliarsi, fornire qualsiasi informazione preziosa sulla sua gente ai Guardiani della Notte. Sporge la testa e dice semplicemente “vai avanti e sii veloce”. E Jon Snow, incaricato di giustiziarla, rimane talmente colpito da lei che la risparmia. Del resto, un personaggio già così avvincente, intrigante e che fa trapelare una grande complessità fin dai primi momenti, meritava più tempo sullo schermo. E fortunatamente l’ha ottenuto, diventando una delle donne più toste dello show non solo per le capacità di combattimento, ma soprattutto per la sua personalità focosa.

Jon non aveva idea che la sua vita sarebbe stata sconvolta in Game of Thrones dall’uragano Ygritte.

È una donna completamente diversa rispetto a quelle a cui è abituato; insomma, c’è qualcuna che sembra così moderna come Ygritte in Game of Thrones? Lei è una forte guerriera, abilissima arciera e cacciatrice, in grado di difendersi pure contro il più spaventoso degli uomini, perfettamente indipendente. Del resto, la realtà oltre la Barriera è dura e si è dovuta abituare a condizioni in cui la maggior parte degli altri sarebbero periti. Non comprende come si possa svenire alla vista del sangue, date le numerose battaglie e, come dice esplicitamente (e qui sta una sua piccola rivoluzione), le donne sanguinano più degli uomini. Si prende gioco di quelle del sud, quando cade drammaticamente tra le braccia di Jon Snow fingendo di svenire per la paura dei ragni. Perché ciò che ha visto lei supera di gran lunga il terrore di queste piccole creature.

Non ha la sensualità delle donne del sud, eppure conserva la sua personalissima femminilità; quella che fa cadere Jon – e altri uomini – ai suoi piedi. Tosta, spiritosa, non vincolata alle aspettative della società nei confronti del genere femminile e più aperta su tutto, non nasconde la sua attrazione per il Bastardo di Casa Stark. Lo mette in imbarazzo, lo protegge anche se lui non vuole, gli mostra una sicurezza che lo disarma, lo conquista e gli fa infrangere i suoi voti, quando dice nella grotta:

“Voglio che guardi il mio corpo. Tutto il mio corpo. Perché sei ancora vestito?”

Game of Thrones

Prima della citazione forse più iconica della serie tv HBO:

“Tu non sai niente, Jon Snow”.

Già, quella battuta con cui Ygritte lo sfida mentalmente; quel mantra che Jon si porterà dietro per tutta la vita in Game of Thrones. La Bruta non vuole semplicemente dirgli che è un ignorante che non capisce niente (che è il modo in cui la maggioranza del pubblico solitamente lo interpreta, con una semplificazione troppo eccessiva), ma vuole invitarlo a guardare il quadro generale, così da ampliare la sua mente e osservare più prospettive su una sola cosa.

Infatti, la relazione con Ygritte è fondamentale per aprigli gli occhi sui bruti. Non sono senza cuore come aveva sempre sentito dire, questi nemici giurati dei Guardiani della Notte. Sono complessi, umani, grigi, sfaccettati; il punto di vista, le speranze e le paure della donna sono quelle di una persona reale e lei non è malvagia solo perché è bruta. Inizia a rispettare quel popolo e la volontà di integrarli nella società è fondamentale nel suo sviluppo come leader, ed è cominciato tutto grazie a Ygritte. Quest’ultima, comunque, aveva capito subito chi fosse Jon Snow: uno spirito libero, puro, appartenente al vero Nord e che non riesce a sottostare alle soffocanti e stringenti regole del Sud. Le piaceva, poi, la sua ingenuità così lontana dal proprio mondo, la sua inesperienza delicata che mette a nudo la vera natura del ragazzo, il suo non sapere che l’ha fatta innamorare di lui.

Perché è diverso dagli uomini che conosce, ma anche dalla gente a cui appartiene in Game of Thrones.

Ha l’onore di suo padre, un concetto troppo astratto per lei, ma è anche un ribelle che non si ferma di fronte a nessun ostacolo, guardando sempre avanti, sempre oltre. Ha la stessa fame di libertà che anima il suo popolo; mezzo bruto, mezzo lord, sintesi perfetta tra Ned Stark e Mance Rayder. Ed ecco che, introducendolo nel proprio universo, non solo gli fa trovare sé stesso, ma gli garantisce un alleato fondamentale e decisivo nella battaglia contro il Re della Notte.

Jon Snow è così importante per lei che il suo avvertimento a non tradirla riassume perfettamente il suo personaggio in Game of Thrones, mostrando quel lato emotivo e quei forti sentimenti che scatenano la sua ferocia. E quando inevitabilmente avviene, con Jon che torna dai Guardiani della Notte, ha sentimenti contrastanti nei suoi confronti e giura di ucciderlo lei stessa, avvertendo gli altri bruti di stargli alla larga. Ed è così intimidatoria in quel momento da non avere nessuno che obietti. Si percepisce la sua devastazione, ma ciò non rende meno difficile vederla scagliare tre frecce contro Jon, con le lacrime agli occhi, non per ucciderlo ma per ferirlo nonostante si sarebbe guadagnata lo scherno dei suoi, soprattutto dopo che lui confermò di amarla e che lei non aveva mai smesso di farlo.

Il confronto finale tra bruti e Guardiani della Notte è inevitabile e Ygritte si macchia dell’uccisione di innocenti, sebbene decida di risparmiare Gilly e suo figlio. Come molti personaggi di Game of Thrones, Ygritte è complessa e capace di fare cose sia grandi che terribili. Ma non teme la morte, allo stesso modo dei membri del suo popolo. Perché per loro vale la pena morire per vivere un’esistenza libera, in una società egualitaria e in quella democrazia traballante in cui, come spiega a Jon Snow, non servono un re solo perché suo padre lo era, ma hanno scelto Mance come loro guida.

Non vivere l’esistenza che desidera è più spaventoso della morte e l’intera ideologia dei bruti è racchiusa nella frase che Ygritte dice con passione al suo amato:

 “Se moriamo, moriremo. Ma prima, vivremo.”

È tragica, perché non riescono davvero a vivere insieme, nonostante la loro relazione abbia abbattuto pregiudizi, tradizioni, superstizioni; sfidato giuramenti, doveri, rivalità e appartenenze; superato qualsiasi barriera, persino quella fisica di ghiaccio che divide i loro mondi. Tranne l’ultima, quella della morte. Tuttavia, la promessa di una vita piena e libera è sufficiente per dare speranza, superare la paura e riassumere l’essenza di una donna complessa, onesta, che ha mostrato un modello femminile diverso in Game of Thrones, che ha tenuto Jon con i piedi per terra, gli ha insegnato tantissime cose e lo ha forgiato (tanto che, nel finale, sceglie i bruti e Ygritte), pienamente capace di prendere le proprie scelte e intraprendere le proprie relazioni. Semplicemente libera, come il suo amato Nord.