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Daredevil 3×09/3×10 – Nessuno sfugge a Wilson Fisk

I’m not your boss anymore. Wilson Fisk is.

Quanto è densa la verità che si schiude episodio dopo episodio in questa terza stagione di Daredevil. È sofferta, dimenticata e brucia come una pallottola nella testa di un agente dell’FBI. Anche Nadeem ha la sua dose di verità, dopo quella scoperta accidentalmente da Matt nell’episodio precedente. Il suo boss non è poi così autoritario, sotto l’ala soffocante di Wilson Fisk. Anche la giustizia si rivela corrotta, anzi, si dimostra la prima fonte di marcio dove Fisk mangia a piene mani. Anche Nadeem ora è sotto la giurisdizione di Kingpin.

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Il pianto straziante di Maggie ci ricorda quanto la verità sia dolorosa non soltanto per chi la scopre, ma anche per chi la custodisce. Una custodia apparentemente senza significato per l’epoca in cui Matt era nato. Anche Nadeem ora deve imparare a custodire i suoi segreti e quelli del criminale che tentava di sfruttare. Ma come puoi raggirare qualcuno che vive con la percezione degli esseri umani come unica fonte di risorse per il proprio potere?

Finisci nel gorgogliante turbinio delle sue menzogne e della sua pazzia. È lo stesso errore commesso da Karen, ormai con una taglia sulla sua testa. È questione di minuti prima che Fisk la pretenda su un piatto d’argento, segnando un altro punto sulla sua lista di vittorie.

Tutti i personaggi cominciano a perdere lo smalto, la razionalità, la pazienza davanti a tale ondata di potere malvagio. Ma difendersi lanciandogli contro ogni accusa, che prontamente verrà smontata, fa solo accrescere il suo ego. Perché l’unica persona in grado di mantenere la calma e andare a segno ogni volta, è Fisk. Ha la partita in pugno. Quasi lo spettatore tifa per lui. Quasi.

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Nessuno gli sfugge, neanche l’apparentemente intoccabile Foggy.

Quest’ultimo pensa di non avere nessun contatto con il malavitoso Kingpin, oppure ancora non sapeva di averlo. Perché egli colpisce lì dove non ti aspetti, furtivamente, a lungo termine. Così si scopre che probabilmente a far risollevare i guadagni della macelleria di famiglia di Foggy, ci sia lo zampino di Wilson. E a siglare i sospetti sono due agnelli sacrificali innocenti: i suoi genitori. Astuto, silenzioso e letale. Accetti i suoi termini o uccide chi ti è più caro. E ogni pedina cade sotto la sua ghigliottina impeccabile.

L’intera divisione dell’FBI si scopre essere sotto la sua giurisdizione. Tanto da comandarli a bacchetta, con retate mirate, per permettergli di discutere con gli altri criminali di Hell’s Kitchen la sua quota per la loro protezione. Una protezione forzata che non tutti vogliono, come la loro conseguente morte, d’altronde. Polizia, criminali e Daredevil: Fisk ha conquistato Hell’s Kitchen. di nuovo.

Quindi è normale pensare che sia un suicidio quello che Matt sta architettando per far fuori Wilson.

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Ma non c’è tempo. Perché qualcuno comunica una notizia ancora più importante: Karen è in pericolo. Per quanto la volontà di staccare la testa a Wilson Fisk sia tanta, Matt non può abbandonare un’amica. Armato solo di un costume fittizio e guanti di corda, egli affronta nuovamente Dex. Non senza perdere qualcuno.

La morte del parroco è sconvolgente, ma quasi scontata visto la palese possibilità di una morte per Karen.

Di quest’ultima ci viene finalmente svelato un passato tormentato, oscuro e lontano dalla Karen di adesso. Ma ne siamo così sicuri? L’arricchimento del background del personaggio dona ancora più tridimensionalità alla storia, ai suoi sentimenti e sensazioni. Rallentando un attimo il mordente, si prende una boccata d’aria prima di un’altra full immersion in scontri violenti ed estenuanti che lasciano i due lottatori allo stremo delle forze e della vita.

Ancora una volta i combattimenti e la musica riescono a creare la composizione perfetta per far salire l’adrenalina allo spettatore. L’oscurità che permea questa stagione di Daredevil non fa presagire nulla di buono. Puntata dopo puntata, l’ex eroe arranca in ogni cosa, tutto cola a picco: le persone a cui vuole bene, la sua reputazione, il suo fisico. Questa terza stagione si delinea perfettamente come un vicolo cieco per Matt Murdock: fisicamente e psicologicamente stremato, abbattuto, strappato. A scurirsi non c’è più solo la sua vista, ma anche la sua testa, i suoi pensieri, le sue azioni.

Il Diavolo lo sta cercando, striscia rapido verso la sua anima spezzata. Non c’è via d’uscita, né redenzione.

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