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10 straordinari film che non hanno mai ottenuto la fama che avrebbero meritato

Barry Lyndon (1975)

Barry Lyndon (640×360)

Quando si parla di Stanley Kubrick bisogna sempre dosare le parole. Barry Lyndon è considerato una delle più grandi opere cinematografiche della storia, non solo per la sua bellezza, ma anche per il fatto che il regista utilizzò sofisticate tecniche di ripresa, servendosi di sola luce naturale per gli esterni e limitandosi a candele e lampade a olio per gli interni, volendo ricreare esattamente l’ambientazione storica della trama. Tra i capolavori di Kubrick (ovvero praticamente tutti i suoi film) però, è sicuramente uno dei film da vedere più sottovalutati, meno conosciuti e soprattutto meno apprezzati al momento dell’uscita, dato che non incassò molto al botteghino, anche se non è l’unica opera del regista ad aver spopolato soltanto un po’ di tempo dopo la sua uscita (vedi anche Arancia Meccanica, seppur per motivi diversi)

L’uomo in più (2001)

film sottovalutati
L’uomo in più (640×423)

Sicuramente degna di citazione e assolutamente tra i film da vedere è l’opera prima dell’Italian pride, Paolo Sorrentino. Altro autore riconosciuto e amato a livello internazionale, Sorrentino ha realizzato diverse opere divenute un vero e proprio culto della cinematografia moderna, italiana e non solo, basti pensare a La grande bellezza e Il divo, o il più recente E’ stata la mano di Dio, destinato a compiere lo stesso percorso. L’uomo in più, ambientato nel 1980 a Napoli, racconta la vita di due omonimi, Antonio e Tony Pisapia, un calciatore e un cantante di musica leggera, entrambi all’apice della propria carriera, che affrontano contemporaneamente una discesa verso gli inferi. Forse il buon Sorrentino potrebbe entrare in lista anche con altri film, ma questo, essendo il primo, merita davvero di essere recuperato, soprattutto per comprendere al meglio da dove è partito il suo stile filmico.

Ghost Dog: Il codice del samurai (1999)
film sottovalutati
Ghost Dog (640×404)

Ghost Dog è un film diretto da Jim Jarmusch e interpretato da un giovane Forest Whitaker. Costato appena 2 milioni di dollari, ne ha incassati comunque meno di 10 in tutto il mondo. Si tratta di uno di quei tanti piccoli capolavori nascosti che restano intrappolati dal peso dei grandi colossal dell’industria cinematografica. Il film narra la storia di Ghost Dog (Forest Whitaker), soprannome di un sicario che vive nel New Jersey seguendo il codice comportamentale dei samurai. Ghost Dog venne molto elogiato dalla critica per la performance del protagonista e l’uso della colonna sonora, ed è descritto come una “gemma nascosta” mai riuscita ad arrivare al suo pubblico potenziale, complice anche la scarsissima visibilità che ha ottenuto negli anni e il fatto che, tutt’oggi, sia difficile da trovare persino in streaming, cosa che lo rende di fatto uno dei film più sottovalutati di sempre.

21 grammi (2003)
21 grammi (640×346)

Alejandro Gonzalez Inarritu è emerso agli occhi del grande pubblico con i grandi successi internazionali di Birdman e Revenant, per i quali ha fatto incetta di Oscar per due anni di fila, tra il 2015 e il 2016. 21 grammi è un film piuttosto conosciuto in realtà, ma merita un posto in questa lista per il semplice fatto che per molti è il vero capolavoro del regista e produttore messicano. Si tratta del secondo film della cosiddetta Trilogia della morte, che comprende anche Amores perros e Babel, e segue le drammatiche vicende di tre personaggi legati dalla stessa vita complicata: un ex detenuto, un professore in attesa di un trapianto di cuore e una ex tossicodipendente, interpretati rispettivamente da Benicio Del Toro, Sean Penn e Naomi Watts.

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