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Everything I Know About Love e la ricerca di quel che pensiamo di sapere su noi stessi

Ormai sono tanti, forse troppi, i titoli al femminile focalizzati su un gruppo eterogeneo di giovani amiche che si muovono in un mondo fatto di carriera, amore e amicizia. Nel grande calderone di serie tv ben riuscite e altre non propriamente vincenti rientrano un numero spropositato di commedie romantiche che negli anni si sono affacciate sulle piattaforme più disparate. Storie alle volte ridondanti di insicurezze, ricerche e amori impossibili. In un genere così inflazionato, quanto è possibile riconoscersi effettivamente sullo schermo? Lo scorso giugno nel inconsapevolezza generale più totale, sul canale britannico BBC One ha fatto il suo ingresso Everything I Know About Love, forse uno dei racconti recenti più autentici. Anche se la storia è tratta dall’omonimo romanzo autobiografico di Dolly Alderton (2018), il memoriale in versione seriale fonde realtà e spettacolarizzazione, proprio come premesso all’inizio di ognuno dei sette episodi totali: «This work is inspired by real life events and real people (but fictionalised when life didn’t offer a good enough story)». Ed è così che si ottiene un titolo che sa intrattenere e aderire, la nuova commedia romantica da vedere.

Ancora inedita in Italia, Everything I Know About Love è una commedia, per metà romantica e per metà drammatica, che segue un gruppo di giovani millennial nel 2012 a Londra, per la precisione nel quartiere di Camden Town in cui le quattro si sono trasferite insieme proprio quando l’area ha smesso di essere cool (cit.). In particolare, le gesta della scrittrice fanno fede all’eccentrica Maggie, segnata da un nuovo primo importante lavoro nel mondo della reality tv, dalla ricerca di un amore passionale, e dall‘amicizia speciale con l’amica di sempre Birdy. La serie tv e le e disavventure della protagonista si aprono con l’incontro in treno col musicista Street, un pretenzioso alternativo che se la sente parecchio. La chimica che Maggie pensa di sentire per il ricercato artista la porta a una relazione disimpegnata e passionale col ventisettenne, che sin da subito è tutt’altro che da favola. Se all’inizio ci viene fatto credere che Everything I Know About Love sia la storia dell’idealizzata relazione amorosa tra i due, condita da una sana dose di amicizia al femminile, ci sbagliamo. Nel giro di un episodio e poco più è chiaro che la serie tv è pronta a imboccare più strade e più profonde.

Seppur ben messo in scena, il lato da commedia romantica di Everything I Know About Love non è il principale focus del momento. L’attenzione è rivolta all’aspetto ancor meglio riuscito e interessante dello show: lo sconforto di Maggie e la crisi che sta vivendo con e attraverso l’amica Birdy.

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Nei panni da comedy series c’è la classica dinamica di un gruppo di giovani donne che convivono e attraversano alti e bassi emotivi tipici dell’età tra drammi sentimentali, di amicizia e lavoro coronati da un umorismo frizzante, audace e credibile. Nei panni di drama series, Everything I Know About Love è uno show sulla crisi del passaggio alla vera età adulta e dell’indipendenza. E una serie tv sullo stato di alienazione che si vive nell’ansia del non saper cosa fare, del non essere all’altezza e di non esser in grado di prendere le “giuste” decisioni e capirsi fino in fondo.

Il racconto di una ventiquattrenne che per la prima volta si apre veramente all’età adulta e dell’indipendenza traghetta in una storia in cui la scadente autostima amorosa della protagonista e la sua incapacità nel prendere scelte che le permettano di reagire sono elementi emotivi cardine. Maggie sente che tutto attorno a sè sta cambiando mentre lei rimane ferma. Non sa neanche in che direzione muoversi. Il disorientamento la tiene prigioniera in maniera irreversibile. Non riesce a essere padrona di una realtà di cui si sente in balia, e proprio per questo si abbandona all’unico stile di vita che pensa di conoscere per sopprimere l’angoscia. Una routine fatta di party da cui risvegliarsi col conto prosciugato e di relazioni emotivamente deludenti ma focose. L’ancora di Maggie è sempre stata la fedele amica Birdy. Ma quando questa finalmente trova la stabilità amorosa al fianco dell’appena conosciuto Nathan, la protagonista si sente abbandonata, e ancora più lasciata indietro. Birdy è in grado di andare avanti, Maggie si sente ancorata e incapace di smuovere la sua condizione per una rinnovata serenità e completezza.

Everything I Know About Love dà corpo a quella costante pressione che le aspettative e il continuo confronto col percorso di vita altrui alimentano.

Maggie è alla ricerca di se stessa, e l’incapacità di definirsi con chiarezza è soffocante, tanto da influenzarne le azioni. Tra brutti appuntamenti, serate fuori, e il tentativo di ignorare certe scelte di vita, la protagonista entra in una crisi identitaria e generazionale che la porta a mettere in dubbio sè stessa e ad abbandonarsi alle proprie insicurezze e a ogni mezzo che permetta di ignorare momentaneamente il tumulto. Ma non è la sola, anche le altre tre amiche vivono a modo loro in una fase individuale di ricerca personale. Il disorientamento dei personaggi è inizialmente camuffato dai soliti appuntamenti alla ricerca di un amore idealizzato da usare come capro espiatorio per ogni distrazione e fallimento, e dall’umorismo tipico delle classiche rom-com e ricco di riferimenti culturali. Ma è necessaria una semplice attenzione in più per capire come le gelosie e i comportamenti fuori focus di Maggie abbiano tutti radicamento in una fase di transizione non facile da digerire.

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Everything I Know About Love riesce in ciò in cui che molte altre concorrenti non riescono: offrire un racconto credibile, in cui sia possibile riconoscersi perché realistico e sincero. Anche le esagerazioni non stonano e contribuiscono a dare corpo a una storia semplice di maturazione e scoperta. Lo show della BBC One coinvolge con un umorismo leggero e diretto, mentre cattura con una trama introspettiva che cristallizza nel tempo il dramma di una generazione intera. La serie tv dà voce al bisogno di fermarsi, capire e accettare il cambiamento circostante come base di partenza per una convivenza col sé. Non sempre le cose vanno nei modi e tempi sperati, ma nella prima stagione Maggie, Birdy, Amara e Nell imparano a muovere i primi passi in un mondo in cui spesso si è lasciati soli e in disparte.

La crisi generazionale che ciascuna delle quattro affronta in maniera diversa si riversa poi principalmente in quella che è la dinamica che unisce Birdy e Maggie, messa a rischio dal quesito sollevato dalla serie tv: può l’amore platonico sopravvivere alla crescita e all’amore romantico?

Everything I Know About Love è la commedia romantica da vedere nel mare delle tante proposte. L‘amore romantico passa in secondo piano per un racconto chiassoso e ironico che dà voce, con un tono coerente col genere, a quell’angoscia tipica di chi raggiunge i vent’anni e cerca di sopravvivere a un’età che sembra impossibile, spesso solo per entrare in un periodo ancora più complesso. Perché in fondo i problemi delle protagoniste sono comuni, non sono risolvibili con la ricerca online «When do i become an adult, science facts» o con il test delle quattordici personalità come ci ricorda lo show, ma neanche insormontabili. La costante sensazione di non sentirsi all’altezza, persi. Il confronto con le aspettative circostanti. L’insoddisfazione nel vedere altri riuscire in ciò in cui non si è capaci. L’età che avanza e lascia in balia di nuove responsabilità. La libertà sessuale, scoperta e riscoperta. I problemi di chi non si riconosce e di chi si prende troppo sul serio. Sono problemi che si muovono nella superficie di Everything I Know About Love senza i toni di chi vuol fare la predica, ma quelli di chi si siede accanto a te e cerca di ricordarti che non sei solo.

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