3) I genitori di Hannah
Arrivati a questo punto forse è il caso che io faccia una piccola precisazione: i genitori di Hannah Baker non mi avevano convinto molto nemmeno nella prima stagione di 13 Reasons Why. Certo, non si erano comportati male con la figlia, e non si può dire che fossero completamente assenti dalla sua vita. Il problema è che la loro preoccupazione verso di lei non solo arriva troppo tardi, ma fino al momento critico sembra limitata alle classiche domande standard che tutti i genitori fanno ai figli.
D’accordo, forse non potevamo pretendere chissà quale approfondimento a riguardo. Dopotutto, nemmeno nel libro si parla poi così tanto di loro. Il fatto è che, a giudicare da questa seconda stagione, almeno uno dei due avrebbe dovuto avere una cassetta dedicata, dati gli avvenimenti che lo riguardano… E invece niente! Per Hannah i suoi genitori sono sempre i migliori del mondo!
Poi scopriamo che in realtà suo padre aveva un’amante. Una notizia shock che cade addosso allo spettatore, dal nulla più assoluto. Non solo lo scopriamo casualmente prima della sua testimonianza al processo, ma poi viene detto anche che Hannah lo sapeva. E pensate veramente che crederemo al fatto che una giovane adolescente non resti sconvolta neanche un po’ da questa notizia?
Una cassetta dedicata anche a suo padre, a questo punto, sarebbe stato il minimo. O che lo citasse da qualche altra parte, o che avesse con lui un atteggiamento diverso, in alcuni momenti. Inutile che stiamo qui a sperare, tanto non c’è nulla del genere, in nessuna puntata e in nessun flashback. Con un solo colpo di mano in 13 Reasons Why non sono peggiorati solo gli adolescenti, ma anche gli adulti.
