6) Estranei (2023)

Più che un classico racconto d’amore, Estranei (All of Us Strangers), di Andrew Haigh, è un’ode struggente al bisogno d’amore e al potere salvifico della connessione umana. Ambientato in una Londra sospesa tra realtà e memoria, il film segue Adam (Andrew Scott), uno sceneggiatore solitario che inizia una relazione intensa con il suo vicino di casa Harry (grandioso Paul Mescal). Parallelamente, Adam rivive una serie di incontri impossibili con i genitori morti anni prima, nella casa della sua infanzia.
Il romanticismo si intreccia qui con il dolore, il lutto e la ricerca della propria identità. L’amore tra Adam e Harry non è solo carnale: è intimo, vulnerabile, necessario. Ogni scena è un sussurro, un gesto trattenuto, uno spazio condiviso tra due anime ferite che cercano un appiglio. Con una regia delicata e atmosfere da sogno, Estranei è uno dei racconti d’amore queer più toccanti degli ultimi anni, capace di parlare a tutti, perché tutti – in fondo – cerchiamo qualcuno che ci veda davvero. Consiglio? Questo è uno di quei film romantici da vedere assolutamente!
7) In the Mood for Love (2000)

Pochi film romantici incarnano il concetto di desiderio represso e amore impossibile come In the Mood for Love di Wong Kar-wai. Ambientato nell’Hong Kong degli anni Sessanta, racconta la storia di Chow e Su (Tony Leung e Maggie Cheung), due vicini che scoprono che i rispettivi coniugi hanno una relazione. Da quel momento, tra i due nasce un legame profondo, fatto di silenzio, sguardi e sospensione.
La loro relazione resta sempre sul filo del non detto, della possibilità sfiorata ma mai davvero vissuta. È un film in cui l’amore si esprime nell’eleganza dei gesti, nella malinconia della musica, nel rallentamento del tempo. L’atmosfera è ipnotica, ogni inquadratura è una poesia visiva. Il romanticismo, qui, non è nella consumazione del sentimento, ma nel suo eterno trattenersi. È l’amore che non accade, ma che rimane dentro per sempre – e che proprio per questo ci lascia addosso una scia di struggente bellezza.