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Dark 3×01 – Lo specchio deformante del tempo

Bentornata nei nostri incubi, Dark. Per l’ultima volta.

Avevamo lasciato Jonas in preda a domande e dubbi, di fronte a una Martha proveniente da un universo parallelo. I suoi interrogativi non hanno ancora una risposta, ma i nostri in parte sì. Assistiamo all’episodio di Dark 3×01, che ci evoca scenari già visti, cambiati da dettagli cruciali o apparentemente insignificanti, ma che hanno una motivazione nel disegno più grande degli autori.

Nulla è lasciato al caso. Ogni battuta, persino quella in apparenza più superficiale, può celare un’intenzione che riecheggia nel buio del tempo, all’infinito. Ancora e ancora. Facendo tornare alla mente ricordi cancellati, o offuscati dalla patina incrostata del tempo.

Questo primo episodio ci riporta mano nella mano indietro, alla prima stagione, nel momento in cui tutto ha avuto inizio: ma è come tornare in quella che credevi essere casa tua e scoprirci che ci abitano altre persone, persone che non dovrebbero essere lì. Ti senti smarrito e perduto: ritrovi volti familiari, i cui dettagli da rassicuranti diventano estranei, separati da te da una distanza incolmabile.

Dark 3x01

Tutto è uguale e allo stesso tempo stravolto: la famiglia Nielsen vive nella casa di Jonas, Anna e Ulrich stanno insieme ma quest’ultimo la tradisce con Charlotte, che non è più il suo capo ma una sua collaboratrice. Martha sta insieme a Cillian, fratello di Erik, scomparso. Mikkel è cresciuto e non si infilerà mai in quella grotta maledetta. Elizabeth parla e sua sorella Franziska è muta, Elge ha una menomazione diversa da quella che abbiamo conosciuto, Peter è un sacerdote e non uno psichiatra. La faccia che ci restituisce lo specchio in cui osserviamo la nostra vita ci mostra come sarebbero andate le cose se: non avessimo mai conosciuto l’amore della nostra vita, se non avessimo incrociato le persone sbagliate, se non avessimo mai smarrito la strada per finire nel buio di una grotta.

Ma come sarebbero andate le cose, se noi non fossimo mai esistiti?

La nostra concezione individualistica del tempo e delle dimensioni viene messa in discussione da Dark 3×01, dall’evocativo titolo Deja-vu. E abbiamo la conferma, come se già non lo sapessimo, che ogni linea temporale, ogni personaggio, ogni snodo della storia era stato pensato dagli autori fin dalla prima stagione. La battuta di Martha sulla sensazione di deja-vu e su Matrix ci fa capire come ogni cosa fosse stata studiata e prevista a tavolino, fino a caricare di significato metafisico anche una battuta all’apparenza insignificante.

Dark 3x01

Ma insieme al già visto, gli autori ci mettono di fronte a nuove evoluzioni della trama, che iniziano a insinuarsi nel nostro cervello dandogli una piacevole sensazione di oppressione. Il piacere di rivedere momenti già vissuti viene accompagnata dalla dolorosa sensazione che tutto ciò che avevamo dato per certo verrà nuovamente messo in discussione, già da Dark 3×01. L’entrata in scena di tre misteriosi personaggi, dal volto ugualmente sfregiato, è doppiamente inquietante nel momento in cui realizziamo quanto possa essere spaventoso camminare col proprio passato e futuro a fianco.

Questo ritorno nell’universo di Dark è all’insegna della nostalgia ma anche della voglia bruciante di risposte: lo smarrimento di Jonas è il nostro, tutti ci saremo chiesti almeno una volta nella vita che cosa sarebbe successo se. Il piacere di rivedere di nuovo tutti i personaggi e le situazioni, anche se cambiate, porta subito a elaborare teorie che, lo sappiamo, saranno clamorosamente sbagliate: difficile capire dove voglia andare a parare Dark 3×01. È presto per scommettere, ma il dualismo Jonas/Martha fa pensare che nel multiverso sarà proprio lei ad avere un ruolo di primo piano, dovendo intraprendere lo stesso doloroso percorso di Jonas.

Un percorso che non si snoda più nelle tre linee temporali della prima stagione, né nei sei della seconda, ma che affonda le radici lontano, fino al 1888. E ancora nel futuro, ci scommettiamo: e ancora nel presente e di nuovo nel passato. Abbiamo mal di testa ma siamo piacevolmente doloranti: la fine del viaggio di Dark si preannuncia già sontuoso, elegante, raffinato e puntiglioso nel suo svolgimento.

Dark 3×01 rimescola nuovamente le carte in tavola, lasciandosi piacevolmente soddisfatti e insieme smarriti.

L’aspetto sicuramente da premiare è l’uso sapiente del gioco di specchi che ci rimanda alla prima stagione, un terreno già sondato da ogni vero fan della serie. Ciò che rende più semplice seguire la storia, a ormai tre anni di distanza. L’inserimento di nuovi innesti narrativi è graduale e non caotico, e non corre il rischio di confondere lo spettatore; il momento delle risposte arriverà, lasciamo riecheggiare nell’aria le domande ancora per un po’.

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