“Ahia!
Che botta! Ma dove sono? Tutta questa foschia, come ci sono finita qui?”
Sono passati moltissimi anni da quando Buffy ha ufficialmente smesso di dare la caccia ai vampiri, quella vita non le stava più bene, aggiungendoci anche che Angel ha avuto uno spin-off senza di lei, che Willow è una delle protagoniste assolute di una Serie e bon, la depressione è dietro l’angolo.
“Ma io non sono depressa!”
Se va beh. Comunque, Buffy viene inaspettatamente, improvvisamente, terrificantem… e va beh, catapultata in un mondo strano, pieno di foschia, così buio e spento.
“Beh, va beh, non è che la biblioteca del mio liceo fosse così luminosa.”
Ma! Comunque! Buffy Summers si ritrova in questo posto brutto brutto, lontano dalla sua città, senza sapere come, perché, e mettiamoci pure chi.
“Ma dove sono? E come sono vestita?”
E in effetti son passati un bel po’ di anni. Sei morta un paio di volte eppure ti ritrovi sempre qui, a combattere vampiri, demoni, facce brutte ecc ecc. Ma in questo mondo hai degli aiutanti.
“Willow e Xander?”
No!
“Ah! E chi?”
Stefan e Damon.
“Eh?!”
E così Buffy, che poi che nome è?! si incammina verso una città misteriosa, nella nebbia sempre più fitta. Dopo pochi chilometri arriva finalmente in questa piccola cittadina.
“Mi scusi. Dove ci troviamo?”
“Mystic Falls, signorina. Si sente bene?”
“Sì, non si preoccupi. Sono solo un po’ disorientata.”
È ora. Buffy deve trovare i due fratelli per combattere ancora una volta contro le forze del male. Prende la prima strada che trova disponibile e cammina veloce, quella città non le piace per niente. E come volevasi dimostrare, nel buio della notte comincia a sentirsi un ululato.
“E da quando i vampiri ululano?”
Da quando hanno avuto tutti una Serie Tv dopo Buffy, tranne te! Comunque, dicevamo… l’ululato si fa sempre più vicino. Buffy non fa in tempo a voltarsi che si ritrova addosso un losco figuro dalle sembianze vampiresche.
“Oddio, vai via! Non ci sono più abituata. Vai via!”
Lasciamo la nostra eroina combattere contro il losco figuro solo per un attimo per andare da un’altra parte.
C’è gente che a Mystic Falls è abituata a queste cose. Li abbiamo visti scontrarsi, fare la pace, dividersi le ragazze, fare a turno. Insomma sono fratelli in tutto e per tutto. E questa sera hanno deciso di fare una passeggiata lungo una strada deserta, in apparenza. Ebbene sì, perché non appena imboccato il sentiero, le voci che si udivano non erano le loro.
“Ma quella che sento è la voce di una ragazza che cerca aiuto!”
“Stefan, smettila di fare il crocerossino, te l’ho detto che più fai così più le persone ti prendono per fesso.”
“Ma Damon, la sento veramente.”
“Mmmhhh, in effetti potresti avere ragione. Controlliamo, così potrai salvare l’ennesima ragazza che si innamorerà di te, ma poi vedrà me e ‘scusa Stefan, non sei tu, sono io che non ti merito’ e scapperà con me.”
Ma quant’è bella la fratellanza?! I due fratelli accorrono sul luogo del fattaccio, e sì! Aveva ragione quel fesso di Stefan, c’è una ragazza in pericolo.
La lotta è serrata, i due fratelli usano tutto il loro potere, si trasformano, mordono, menano, danzano, ma niente, non riescono a sconfiggere il valoroso nemico. Ma Buffy è lì, pronta a sfoderare tuta la sua forza, non appena vede i due ragazzi sorride e si lascia andare in un:
“Angel, Spike.”
I due fratelli sono confusi, mica mi chiamo Angel, e ma perché ti pare che io mi chiamo Spike. C’è qualcosa che non va! Ma continuano a combattere per salvare se stessi e la ragazza che evidentemente sta un po’ fuori. Dopo innumerevoli colpi inflitti e subiti, i tre eroi escono vittoriosi dalla sanguinosa battaglia.
Non c’è che dire, nonostante si siano estinti, dopo tutto questo tempo non hanno perso il loro smalto.
“Uh, che grande battaglia! Mi mancava combattere le forze del male. Grazie ragazzi.”
“Figurati, vorresti dirci almeno il tuo nome?”
“Ma come Spike! Sono io, Buffy! Non mi riconosci?”
“No aspetta, Buffy, quella Buffy?”
“Con molto rispetto Angel, ma c’è solo una Buffy (anche perché chi è che te chiama così quando ti concepisce?!) e sono io.”
“Ma, nella nostra tradizione sei un mito nonché una valida avversaria. Sei la madre di tutti gli ammazzavampiri”
“Oddio, adesso madre mi sembra esagerato. Scusa, vedi per caso qualche ruga?!”
“No, no, dicevo per dire. È un onore conoscerti! Noi però siamo Stefan e Damon.”
“Ecco, adesso ha ripreso a fare il lecchino. Stefan smettila! È evidente che questa giovane ragazza ha perso la bussola. Lasciamola stare.”
“Non capisci, viene dal passato. Dobbiamo aiutarla.”
“Oh. Non ci credo. Neanche una passeggiata al chiaro di luna può più essere tranquilla.”
Ed è così che i tre cominciano a parlare del più e del meno. Stefan è interessatissimo alle origini del vampirismo, mentre Damon sorseggia un drink ascoltandoli con non troppa passione. Sembra andare tutto per il verso giusto quando un interrogativo balena nella testa di uno dei fratelli…:
“Damon?”
“Dimmi fratello.”
“Ma.
Non eravamo tutti morti?”
Dilaniante e assurda sentenza.
Rimarranno per sempre con questo pericoloso dubbio esistenziale.
