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Dopo 6 anni ci chiediamo: il finale di Castle è stato all’altezza?

A distanza di sei anni ci è venuto un dubbio: il finale dell’ottava e ultima stagione di Castle è stato all’altezza delle aspettative e della serie in sé?

Procedural drama targato ABC e prodotto da Andrew Marlowe, in onda dal 2009 al 2016, conta un totale di 173 episodi ora visibili su Disney+. Inizialmente si pensava dovesse avere una nona stagione ma poi, con sollievo dei fan, la casa produttrice ha deciso di cancellare uno dei suoi show più longevi. Alla fine della settima stagione erano già trapelate indiscrezioni sul mancato rinnovo di uno dei due protagonisti: avremmo salutato Kate Beckett (Stana Katic) per questioni legate al budget. Come proseguire Castle senza la detective Beckett? Sarebbe stato praticamente impossibile. Ad aggiungersi a questa delicata situazione, i rumors che avrebbero parlato di gravi incomprensioni tra i due personaggi principali. A dimostrazione di ciò, né Nathan Fillion né Stana Katic si sarebbero menzionati reciprocamente nella lettera di addio a Castle.

Quindi era inevitabile quanto necessario trovare una conclusione a Castle.

Per rispondere alla nostra domanda è necessario tornare un pochino indietro, precisamente al finale della sesta stagione. È quello il momento in cui il produttore, che fino ad allora aveva magistralmente mosso le fila di una serie che intreccia vicende verticali ed orizzontali in maniera sapiente, decide di dedicarsi ad altri lavori. Tuttavia, non va via lasciando i nuovi showrunner senza una guida: la settima stagione era già scritta e pronta per la messa in onda. Si sarebbe conclusa, come poi è stato, con il matrimonio della ship che ha caratterizzato la serie, i Caskett.

ABC, considerato il successo dello show, decide di proporre un’ottava stagione

La mossa non si è rivelata vincente. I fan si sono affezionati allo scrittore e alla detective seguendoli per ben sette stagioni nel loro lavoro di investigazione con il fine ultimo di vederli insieme. Il matrimonio, quindi, avrebbe potuto essere il giusto finale della serie poiché è lì che le vite dei due innamorati sono arrivate all’agognato “per sempre” chiudendo un ciclo. Non accontentarsi molte volte penalizza. L’ottava stagione è, infatti, sotto la media rispetto alle precedenti che già presentavano qualche buco di trama e segnale di declino. E anche il finale risulta scontato, noioso e, a tratti, banale.

8×22 Crossfire

Crossfire

Siccome sono passati ben sei anni, preferiamo ripercorrere a grandi linee l’episodio finale prima delle nostre considerazioni. Ricorderete che in Crossfire inizialmente assistiamo ai tentativi di Beckett, Castle e Vikram (Sunkrish Bala) di catturare LokSat, il cattivo coinvolto nella morte della madre di Beckett, con l’aiuto di Caleb Brown (Kris Polaha). Caleb è l’ex avvocato di LokSat che ora collabora con lo scrittore, la detective e il dodicesimo distretto per catturare e smantellare la sua ex organizzazione. Castle e Beckett si affidano così a una consegna che Caleb dovrebbe fare per LokSat in modo da intercettarlo e catturarlo. Ovviamente le cose non vanno per il verso giusto. I protagonisti sono sotto una pioggia di proiettili dalla quale escono grazie a Mason Wood (Gerald McRaney) che Rick aveva incontrato poco prima a Los Angeles. Il loro informatore, però, muore in un incendio ma non senza lasciare una pista ai protagonisti che, per salvaguardare colleghi e amici, decidono di separarsi. Rick, così, viene rapito dal braccio destro di LokSat che si rivela allo spettatore come Mason Wood. Ma Castle riesce a scappare e a salvare Beckett dall’inceneritore in cui stava per essere buttata. I due tornano a casa sani e salvi e, quando sembra che ormai l’episodio si sia concluso nel migliore dei modi, colpo di scena: Caleb entra nel loro appartamento sparando. Così veniamo a conoscenza non solo della vera identità di LokSat ma anche dell’ultima trappola preparata per i due protagonisti. Beckett, con facilità, riesce a colpire a morte Caleb che, nel frattempo ha ferito entrambi. Li vediamo a terra agonizzanti mentre cercano di stringersi la mano forse per l’ultima volta.

Castle ha due finali

I più informati sostengono che Castle avesse due finali: uno aperto e uno definitivo. Se la puntata fosse finita con la scena appena descritta, avremmo assistito al finale aperto che avrebbe lasciato qualche spiraglio per una nona stagione. Ma la serie si chiude con un flashforward di sette anni in cui vediamo Caste e Beckett felici con i loro tre figli. È palese come sia andato in onda il finale chiuso, evidentemente approssimativo e con buchi di trama. In effetti non sappiamo nulla di come i due personaggi, presentati praticamente in punto di morte, siano stati in grado di salvarsi e non sappiamo nemmeno grazie all’aiuto di chi. Anche il villain in sé non ha rispettato il carico di aspettative che i fan gli avevano cucito addosso. Dopo che si è parlato di LokSat per ben due stagioni ci si aspettava fosse qualcun altro e non un personaggio un po’ agée, del quale non conosciamo il background o i motivi che l’hanno portato a mettere in piedi la sua attività criminale. Inoltre, avendo resistito per così tanto tempo, ci aspettavamo fosse più difficile per Beckett metterlo al tappeto.

In sostanza possiamo affermare che il finale ufficiale convince solo a metà.

Siamo consapevoli che cause di forza maggiore abbiano costretto l’ABC a tagliare la testa al toro e a risolvere la questione nel minor tempo possibile. D’altro canto, non avremmo voluto un finale arrangiato alla bell’e meglio dopo otto stagioni in cui Castle non ci ha mai annoiati. Li abbiamo seguiti e supportati nella loro relazione, inizialmente difficile perché lui immaturo lei schiva, e nelle loro indagini tutt’altro che banali. Per queste ragioni sarebbe stato più logico se Castle fosse finita con il loro matrimonio nella settima stagione, appunto. Poi, infatti, come abbiamo già anticipato, diminuisce l’interesse nei confronti della serie stessa poiché i personaggi perdono palesemente quell’intesa che li aveva contraddistinti, separandosi anche fisicamente con la scusa dell’incolumità reciproca. Però, per vedere il bicchiere mezzo pieno, potremmo anche dire che: il finale visto era l’unico possibile e che Castle ha creato un vero e proprio genere televisivo. Per quanto riguarda la chiusura: se Beckett fosse realmente morta o se lo fossero stati entrambi sarebbe finita davvero in tragedia. Se non avessimo visto il salto temporale e fossimo rimasti con il dubbio, senza una nona stagione, sarebbe stata una produzione incompiuta. Quindi, mostrarli felici e contenti è, sicuramente, una degna conclusione anche se scontata. Inoltre, nonostante l’espressione a mezza bocca sulla 8×22 e la cancellazione della nona stagione, Castle non è stato dimenticato. Anzi, il genere detective in coppia con aiutante esterno che fa tutt’altro lavoro, ha avuto così tanta fortuna grazie a questa produzione ABC da essere stato riproposto in Forever, Rosewood e, più recentemente, in Lucifer.

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