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Come inizia Daria?

Daria è una serie animata che ruota intorno al personaggio di Daria Morgendorffer, una ragazza intelligente, sarcastica e troppo cinica per la sua età. In Italia la serie è stata trasmessa su MTV dal 1998 al 2002per un totale di sessantacinque episodi e due lungometraggi.

Daria è stata parte integrante dell’adolescenza (o anche infanzia) di molti di noi. Quanti passavano i loro venerdì sera attaccati alla Tv a guardarla prima di Celebrity Deathmatch, Bem il mostro umano, Excel Saga e Neon Genesis Evangelion? Ma perché Daria ci piaceva così tanto? Se vi ricordate, in quegli anni spopolavano le boy band e Britney Spears, i glitter per capelli e il ciuffo alla Nick Carter. Questo personaggio ai limiti dell’asocialità e dal carattere spigoloso poteva essere, per i ragazzi più dark e lontani dalla norma, qualcuno con cui identificarsi.

Daria è la voce fuori dal coro, lei riesce a guardare con distacco i suoi compagni di classe e a rendersi conto dei limiti e difetti della società in cui vive (basandosi sui casi umani presenti nel suo liceo, il Lawndale High).

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Affiancata dalla migliore amica, Jane Lane, la ragazza porta avanti una critica sociale molto precisa e pungente, ma mai pesante. Questa serie è infatti infarcita di dialoghi arguti e battute sarcastiche che la rendono un impareggiabile esempio di dark humour. Questo però non significa che sia superficiale. Accanto a episodi no sense (per esempio quello in cui Daria incontra le incarnazioni delle festività come San Valentino e San Patrizio), ci sono anche episodi molto profondi in cui vengono trattati temi come i disturbi alimentari e la prevenzione sessuale.

Anche se Daria è un’adolescente sui generis, è pur sempre una ragazza del liceo. Per quanto sia forte, indipendente e distaccata dall’ambiente che la circonda, una vita a pane e cinismo non è adatta nemmeno a lei. Con l’aiuto di Jane – che è comunque un pizzico più socievole di Daria –  della famiglia e di Tom, suo primo fidanzato, l’eroina di questa serie comprende che alla fine la vita di un’adolescente non è poi tutta da buttare. Nel film conclusivo del 2002, Is It College Yet?, Daria tiene il suo discorso da valedictorian – poiché è l’alunna più meritevole dell’istituto – e riassume così la sua filosofia:

Nonostante il fatto inalterabile che le superiori facciano schifo, vorrei dire che se si è abbastanza fortunati da avere un buon amico e una famiglia a cui importa qualcosa, non fanno poi così schifo. E poi il mio consiglio è: rimanete fedeli a ciò in cui credete, finché logica ed esperienza non vi contraddicono; ricordate che quando il re sembra nudo vuol dire che lo è, e che verità e menzogna non sono quasi la stessa cosa. Infine non c’è aspetto, risvolto o momento della vita che non possa essere migliorato con della pizza.

Dopo aver ricordato il perché dell’amore per questa bella Serie Tv targata MTV passiamo alla cosa forse più interessante. Sapete tutti come nasce il progetto di Daria?

Nel 1995 i responsabili di MTV si resero conto che il loro pubblico stava cambiando. C’era una presenza femminile più massiccia a contribuire allo share dell’emittente: ma ancora non era abbastanza. Proposero allora di creare una serie animata con protagonista una ragazza. Ma non una ragazza qualsiasi: loro volevano Daria. Sì, la ragazza occhialuta non è nata nel 1997 insieme alla serie eponima, ma era un personaggio già esistente.

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Daria Morgendorffer era una compagna di classe dei demenziali protagonisti di Beavis e Butt-Head, altra serie di punta di MTV.

La inserirono originariamente come antagonista dei due ragazzi, per bilanciare con la sua intelligenza la loro stupidità. Era solo personaggio secondario ma pian piano iniziò a essere sempre più apprezzato. Dopo essere stato contattato dai grandi capi di MTV, Mike Judge, produttore di Beavis e Butt-Head, cedette volentieri i diritti su Daria per permettere la creazione di uno spin-off, ma non contribuì al progetto in prima persona. A occuparsene furono Glenn Eichler, Susie Lewis Lynn e il primo disegnatore di Daria, Bill Peckmann. Eicher poi divenne il produttore esecutivo della nuova Serie Tv.

Nel primo episodio dello spin-off, Daria e la sua famiglia traslocano in una nuova città, Lawndale, dopo aver vissuto per tutta la vita a Highland, dove è ambientato Beavis e Butt-Head. L’unico riferimento che ci fa intuire del legame tra le due serie è presente proprio in questo episodio. Daria afferma che di certo Lawndale non potrà mai essere come Highland, a meno che non ci sia anche lì dell’uranio nell’acqua potabile. Per il resto le due produzioni possono essere considerate indipendenti l’una dall’altra.

Ma non è finita qui. Questi sono solo gli inizi della storia di Daria, e fino a poco tempo fa pensavamo di conoscerne anche l’epilogo.

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Nel giugno di quest’anno, invece, MTV ha annunciato un reboot della serie, al momento intitolato Daria & Jodie. Anzi, più che un reboot, chiariscono gli autori, si tratta di una reinvenzione della serie originale:

L’iconico mondo di Daria è reinventato attraverso il punto di vista della protagonista e di una delle sue più care amiche, Jodie Landon. Queste due giovani donne geniali prendono a morsi il mondo con il loro sarcasmo e analizzano criticamente la cultura popolare, le differenze sociali, la questione di genere e di razza.

Sembra un progetto ambizioso ma anche meno originale di quel che potrebbe sembrare. Il mondo di oggi va infatti controcorrente ed è chiaramente schierato conto lo status quo (soprattutto rispetto a quello della politica). Certo è che affiancare a Daria il personaggio di Jodie e non di Jane ha creato qualche malcontento tra i fan. Molti hanno accusato gli autori di voler essere politicamente corretti a tutti i costi, poiché hanno reso protagonista un personaggio di colore solo in quanto tale, oscurando Jane, vera migliore amica di Daria.

È un po’ presto per esprimersi, soprattutto perché abbiamo poche informazioni a riguardo e non sappiamo come sarà strutturata la serie. Solo dopo averla vista, e scoperto il ruolo che avrà Jane, potremo dare il nostro giudizio senza peli sulla lingua. Proprio come ci ha insegnato a fare Daria.

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