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Come Big Little Lies ha stravolto la vita di Nicole Kidman (e anche la nostra)

Ci sono ruoli che una volta interpretati non possono essere più dimenticati dall’attore o dall’attrice che gli ha dato corpo. Alcuni personaggi cambiano il nostro modo di guardare il mondo e di vedere noi stessi. È il caso di Anne Hathaway che, dopo aver recitato il ruolo di Fantine in “Les Miserables” nel 2012, ha dichiarato di essere impazzita e di essersi sentita in colpa a sfilare sui red carpet indossando abiti di alta moda, mentre molte ragazze stavano soffrendo le stesse pene del suo personaggio. Ed è accaduto anche a Nicole Kidman che ha sostenuto che Celeste, una delle protagoniste di “Big Little Lies” (leggi qui la nostra recensione di questa miniserie tutta al femminile), è stato il ruolo più difficile che abbia mai interpretato. Per la prima volta infatti si è dovuta calare nei panni di una donna normale che vive all’apparenza una vita molto comune.

Celeste Wright è una donna come tante: vive con suo marito Perry e i suoi due gemelli in una lussuosa casa di Monterey. Ha lasciato il suo lavoro da avvocato per potersi occupare della sua famiglia al meglio e ora è una perfetta casalinga annoiata che si gode i momenti in famiglia, giocando con i suoi figli o trascorrendo più tempo possibile con suo marito, che è spesso in viaggio per lavoro. Tutte le donne di Monterey invidiano la sua vita idilliaca, dato che ha sposato un uomo più giovane e anche benestante. Ma in pochi sanno quello che accade nella sua casa, quando nessuno può vederli. Pochi sanno che quell’idillio è solo un’illusione.

Perry Wright è un maniaco del controllo e un uomo molto insicuro che ha il timore costante che sua moglie lo lasci perché sente di essergli superiore. Scopriamo che quello tra Celeste e Perry é in realtà un rapporto malato: lui controlla la vita di sua moglie e cerca costantemente di abbassarla al suo livello, costringendola anche a lasciare la sua promettente carriera di avvocato. Celeste non deve essere indipendente, lei non deve essere altro che sua moglie, la sua dolce e docile moglie.

Celeste però non è affatto docile e cova dentro di sé una segreta rabbia verso il marito che esplode nei loro litigi e nei loro appassionati rapporti sessuali. La donna però non si accorge della situazione in cui si trova, convinta che tutti i matrimoni siano complicati e pieni di rancori. Del resto, Perry è un ottimo marito, ma soprattutto un padre meraviglioso.

Può chiedere di più dalla vita? Non si rende conto di quello che le sta accadendo, nemmeno quando durante le liti Perry comincia a darle i primi schiaffi. Lui si scusa subito dopo e Celeste è convinta di essere stata lei a provocarlo, crede di non essere affatto una vittima.

E da lì con un climax ascendente la brutalità di Perry cresce sempre di più: i lividi sul corpo di Celeste aumentano e lei cerca invano di coprirli col trucco.

È la consulente di coppia da cui Celeste si reca insieme a suo marito a salvarle la vita. I due coniugi si recano nel suo studio con la speranza che lei fosse capace di aggiustare il loro rapporto complicato, ma la consulente si accorge che sotto la superficie c’è un grande problema e che Perry è molto più pericoloso di quanto sua moglie creda. Quando Celeste allora si reca da lei da sola, la consulente si impegna per farle cadere la maschera da moglie perfetta e felice e la mette davanti a se stessa, davanti alla verità.

Non è facile far capire alla donna che suo marito non la ama davvero, ma che si diverte solo a possederla e che non smetterà mai di colpirla. La convince con calma che non è lei a doversi vergognare, a dover nascondere quello che accade in casa e soprattutto che non è lei la colpevole. Non deve giustificarlo, né perdonarlo e deve anzi fuggire, prima che i loro figli possano subire qualche abuso.

Alla domanda “hai mai avuto paura che lui ti uccida?“, Celeste finalmente crolla e si rende conto di tutte le volte che ha mentito a se stessa dicendo che andava tutto bene e che tutto sarebbe migliorato. L’amore non basta a salvarsi da un marito violento. Illudersi di avere una vita perfetta non vuol dire averla davvero.

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Celeste allora affitta un appartamento in cui potersi rifugiare, quando avrà finalmente il coraggio di lasciare il marito e si allontana sempre di più da lui. E più lei appare indipendente, più ovviamente Perry vuole possederla e trattenerla a sé. Più Celeste reagisce e più duramente lui la colpisce e la minaccia. A convincere la donna che deve fuggire il prima possibile è anche la scoperta che suo figlio sa tutto e ha cominciato ad emulare il padre, bullizzando alcune bambine a scuola. Celeste si prepara al trasloco in gran segreto, ma non sa che suo marito sa già tutto e che intende fermarla.

In macchina Perry fa di tutto per convincere sua moglie a non lasciarlo: le giura amore eterno, le ricorda i suoi voti nuziali, le promette che cambierà, ma stavolta Celeste non si fa fregare. Ormai la donna si è svegliata e non dà più ascolto alle sue bugie, Celeste non è più sua e lascia la loro auto. Lui la rincorre alla festa pronto a tutto: è disperato come un animale ferito, furioso come il mare di Monterey che con forza si scaglia contro la scogliera e riesce a pensare solo, che se non può più essere sua, allora non sarà più di nessun altro.

La colpisce davanti a tutti e la umilia ulteriormente, ma per fortuna le amiche di Celeste la difendono e compiono l’inevitabile gesto che pone fine alle sofferenze della donna e uccidono “Il Mostro”.

In Big Little Lies abbiamo un ritratto realistico e privo di cliché della violenza domestica, ma soprattutto di quello che una donna prova in questa terribile esperienza.

La protagonista di Big Little Lies infatti non è una donna debole e indifesa, ma una persona forte che reagisce e cerca di difendersi da suo marito. Allo stesso tempo però la Serie Tv ci mostra anche perché una donna che viene picchiata si vergogna a denunciare il suo aguzzino.

Nicole Kidman è stata tanto colpita dal romanzo “Big Little Lies” di Liane Moriarty da andare fino in Australia insieme a Reese Witherspoon per convincere l’autrice a cedere loro i diritti per realizzarne la Serie Tv, che è vicina al rinnovo per una seconda stagione (leggi qui per saperne di più). Nicole Kidman voleva fortemente che la storia di Celeste venisse raccontata e per dare maggiore realismo alla Serie Tv ha chiesto ad Alexander Skarsgård (l’interprete di Perry) di lasciarle realmente dei lividi sul corpo, mentre giravano le scene più forti. Lei quindi dopo aver lasciato il set tornava a casa, portando con sé la sofferenza e la vergogna di Celeste.

Nicole Kidman si è impegnata al massimo per raccontare nel modo più fedele possibile la storia di Celeste perché sapeva che le sue sofferenze erano comuni a molte donne. Big Little Lies tratta tematiche molto importanti e lo fa in modo ineccepibile e questo è quello che la rende una delle Serie Tv più belle di quest’anno.

Ma la grande qualità di Big Little Lies è quella di riuscire a toccare il cuore degli spettatori e fargli aprire gli occhi sulla reale condizione di una donna vittima di violenza.

Big Little Lies ha cambiato il nostro modo di guardare il mondo e ci ha davvero stravolto la vita!

Nicole Kidman, colpita dalla storia di Celeste ha capito che “bisogna parlarne sempre di più e spargere il messaggio che violenza e abuso domestico sono da cancellare per sempre“, come ha dichiarato intervistata da Rolling Stones.

E noi cosa ci impegniamo a fare per cambiare questa situazione? Perché si parla tanto di quanto “13 Reasons Why” abbia cambiato il nostro modo di rapportarci agli altri, ma non si ripete altrettanto spesso quanto anche “Big Little Lies” sia riuscita a farlo.

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