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5 Serie Tv che a un certo punto si sono interrogate sulla religione

2) Nip/Tuck

La serie del 2003 di Ryan Murphy non si è mai tirata indietro quando si è trattato di affrontare argomenti profondi e spinosi in modo controverso. Infatti l’avevamo citata anche qui tra le serie tv che oggi verrebbero massacrate dal politicamente corretto.

Alla religione Nip/Tuck ha dedicato due episodi, nella seconda e quinta stagione, che hanno messo al centro del racconto rispettivamente prima Sean e poi Christian. Infatti i due protagonisti si trovano a scontrarsi con gli ideali religiosi di una persona che chiede il loro aiuto in studio. E il rapporto medico-paziente porta in entrambi i casi i due chirurghi a interrogarsi in merito alla loro fede. Ed è singolare come Ryan Murphy abbia deciso di trattare l’argomento.

La religione viene posta come pretesto narrativo per dimostrare l’impossibilità per l’uomo di avere sempre il controllo della propria vita.

Gran parte della sicurezza di Sean e Christian viene dalla loro formazione scientifica, dall’essere medici. Eppure questi due episodi ricordano loro che non sempre l’uomo può essere artefice del proprio destino. O per lo meno non in controllo di tutte le sue variabili. Alle volte si imbatte in problematiche di fronte alla quali può solo… sperare. Cercare di fare il proprio meglio e poi pregare che tutto vada bene.

Agatha Ripp, falsa martire curata da Sean, gli ricorda come la religione possa essere una gran truffa. Ma come la fede invece possa essere sollievo, balsamo sulle ferite per coloro cui non è rimasto altro. La stessa cosa accade a Christian anni dopo, quando un gioco erotico finisce quasi per uccidere una donna. E tutto ciò che lui stesso riesce a fare in quel momento, dopo aver tentato una rianimazione, è promettere a Dio di non giocare mai più con la vita umana.

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