2) Bianco Natale (White Christmas)
Volevano che parlassi, ma io non potevo parlare. Se l’avessi detto sarebbe diventato reale.
Nel 2014 Black Mirror ha cambiato la nostra visione delle festività, in particolare quella del Natale. Di questa ricorrenza tanto amata è rimasto solo il colore nell’episodio speciale, il bianco che avvolge tutte le ambientazioni dei tre filoni narrativi.
Matt (il protagonista più estroverso) e Joe (quello taciturno) sono rinchiusi in una piccola casa immersa nel nulla, ma non hanno ancora stabilito una connessione tra loro. Perciò l’uomo maggiormente propenso al dialogo cerca di approfittare del Natale per cucinare un pasto diverso dal solito e conquistare la fiducia del coinquilino. A quel punto lo spettatore inizia a entrare nelle vite dei protagonisti, dominate e rovinate dalla tecnologia.
In questo capitolo della serie Charlie Brooker estremizza l’uso di dispositivi realmente esistenti nel presente, come i Google Glass e i social network, applicandoli alla realtà in cui vivono Matt e Joe. In questo modo l’ideatore rompe la magia del Natale a cui siamo abituati per mostrare la mancanza di comunicazione tra le persone e l‘alienazione dell’uomo moderno. Il modo in cui la sceneggiatura e la regia gestiscono varie trame prima della spiegazione finale rende Bianco Natale uno degli episodi migliori di Black Mirror.
