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3) Wizzard – I Whish it Could be Christmas Everyday

Black Mirror

Da bambini abbiamo sognato tutti che potesse essere Natale ogni giorno. Quando abbiamo visto White Christmas, però, il sogno si è trasformato in un incubo terribile. Il tempo è la chiave di questo episodio. Come viene percepito, come può essere dilatato all’infinito grazie a una tecnologia sadica e malvagia, come trascorre quando sei l’unico uomo sulla faccia della Terra. Questa canzone, che fa parte del repertorio folkloristico americano, diventa uno sberleffo, una satira, un pugno in faccia ai buoni sentimenti natalizi, dipingendo una realtà terribile, con una bella spolverata di neve. Una spolverata che, però, è come la nevicata in una palla di vetro: artificiale, eterna, sempre uguale, chiusa in un universo claustrofobico da cui non c’è uscita.

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