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Da series addicted che si rispetti, ho da pochi giorni completato un massiccio rewatch di Breaking Bad. La prima volta che conclusi questa serie tv i miei pensieri erano impregnati di un vasto turbinio di sentimenti. Ma stavolta il mio occhio – già consapevole di come la storia sarebbe andata a finire – è caduto su altri dettagli. In modo particolare, la prima cosa che ho pensato non appena concluso il rewatch è stata: “Ma Huell che fine ha fatto?” Ve lo ricordate Huell? Il bodyguard di Saul Goodman che cerca di fingersi un cattivone per poi rivelarsi sempre un bonaccione. Proprio lui. Vi ricordate dove l’abbiamo visto l’ultima volta in Breaking Bad? Se la risposta è no, oggi vi rinfrescheremo un po’ la memoria.

Huell Babineaux è la guardia del corpo di Saul Goodman, avvocato della famiglia White e di Jesse Pinkman. E in perfetta linea con lo stile grottesco con cui Saul pratica la professione, Huell esercita la sua. Insomma è “Better Call Saul” per i suoi clienti tanto quanto è “Better Call Huell” per se stesso.

Huell infatti è una montagna di uomo. Ma se vi aspettate un forzuto cattivissimo come la Montagna che conosciamo in Game of Thrones, vi sbagliate di grosso. Il personaggio interpretato da Lavell Crawford – infatti – è più che altro grasso, goffo, un po’ sbadato e non esattamente molto sveglio. Lo vediamo più spesso impegnato ad addormentarsi davanti alla porta dell’uomo che dovrebbe proteggere. Diciamo che a Saul piace credere che Huell possa far paura a prima vista per via della sua stazza, più che per una vera attitudine intimidatoria. Huell è membro del cosiddetto A-team di Saul, assieme al collega Kuby: uno strampalato duo di tuttofare al servizio dell’avvocato più moralmente flessibile di Albuquerque. Ultima missione di Huell infatti è spostare gli 80 milioni di dollari di Walter da un garage in 7 grossi barili da consegnare direttamente a lui.

Breaking Bad

Memorabile la scena di Huell che si stende sulla montagna di banconote suggerendo l’opzione “Messico” al collega. Eppure è qui che ha inizio l’ignoto del povero Huell.

Huell infatti consegna i barili pieni di soldi a Walt, che li seppellisce nella riserva indiana in cui Hank morirà. Ma vi ricordate lo stratagemma di Jesse per far uscire Walt allo scoperto e permettere così a Hank di arrestarlo? Hank e Gomez chiudono Huell in un rifugio della DEA, gli dicono di aver capito l’identità di Heisenberg e la sua natura, gli fanno credere che quindi lui abbia deciso di eliminare ogni testimone vivente che possa incastrarlo. Con finte foto di cervelli spappolati – e una poker face davvero poco credibile per noi spettatori – il gioco è subito fatto per i due scaltri agenti della DEA! Dopo il colpo dei 10 uomini fatti uccidere in carcere da Walt, i due sanno di poter ben sfruttare la paura per far leva sul povero Huell. E infatti così è.

A “il prossimo sarai tu” il povero Huell abbocca definitivamente al bluff giocato dai due agenti. Che carino Huell che chiede quasi in lacrime perché Walter voglia ucciderlo se lui non ha fatto nulla per tradirlo!

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Ci viene quasi di abbracciare l’omone nero con la faccia a forma di triangolo dagli angoli smussati. Va nel panico, dà ai suoi interlocutori tutte le informazioni di cui hanno bisogno per risalire al luogo in cui i soldi sono nascosti. Hank e Gomez lasciano così il povero Huell solo, in un posto dell’universo Breaking Bad che non riusciamo a localizzare, sorvegliato dall’agente Van Oster. Escono con la promessa di star via “il tempo necessario a mettere Huell al sicuro”. Da lì, il buio su Huell. Non lo vediamo più apparire. Sparito dai radar e a quanto pare anche dalla sceneggiatura. Ma se come ben sappiamo Hank e Gomez in quella stanza non ci hanno più messo piede…

Che fine ha fatto Huell?

È rimasto in quella stanza a veder aumentare la polvere? Si è fuso con la sedia sulla quale lo hanno lasciato seduto? E chissà cosa sarà passato per la mente del povero Huell negli interminabili momenti che ormai non sappiamo se essere ore, giorni, settimane, in cui ha temuto di essere il prossimo target di Walt. Lui che in fondo voleva solo un lavoro tranquillo, altrimenti sarebbe stato la guardia del corpo di Hector Salamanca.

Vale la pena ricordare anche quanto emerso nel suo passato, venuto a galla in Better Call Saul. Il Babineaux prima di incontrare Saul era un ladruncolo, con precedenti penali (e con il terrore di tornare in prigione). Dopo aver conosciuto Jimmy McGill è diventato la sua guardia del corpo aiutandolo nel business dei telefoni e diventando una celebrità nella ristretta comunità di Coushatta, in quanto pilastro della Chiesa Battista della Libera Volontà (il tutto è un esilarante escamotage dell’avvocato per impedirgli di finire nuovamente in carcere). Ma il punto resta sempre lo stesso: dove si trova Huell?

È ancora ad Albuquerque? Ha cambiato identità col tizio degli aspirapolveri? È scappato in Messico facendo l’autostop? Ma soprattutto, è felice? Insomma, abbiamo il diritto di sapere. Come ha potuto un perfezionista come Vince Gilligan tralasciare un simile dettaglio? Lo ha forse fatto volontariamente perché qualcuno si ponesse il dubbio? È stata un’omissione volontaria per tirar fuori dal cilindro un altro spin-off di Breaking Bad? Dopo Better Call Saul e “Mineral Man”, “Let’s Make Huell Happy” (ve lo ricordate cosa voleva Kuby a casa di Ted Beneke vero? “I want make Huell happy”). Io devo sapere.

Nel 2015 Vince Gilligan disse in un’intervista che probabilmente Huell era stato portato in centrale dall’agente Van Oster una volta capito che Hank e Gomez non sarebbero tornati. Non so voi, ma a me sembra una risposta evasiva e troppo superficiale. Vince: potevi fare di meglio.

Quindi lo facciamo noi un appello: Huell, se ci sei, batti un colpo. Siamo preoccupati per te.

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