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WandaVision omaggia I love Lucy, Vita da Strega e la serialità del passato

WandaVision ha sicuramente colpito il pubblico. Ma in molti sono rimasti spaesati di fronte ai primi due episodi che ci hanno mostrato la giovane coppia di supereroi Marvel protagonista di una commedia anni ’50… o quasi.

Riguardo l’effettiva trama della serie pochissimo è stato svelato, ma la produzione Marvel ha subito messo in chiaro che nulla di quello che abbiamo visto fino a ora è come sembra.

Quello che però non è stato pienamente compreso è proprio l’impostazione stilistica data a questi primi episodi che sono parte di un viaggio attraverso la storia delle serie televisive. Disney ha infatti deciso di omaggiare l’evoluzione della tv in questa esclusiva serie.

Nei primi due episodi appaiono evidenti agli spettatori più attenti forti richiami alle serie che hanno fatto la storia della televisione americana: I love Lucy, The Dick Van Dyck Show e Vita da Strega.

Il primo episodio di WandaVision è impostato come una tipica sit-com degli anni ’50. La messa in scena è molto rigida e impostata, caratterizzata da battute enfatizzate eccessivamente con uno stile molto teatrale. L’idea della finzione è poi evidenziata dalla visibile presenza di fili che sorreggono gli oggetti che Wanda fa levitare.

La regia dell’episodio ha perlopiù un’impostazione statica così come avveniva in passato, data dalla scarsa possibilità di esplorare gli ambienti molto limitati del set. Durante l’episodio l’azione si svolge quasi interamente in casa, l’unica eccezione è l’ufficio di Visione.

La casa stessa non è esplorata nella sua interezza ma ci si limita al soggiorno e alla cucina, ripesi sempre dalle medesime angolazione. La struttura di queste stanze è ispirata a The Dick Van Dyck Show, così come la trama della cena con il capo di Visione è un omaggio al primo episodio dello show.

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La gran parte delle analogie provengono da I love Lucy, la serie più vista dagli Stati Uniti durante il periodo di messa in onda. I love Lucy racconta di una coppia di coniugi e delle loro avventure nel mare della quotidianità. Il personaggio di Lucy è il fulcro comico della serie, il suo essere sbadata crea spesso divertenti situazioni che sarà poi suo marito Ricky a dover sistemare.

Questa organizzazione viene reinterpretata in WandaVision. Nel primo episodio infatti è Wanda a creare diversi equivoci e quindi a costruire l’intrattenimento dell’intero episodio. Vediamo inoltre che il font e la grafica del titolo mostrati nella sigla iniziale sono gli stessi della serie del passato.

Così come in I love Lucy, Wanda interpreta la perfetta moglie e casalinga che dedica il suo tempo a curare la casa e i bisogni del proprio marito. Vediamo anche il bisogno dell’accettazione del signor Hart diventare punto focale dello svolgimento proprio in richiamo alla necessità di convenzioni sociali che gli anni ’50 richiedevano.

WandaVision è la coppia perfetta

Il rispetto delle norme sociali è maggiormente calcato durante la conversazione tra Wanda e la vicina Agnes dove la vita di coppia è mostrata come unico percorso accettabile socialmente.

Nell’episodio successivo lo stile cambia. Il passaggio a una mentalità più aperta viene mostrato sin dalla prima scena in camera da letto dove Wanda trasforma i loro letti singoli in matrimoniale. La serie Vita da Strega è stata la prima serie a mostrare una coppia condividere il letto sullo schermo televisivo.

Proprio lo stile della sit-com anni ’60 è quello che ritroviamo nel secondo episodio, influenzato da Vita da Strega. Anche le magie di Wanda si sono evolute, ora molto più complesse rispetto al precedente episodio e vengono rappresentate attraverso effetti di scena come scintille o luccichii a ricordare la longeva serie.

Un cambio evidente di regia permette l’introduzione di ambienti esterni da esplorare da più angolazioni e quindi maggiori possibilità a livello narrativo. Anche in questo caso la sigla di WandaVision è modellata su quella della serie a cui si ispira.

La trama del secondo episodio è infatti molto più complessa del primo e prevede sviluppi molto simili a quelli di Vita da Strega. Nella famosa sit-com Samantha è una strega che ha sposato il mortale Darrin e per lui ha deciso si abbandonare la magia (o quasi) e adattarsi alla vita da semplice della casalinga.

Nascono così una serie di avventure legate ai poteri magici della strega che devono rimanere assolutamente segreti per i comuni mortali. Lo spettacolo di magia di Visione e Wanda rappresenta uno dei più classici metodi usati dalla protagonista magica per ingannare chi assiste ai suoi incantesimi: camuffarli con dei veri finti trucchi di magia.

Tuttavia Samantha si contraddistinguere anche per essere una donna emancipata e di mentalità aperta che spesso entra in conflitto con le usanze dei mortali trovando difficoltà a relazionarsi con le altre casalinghe. Wanda infatti nel corso dell’episodio si trova in difficoltà a entrare in sintonia con le amiche di Agnes.

Anche l’indossare un paio di pantaloni per il personaggio di Wanda non è casuale, risulta così essere più moderna rispetto al resto del vicinato. Agnes poi mostra un atteggiamento completamente diverso rispetto all’episodio precedente, la vediamo infatti interessarsi maliziosamente al postino.

Vita da strega… e androide

È Visione in questo caso a fornire ilarità a causa di una serie fraintendimenti e a divenire il motore dell’azione, esattamente come accadeva a Darrin. Il malfunzionamento di Visione ricorda le vicende di Vita da Strega dove solitamente Darrin veniva sottoposto a qualche incantesimo che ne modificava aspetto o personalità.

Appare quindi evidente come i ruoli di Wanda e Visione tra primo e secondo episodio si siano ribaltati. Un segnale ancor più evidente del cambiamento culturale rispecchiato dalla televisione.

La gravidanza inaspettata di Wanda richiama ben due gravidanze di Samantha che si sono sviluppate nel corso della serie a una velocità sorprendente nell’arco di una manciata di episodi.

Ma forse il più importante e stupefacente richiamo a Vita da Strega è il passaggio al mondo a colori. La serie veniva originariamente registrata in bianco e nero per poi essere tra le prime a passare a colori a partire dalla terza stagione. Successivamente le prime due stagioni sono state restaurate con l’aggiunta del colore.

Ormai è chiaro che il percorso di WandaVision non è casuale ma studiato nel minimo dettaglio. L’obiettivo è quello di ripercorre la cultura televisiva e tutti i cambiamenti sociali nella vita di coppia che ha rispecchiato nel corso del tempo.

Nei prossimi episodi si vedranno altri numerosi omaggi alle serie che hanno scritto la storia della televisione intrecciarsi sempre di più con il mondo esterno che Wanda sta ardentemente cercando di allontanare.