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Il triste destino delle piccole stelle di Disney Channel

Siamo tutti cresciuti a pane e Disney Channel con le facce pulite ed eteree dei ragazzini che prendevamo a modello. Molti di noi – me compresa – sognavano le loro vite patinate, mentre li ammiravamo dalle nostre televisioni di provincia. Visto da fuori era tutto così perfetto, tutti loro erano così belli e sorridenti. Forse ignari di quello che di lì a poco avrebbe investito la loro vita.

Ovviamente è d’obbligo citare il più recente fatto di cronaca riguardante la ventiseienne Demi Lovato, cantante e attrice, cresciuta nel glitterato universo Disney. Grave overdose di eroina, dicono le testate. La sua dipendenza – da eroina e cocaina – è iniziata intorno ai 17 anni, come palliativo per la depressione e per i suoi disturbi alimentari. L’anno dopo, nel 2010, è costretta a interrompere il tour per entrare in riabilitazione: il primo dei suoi tre rehab. Disturbi alimentari, depressione, dipendenze e un tentato suicidio: ecco cosa la sua giovane fama le ha regalato.

Il problema è che in questo marasma disastroso Demi non è sola. Non è la prima né sarà l’ultima in queste condizioni.

La maggior parte delle star di casa Disney si è trovata sotto le luci della ribalta durante la preadolescenza, periodo cruciale per la crescita. Così, costretti a una vita patinata tra set e paparazzi, si ritrovano a vivere sballottati da un paese a un altro senza alcuna spensieratezza.  Chi riesce ad avere una vita quasi normale dopo questo sfruttamento – perché alla fine è di questo che si tratta – si porterà comunque dietro la lacuna di un’infanzia rubata.

Nel migliore dei casi si riesce ad avere una carriera quantomeno ordinaria, vivendo dei classici vizi e manie delle star. Nel peggiore si diventa Lindsay Lohan.

Lindsay infatti è l’esempio lampante di come essere una giovanissima stella del cinema – la sua carriera è infatti iniziata alla tenera età di 10 anni con la Disney – può rovinarti la vita per sempre. Dopo aver cavalcato la cresta dell’onda del successo si è catapultata in un baratro di autodistruzione che ha sporcato la fedina penale e soprattutto la reputazione. La sua carriera infatti è ormai una valanga in continuo declino. Anche se sembra non avere problemi con la legge e con droga e alcol dal 2015.

Disney Channel

Quelli di Demi e Lindsay sono solo i due nomi più eclatanti di una lista indefinita e multiforme. Basti ricordare la “scandalosa” Miley Cyrus con la sua condotta volutamente eccentrica. Selena Gomez, star dei Maghi di Weverly, è stata invece più lontana dagli scandali. C’è però da dire che lei stessa ha dichiarato di essere andata volutamente in riabilitazione per problemi di depressione e per “disintossicarsi” dai social, specialmente Instagram (dove è la persona più seguita del mondo, con i suoi 139,7mln di followers).

In un modo o nell’altro chiunque è stato toccato dal “declino Disney Channel”. Noi che abbiamo visto i nostri miti infantili cadere in un circolo vizioso di disgrazie e le star stesse, che pur di scrollarsi di dosso l’aura disneiana hanno rinunciato anche alla loro sobrietà e/o salute mentale.

Disney Channel

Disney Channel tende a creare volutamente immagini angeliche e inerti di ragazzini prodigio. Con il passare del tempo questa forzatura diventa un peso.

È qui che si innescano dei meccanismi volti a distruggere non tanto la persona, quanto l’immagine che ne traspare di essa. È la necessità di crearsi un nuovo personaggio. Di togliersi la precedente maschera di forzata innocenza fatta di sorrisi falsi e canzoni smielate di argomento motivazionale. È il non riuscire ad accettare di essere per tutti “la star di Disney Channel” e quindi ritrovarsi continuamente soggiogati in quel ruolo, che a un certo punto diventa anacronistico. Così si finge di tentare di ucciderlo, chi con l’alcol e chi con le droghe, quando ormai ha preso il sopravvento.

È il personaggio stesso, quello che ti è stato affibbiato, a distruggerti mentre tu cerchi di distruggere lui. La fama dà, la fama toglie. Sempre.

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