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Il simbolismo di Westworld

Il deserto

“il mondo reale è caos, casualità, mentre qui ogni dettaglio porta a qualcosa…persino tu”

Parlando di paesaggi, non poteva mancare uno degli elementi visivi più forti e portanti della Serie Tv. In Westworld il deserto di Sweetwater è la massima manifestazione dell’operato del signore. Ogni minuscolo e apparentemente inutile dettaglio segue con precisione le linee di squadra del creatore e non c’è un elemento che stoni all’occhio dell’ospite che entra nel parco nell’intento di divertirsi o nel residente pronto a servirlo inconsciamente. Ogni animale, granello di sabbia o goccia d’acqua sono creati appositamente in una ricostruzione certosina e priva di sbavature.

Un mondo nel quale vivere. Un ecostistema ardente di vita autonoma ma pur sempre passivo alle regole del suo creatore. Il deserto non è solo vita; è anche desolazione. La desolazione dell’anima di cui soffrono i residenti incoscienti del loro rituale destino. La desolazione è un posto sbarrato nel quale solo gli Dei possono camminare senza potersi ferire o morire.

L’essere umano, per poter trasformare una tale desolazione in una rigogliosa foresta, deve “morire” più volte e raggiungere il giusto livello di consapevolezza come un eremita o un monaco giainista. Per poter raggiungere la perfezione dentro di noi, è necessario liberarsi dall’imperfezione che il mondo ha inchiodato sulla nostra pelle fin dalla nascita. Tale pratica risulta individualmente molto difficile. Servono un mezzo e una guida.

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